giovedì 18 dicembre 2008

Confindustria: 600.000 posti di lavoro in meno.


(AGI) - Roma, 16 dic. - Per la prima volta nel Dopoguerra l'Italia vive un biennio di recessione che portera' alla perdita di 600 mila posti di lavoro. E' l'allarme lanciato da Confindustria, che prevede una flessione del Pil dello 0,5% nel 2008 e dell'1,3% nel 2009. Che siamo in un "momento critico" lo conferma anche il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che annuncia: e' necessario un nuovo pacchetto di misure fiscali. Secondo il Centro studi di Confindustria la "lenta" ripresa si iniziera' a delineare dalla seconda meta' dell'anno prossimo, grazie al rilancio del commercio mondiale e al prevalere delle forze espansive gia' oggi evidenti, e portera' ad una crescita media annua dello 0,7% nel 2010, con un ritorno sopra l'1% tendenziale nell'ultimo trimestre. Le possibilita' di rilancio dell'economia sono pero' strettamente legate, puntualizza il Csc, al ripristino della fiducia e al dissiparsi dell'incertezza che attanaglia la spesa di famiglie e imprese. Altrimenti "si avra' una recessione piu' lunga e profonda nel 2009, seguita da una stagnazione nel 2010. Il Centro studi di Confindustria, inoltre, nelle sue previsioni, stima un rapporto deficit/pil pari al 2,6% nel 2008 e al 3,3% nel 2009, contro il 3,4% del 2006 e l'1,6% del 2007. Gli industriali evidenziano anche che l'inflazione si dimezzera' nella media 2009 rispetto al 2008: 1,7% contro il 3,4%. In retromarcia i consumi degli italiani, in calo dello 0,5% nel 2008 (dal +1,4% nel 2007) e dell'1,4% nel 2009, e che torneranno a crescere nel 2010 (+0,7%). La crisi penalizzera' fortemente il mercato del lavoro: Confindustria prevede che il tasso di disoccupazione avra' un incremento sostanzioso nel 2009, pari a un +8,4% contro il +6,8% del 2008. Secondo il centro studi di viale dell'Astronomia, tra il secondo trimestre del 2008 e la seconda meta' del 2009 si avra' una perdita di 600mila posti di lavoro. Da Confindustria arriva quindi la richiesta di un confronto: la crisi e' "molto dura" e per questo chiediamo che il Governo convochi al piu' presto un tavolo, ha detto il presidente di Viale dell'Astronomia, Emma Marcegaglia.