Dodicimila casi dal 1900 ad oggi e una piccola attesa per gli appassionati on line: l'intero elenco cronologico (presentato nella versione cartacea e proiettato su uno schermo) sarà in rete entro la fine del 2008, un anno che indiscutibilmente ha segnato un rinnovato picco di interesse per la materia.
L'iniziativa del Centro Ufologico Nazionale, che raccoglie anche il contributo del Cusi, di altri enti e di studiosi privati, si inserisce infatti nel solco delle iniziative prese dai governi britannico e canadese, che, dopo l'analogo provvedimento della Francia nel 2007, hanno tolto il segreto ai dossier; non solo, nell'anno che sta per concludersi ci sono state anche dichiarazioni ufficiali di Brasile, Ecuador, Giappone e Vaticano. Ebbene, che cosa di interessante nella nostra documentazione?
Tanti atti relativi ai fatti censiti e già divulgati in vari modi. Le "chicche" non sono mancate: dall'analisi di fatti relativi a visioni strane (la vicenda del marinaio della corazzata Caio Duilio, che nell'estate del 1945, sul finire della Seconda Guerra, avvistò nel cielo di Taranto una formazione di 15 esseri alati dalle sembianze umani, anzi più simili alle Erinni dantesche) alla valutazione di veri e propri documenti storici. Tra questi i dispacci telegrafici con il quale il Duce in persona ordinava, pena il deferimento al tribunale di sicurezza dello Stato, di cassare la divulgazione di notizie relative all'atterraggio di "aeromobile di natura e provenienza sconosciute".
O il singolare ripetersi, anni e anni dopo, di uno stesso oggetto, visto però da persone che risiedono in differenti parti del mondo e che nemmeno si conoscono: è il caso ad esempio del "sigaro con finestre illuminate" avvistato nel 1933 da piloti della Regia Aeronautica, sopra Mestre, e nel 1948 nell'Alabama da Clyde Tombaugh, scopritore del pianeta Plutone. I disegni fatti dai piloti italiani e dall'astronomo (non certo un mentecatto, ma semmai degno, se non altro, di un certo credito) sono combacianti in maniera impressionante. C'è poi il rapporto originale, non censurato, del comandante Zaghetti, dell'Md 80 dell'Alitalia (marche I-DAWC; sigla del volo AZ184) che nel 1991, in atterraggio a Londra Heathrow, vide un oggetto stranissimo e luminoso. Nella relazione azzardò che si trattasse di un missile, ma gli inglesi (e questo è uno dei files "liberati" dal segreto nelle scorse settimane) alla fine lo classificarono come oggetto non identificato, un Ufo appunto.
E sempre in tema di aerei e piloti, ha parlato "live" l'ex comandante Franco Tranquilio, che nel 1973 con un DC 9 Alitalia, in avvicinamento a Torino Caselle avvistò una strana luce che saliva, scendeva, si dilatava e si comprimeva. Una volta atterrato scoprì che tanta altra gente stava osservando il fenomeno. Infine, ma solo di striscio perché l'argomento è scottante e articolato (ci ritornerò con appositi post), si è parlato pure dei fenomeni di combustione di Caronia, nella zona delle Eolie. Fenomeni inquietanti, da mettere in relazione a un'accertata e certificata irregolarità elettromagnetica tuttora presente, tant'è che la zona è stata interdetta al traffico aereo dopo che una serie di foto spettacolari ha documentato l'interferenza tra un presunto disco volante e un elicottero militare, atterrato in emergenza con il rotore centrale gravemente danneggiato.
Insieme alla vicenda del metronotte genovese Zanfretta, che sostiene di essere stato rapito dagli alieni ben 11 volte, l'episodio siciliano rappresenta, seppur con modalità e caratteristiche diverse, uno degli eventi più misteriosi mai avvenuti in Italia. Il convegno ha presentato i casi, ma poi, come è giusto che sia, ha lasciato libero ciascuno dei partecipanti di trarre le conclusioni che preferisce. La domanda suggerita dagli organizzatori per contrastare scettici e dubbiosi, è però logica: se tutti questi fatti, anzi se i 2 milioni di avvistamenti registrati nel mondo dal 1947 sono spiegabili, se insomma gli Ufo sono terrestri, dove sono mai finiti tutti quanti? E con essi, dove sono coloro che li avrebbero pilotati?
Flavio Vanetti