sabato 28 febbraio 2009

Così va in frantumi anche il santino della Betancourt.


Nessuno di noi è in grado di dire come si comporterebbe se, per le proprie idee, finisse imprigionato, sequestrato, torturato. Siamo esseri umani, abbiamo i nostri limiti e le nostre miserie e tuttavia ha ragione Jean Maspero, che è stato uno degli editori francesi più rivoluzionari e più libertari del secolo scorso, a scrivere nella propria autobiografia, Le api e le vespe, che il punto non è questo, la vigliaccheria e/o l’eroismo non si misurano dopo, ma prima. «Cedere non toglie niente all’eroismo di chi vi si abbandona. I veri, i soli vigliacchi sono quelli che hanno vissuto la loro vita in modo da non dovere mai trovarsi nella situazione di essere torturati», ovvero umiliati, offesi, ridotti in catene.
È per questo che il ritratto negativo di Ingrid Betancourt che emerge dal libro Out of captivity scritto da alcuni suoi compagni di prigionia, sposta di poco il giudizio di cui sopra. Per Keith Stansell, Thomas Howes e Marc Gonsalves che per cinque anni divisero con lei lo stesso orrore, Ingrid si rivela «una donna molto dura», arrogante, pronta a sottrarre il cibo e ad accaparrarsi il miglior giaciglio, «la padrona del gulag», una che «ha tirato scemi anche i guerriglieri» e, allo stesso tempo, una il cui modo di comportarsi nei confronti dei propri compagni di sventura era peggiore di quello usato «dagli aguzzini».
C’è di più. Secondo i tre marine americani detenuti assieme alla Betancourt dai guerriglieri delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia, ci fu anche da parte sua il tentativo di convincere quest’ultimi che non si trattava di militari, ma di «agenti della Cia», il modo più rapido forse di spedirli davanti a un plotone d’esecuzione. È una «spiata» che tuttavia un altro compagno di sventura, e di tentata fuga, il suo connazionale Luis Eladio Perez, nega, aggiungendo di non averla mai vista durante l’intera cattività, sei anni e sei mesi, «piangere o lamentarsi».
E va anche detto che suona un po’ stridente questo j’accuse da parte di soldati di professione, abituati cioè al rischio, allenati psicologicamente e fisicamente alle privazioni e alle pressioni psicologiche, nei confronti di una signora borghese, candidata alle presidenziali del proprio Paese, privata dall’oggi al domani di qualsiasi riferimento a lei noto e a lei caro.
Il punto dunque, è un altro e vale la pena ragionarci sopra senza iattanza, ma con sensibilità. È l’immagine-santino che nel tempo aveva finito con il prendere il posto della realtà, era l’idea di un premio Nobel per la pace che con la pace aveva poco a che vedere, era la trasformazione di una che stava pagando per le proprie idee in una sorta di agiografia laica, di Maria Goretti della politica, tenera, dolce, pronta al sacrificio e naturalmente al perdono. Mentre la Betancourt era tutt’altra cosa, come la prigionia stessa ha dimostrato, testarda, volitiva, pronta a cercare di scappare ogni volta che le si apriva uno spiraglio, pronta a far valere il suo status di prigioniero politico per eccellenza, decisa a mantenersi distante dagli altri reclusi perché questo era l’unico modo per meglio difendere la propria unicità, e pronta anche a patteggiare con i propri carcerieri se questo le permetteva di tirare avanti, di erodere un po’ dell’altrui potere.

A forza di andare dietro a immagini consolatorie, politicamente corrette, buone per definizione, quelle che poi servono nei talkshow al presentatore di turno per definire il mascalzone di turno «una bella persona», abbiamo dimenticato che siamo impasti di bene e di male, condizionati dalla storia e dalle contingenze, forti e deboli a seconda di tante e tali cose di cui abbiamo perso il conto, e che si ripresentano nel momento delle scelte difficili, delle decisioni estreme. In quello che è il Guerra e pace del Novecento, il romanzo Vita e destino di Vassilij Grossman, riflessione amara e bruciante sul male, l’autore si interroga sulla «remissività» della natura umana nei tragici anni Trenta e Quaranta di quel secolo, la remissività figlia della violenza dei totalitarismi, quando «per sopravvivere, l’istinto scende a patti con la coscienza» e «tutto, ogni cosa, generava un’obbedienza succube: la disperazione come la speranza». E non sorprende che il russo Grossman, uno che da vivo non ebbe nemmeno la gioia di vedere pubblicato quel libro, inviso al Cremlino perché «pericoloso», la pensasse come il francese Maspero citato all’inizio: «Riflettiamoci tutti, ma in primo luogo quanti pretendono di insegnare come si dovrebbe reagire in condizioni che, per un caso fortunato, costoro - insulsi maestri - non hanno conosciuto». È anche per questo che il santino Betancourt va in frantumi, i ritratti e le interviste giulebbose, il non chiedere mai quanta animalità occorra per non soccombere, ma far sempre finta che sia il Bene a trionfare di per sé e la salvezza, le acque del mar Rosso si aprano davanti alla pacatezza, alla modestia, al ragionamento.
Avendo derubricato il male a Male assoluto, fatichiamo a capire quella che Hanna Harendt aveva definito la «banalità del male», parente stretta della «banalità del bene», una sorta di ottusità delle coscienze, che per inerzia scivola ora da una parte ora dall’altra e ci può far diventare vittime o carnefici e spesso albergare l’anima dei primi nel corpo dei secondi. Preferiamo insistere sull’effetto consolatorio, sulla strategia dei buoni sentimenti e ovviamente non riusciamo più a capire perché Caino possa aver ammazzato Abele, né perché l’angelo Betancourt si sia potuta comportare, se necessario, da carogna.

venerdì 27 febbraio 2009

ISRAELE: VOLEVA DIVENTARE SERIAL KILLER E INTANTO UCCIDEVA I GATTI.


GERUSALEMME (Israele)
Oltre un centinaio di gatti uccisi in pochi mesi. E' l'agghiacciante storia venuta fuori con l'arresto di un diciottenne israeliano che ha confessato alla polizia questo suo "divertimento" pensando però già al diventare un serial killer anche di persone.
Finito in manette lunedì sera a Petah Tivka, il ragazzo ha raccontato alla polizia di aver iniziato ad uccidere regolarmente gatti all'età di nove anni, quando ancora viveva in Russia. Prima lo faceva una volta ogni uno o due mesi, ma ultimamente era arrivato a un gatto al giorno, organizzando diversi scenari di uccisione per suo divertimento.
Il ragazzo ha detto che sentiva un incontrollabile impulso ad uccidere, ma che aveva cominciato ad annoiarsi dei gatti. Ispirato da un programma televisivo su un serial killer responsabile di 60 omicidi, il 18enne voleva passare agli esseri umani e aveva pensato di cominciare con dei clochard.
Aveva anche proposto a un suo amico di partecipare. Per il ragazzo verrà chiesta una perizia psichiatrica.
La vicenda ricorda un caso analogo successo due anni fa sempre a Petah Tivka: un altro 18enne, arrestato per l'omicidio di due clochard, aveva raccontato di aver ucciso in precedenza 500 gatti.

www.gattopoli.it

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I 13 TESCHI DELLA "SAGGEZZA".


Secondo una leggenda esisterebbero ben 13 teschi di cristallo, detti "della saggezza", che una volta riuniti avrebbero il potere di rivelare all'umanità il suo destino. Tredici come le divinità del mondo superiore e gli idoli del Katun.

Sembra ne siano stati ritrovati alcuni:

Un pezzo unico ricavato nell’ametista, da cui il nome, scoperto nel 1915 in un nascondiglio di reliquie maya in Messico.
Un teschio tagliato in un solo pezzo di quarzo trasparente fu rinvenuto nel 1912.
Una famiglia maya del Costa Rica nel 1906 ne ritrovò un altro, arando il terreno di sua proprietà. L’attuale proprietaria del pezzo, Joke Van Dieten, lo reperì in una libreria di Vancouver dove era esposto.
In Texas, nella fattoria dei Parks a Huston, si trova un unico pezzo di quarzo di 18 Kg. di peso; lo avrebbero avuto in regalo nel 1981 da un tibetano come ringraziamento per dei servigi resi. È stato anche pubblicato un libretto nel quale si parla del teschio, ribattezzato "Max".

Presso il museo Smithsoniano di Washington è custodito un esemplare di ben 20 kg., alto e largo 13 cm. (per la gioia degli esoterici il tredici ricorre spesso) e lungo 18.
Joshua Shapiro autore di un libro riguardante i teschi di cristallo, racconta che durante una conferenza a Las Vegas nel 1989, fu avvicinato da un uomo, tale Josè Iniguez, in possesso di un teschio di cristallo, rinvenuto nella sua fattoria nel 1942, sul quale erano incisi simboli maya e un disegno a spirale con un circolo doppio nella parte superiore.
Sempre Shapiro fornisce altri dati sui teschi sopra descritti e segnala un teschio di colore azzurro nel Perù, simile a quello nominato ET per la forma particolare, con la mandibola appuntita.

Le guide messicane mostrano ai turisti, che si recano in gita nel Messico, le foto di un teschio modellato nel quarzo che indicano conservato nel Museo del Belize. Dicono siano occorsi dai trenta ai quaranta anni per ottenerlo.
Esiste un teschio di quarzo rosa con la mandibola mobile, rinvenuto vicino al confine fra Honduras e Guatemala, simile a quello scoperto da Anna Hedges (1), non molto limpido nel colore e leggermente più grande, ma di un artigianato di livello incomparabile.


Solo pochi sono considerati autentici.

Gli esami condotti per stabilire la loro autenticità avrebbero evidenziato tracce circolari lasciate da utensili rotanti, in particolare sui teschi conservati allo Smithsonian e al British. Non abbiamo notizie in questo senso riguardo al teschio ritrovato da Hedges. Comunque prima di affermare o negare la loro veridicità dobbiamo considerare che possono essere i prodotti di una civiltà più avanzata, dal punto di vista tecnologico, di quella cui si vogliono attribuire.

Un notevole esemplare è custodito nel Museo Trocadero, ed è stato citato da G.F. Kunts nel suo libro "Gemme e pietre preziose del Nord America"; proporzionato ma di fattura rudimentale datato all’incirca intorno al XV secolo, attribuito al popolo Azteco come la riproduzione del Dio della Morte. È caratterizzato da un solco che lo percorre lateralmente da destra a sinistra e si ipotizza possa essere stato incastrato fra due legni, o addirittura in una croce.
Due Teschi si trovano presso il dipartimento di Etnografia del Museo Britannico, uno in miniatura e uno a grandezza naturale, quest'ultimo in un blocco di particolare purezza.

Nel 1927, Anna Hadges, figlia di F.A. Mitchell Hedges, avventuriero, teosofista, membro della commissione per i Maya del Museo Britannico, riportò alla luce, nella città di Lubaantun appena scoperta, un teschio di cristallo di rocca di rara perfezione e abilità con mascelle mobili. Grava il sospetto che tale manufatto sia stato, in realtà, rinvenuto in altro luogo o frutto di loschi traffici specialità dell'avventuriero.

Nel 1964 Anna Hedges conobbe l’antiquario Frank Dorland, un appassionato dei misteri archeologici. Dorland studiò il teschio per sei anni e poi incaricò l’Helwett Packard di continuare gli esami in un sofisticato laboratorio. Non fu però possibile duplicare il pezzo che era stato intagliato senza seguire il segno naturale, ma esattamente al contrario.
Sembrava avesse all’interno una serie di lenti e prismi che riflettevano la luce in modo particolare quando questa vi passava attraverso, proprietà non presente nel quarzo allo stato naturale. Nessuno fino a adesso è stato in grado di riprodurre un pezzo con le stesse proprietà del teschio di Hedges.

Il teschio conservato al Britsh Museum è un manufatto artigianale di notevole e raffinata fattura in un unico blocco. Passato attraverso molte mani, G.F.Kunz dichiarò che originariamente era stato portato dal Messico da un ufficiale spagnolo e venduto ad un collezionista inglese; in seguito pervenne a E. Boban, antiquario parigino che nel 1884, si trasferì a New York, qui Tiffany lo acquistò nel 1890. Nel momento in cui fu inserito nella collezione del Museo Britannico, che lo acquistò per 120 sterline nel 1898, fu considerato come proveniente dal Messico pre-ispanico.
Non si è potuto accertare su basi tecnologiche, ma lo stile delle fattezze sono in accordo con altri esempi accettati come genuine sculture azteche o mixteche.

Il Laboratorio di Ricerca del Museo Britannico, quando lo esaminò, concluse che alcune incisioni, come quelle riproducenti la dentatura, sembrano effettuate con un tornio da gioielliere piuttosto che secondo la tecnica acquisita dai lavoratori della pietra Aztechi.
È stato suggerito che l’origine del cristallo di rocca sia brasiliana ed il lavoro eseguito in data pre-ispanica. È possibile infatti che artigiani pre-ispanici abbiano potuto ottenere cristalli di rocca dal Nord America, ma non esistono prove archeologiche di un commercio con il Sud America e il Brasile. Sembra, inoltre, che le miniere siano state sfruttate solo in tempi recenti.
Si è pensato che il teschio del Museo Britannico possa essere un esempio di arte coloniale messicana in uso nelle chiese; ossia un lavoro eseguito da un nativo (indio-americano) influenzato dallo stile europeo.

Esiste infatti un teschio di cristallo incorporato in un crocifisso opera di un artigiano europeo eseguito in stile pre-ispanico.
Molte sono le speculazioni circa l'origine e l'uso del teschio di cristallo; la questione rimane ancora aperta.
Il Dottor G.M. Morant ha avuto la possibilità di poter toccare, misurare e comparare, sia il teschio del museo britannico, sia quello di Hedges, chiamato dal Dr. Morant "teschio di Burney", dal nome di colui che lo fece esaminare da esperti del British nel 1936. Il confronto rende evidente la simmetria perfetta, l'assenza di qualsiasi sutura. I risultati degli studi evidenziano che la regione frontale dell'esemplare Burney è più sporgente. La differenza più evidente consiste nella conformazione della regione basale facciale, in quanto il teschio del Museo Britannico è in un solo pezzo, mentre l'altro ha la mandibola mobile. I denti sono completi in entrambi i casi.

Il cristallo Burney è stato giudicato anatomicamente migliore, più "vivo" dell'altro considerato una cruda rappresentazione.
In relazione alle misure, dando prima i dati del Britannico, si notano alcune differenze materiali nella lunghezza degli occipiti, nell'ampiezza calvarial, nell'indice cefalico; nella larghezza nasale e quella delle orbite.
Una sovrapposizione delle linee dei contorni evidenzia che nel Burney il profilo destro non è perfetto, sia visto dai mastoidi che dai lati dell'apertura nasale; il teschio del Britannico mostra invece un profilo esatto; ma la divergenza dalla norma è scarsa. Gli studi sono stati condotti con metodi meticolosi, per mezzo di foto a grandezza naturale, senza lasciare niente al caso è stato dedotto che rappresentino una sola razza. Ovviamente disconosciuta la tecnica usata anticamente per realizzarli.

È logico pensare che i Maya conoscessero tecnologie idonee a levigare il cristallo di rocca, cosa molto ardua tutt'oggi perché, se avessero usato della sabbia come abrasivo nel lungo lavoro di levigazione, sarebbero occorsi centocinquanta anni di lavoro.

Gli esperti del British non sanno fornire una datazione certa del teschio in mostra nel Museo, alcuni lo valutano antico di tremilaseicento anni; altri lo ipotizzano originario di Atlantide e risalente a dodicimila anni fa.
È nel periodo che va dal 7000 al 3114 che si adora il Dio del fuoco e si può spiegare il ritrovamento del Teschio a Lubaantun, edificata come una città peruviana, forse con l'aiuto degli stessi peruviani.
Hedges il 10 febbraio 1935 pubblicò un articolo sul New York America in relazione alle tracce di una civiltà sulle isole al largo della costa dell'Honduras secondo cui, Atlantide, non era un mito ma la culla delle razze Americane.
Secondo quanto asserito dall'archeologo Le Plongeon Brasseur de Bourbourg la civiltà Maya, e con essa il cristallo, può essere venuta dal mare.

Quetzalcoatl secondo una leggenda venne da "una terra del sole nascente", insegnò le scienze i costumi e le leggi e ritornò da dove era venuto con la sua nave.
I Maya di Palenque asserivano di discendere da un popolo giunto dal mare al comando di Votan, un uomo dalla pelle bianca che compiva spesso viaggi nella sua vecchia patria, come è scritto nelle cronache spagnole.

Un uomo che aveva visitato la terra ove si innalzava una torre verso il cielo. Padre Ordonez asseriva di aver letto in un libro dei Maya che Votan arrivò da una terra chiamata "Chivim" attraverso il mare e si stabilì a Palenque con il suo popolo.
Secondo altre versioni un certo Itlar, nominato Zamma padre degli Dèi, nel 10.500 a.C., scampato dalla distruzione di Atlantide, raggiunse lo Yucatan diffondendo l'agricoltura, l'astronomia, la geometria, e la medicina.
Datare il cristallo di quarzo è estremamente difficile, non esiste un metodo affidabile, ci si basa solo sul risultato dell’esame al carbonio 14 del materiale organico trovato unito al teschio.

Circa lo scopo di queste macabre sculture, il teschio rappresentava per i Maya il Dio della Morte, della guerra, dei sacrifici umani; il Signore degli Inferi. Alcune leggende indicano che il sommo sacerdote usava un teschio nei suoi riti esoterici. Mitchell asseriva che serviva per focalizzare energia e rifrangere la luce, nonché un raggio di sole attraverso la bocca aperta; in tal modo assumeva la funzione di una particolare lente ustoria nella cerimonia del nuovo fuoco. Tale cerimonia consisteva nel bruciare "qualcosa", si dice un cuore ancora palpitante su di un piano sorretto dalle mani di una statua: il Chac-Mool (zampa di giaguaro), di origine esclusivamente Tolteca e tipica dei siti Maya dello Yucatan.

Tezcatilpoca, chiamato specchio fumante, dio del male, viene spesso descritto come un "teschio splendente".
La cerimonia avveniva quando le Pleiadi raggiungevano lo zenit e segnavano l'inizio di un nuovo ciclo. Il ciclo attuale sembra sia iniziato nel 3114 a.C. con la nascita di Venere. Il teschio è descritto come l'incarnazione di ogni male, quando il sacerdote evocava la morte per mezzo del teschio, questa arrivava puntualmente.
Oggi adoperiamo il quarzo negli apparati elettronici, nei micro-chips, perché ha la proprietà di amplificare la corrente che vi passa attraverso. Viene inoltre notoriamente utilizzato per i suoi effetti terapeutici, per amplificare il campo elettromagnetico del corpo umano e modificare la stato vitale.

I sensitivi che hanno lavorato con i teschi assicurano di aver sentito emanare da essi una poderosa energia; molti hanno dichiarato di aver avuto visioni del passato.
È stato appurato che durante la proiezione di queste immagini alcune persone distinguono, al suo interno, figure olografiche ben riconoscibili. In alcuni casi la sola foto del teschio di Hedges avrebbe curato alcune infermità.
La proprietaria del teschio chiamato E.T., Joke Van Dieten, alla quale era stato diagnosticato un tumore al cervello ebbe la gradita sorpresa di svegliarsi una mattina completamente guarita e osservare all’interno del teschio una macchia nella stessa area del cervello, come se la pietra avesse assorbito il male.

La medium Carrel Advise alla presenza del teschio di Hedges entrò in trance e disse che il teschio rappresentava un magazzino di conoscenze programmato da una razza in un passato remoto. Affermò anche cose non molto credibili per la verità, ma contribuì a materializzare l’idea che i teschi possano rappresentare, per alcuni, anche un sistema di informazioni canalizzate per via telepatica, da una civiltà, extraterrestre o no, con l’intenzione di aiutare l’umanità o incrementare il suo livello di conoscenza.

Tante le storie che parlano di cristalli dai quali si sprigionerebbero potenti energie.
L'occultista e studioso John Dee, autore dell'alfabeto angelico, un giorno, mentre lavorava nel suo studio, vide manifestarsi un entità luminosa, qualificatasi come l'angelo Uriel, che gli fece dono di un cristallo convesso, simile ad una pietra scura tramite la quale avrebbe potuto conversare con gli angeli concentrandosi su di esso.

Ettore Cipollaro, ricercatore di fenomeni paranormali del gruppo di ricerca "l'Arca" di Roma (2), dichiarò che l'entità "Magister", spirito guida del gruppo, parlò di "cristalli" come concentrazione energetica alla base della struttura dell' universo e, dai quali si può ottenere energia attraverso metodi scientifici ben conosciuti dal mondo antico.
"Magister" affermò, tramite Cipollaro, che civiltà Atlantidee e Pre-Atlantidee utilizzarono un raro cristallo chiamato "Ion" esistente in natura. Aggiunse che esistono molti cristalli ma noi abbiamo perduto la scienza che ci permetterebbe, attraverso la loro manipolazione, di avere una fonte di energia inesauribile. Il loro cattivo uso rappresenterebbe un enorme pericolo. Secondo "Magister" sarebbero conosciuti e usati dagli "esseri" degli altri pianeti, anche per il funzionamento di quei mezzi noti come "dischi volanti".

Quanto appartenga a Magister e quanto a Cipollaro, non conta molto, simili affermazioni vanno prese per quelle che sono; ma non si può fare a meno di registrare che lo scomparso veggente Edgar Cayce, in una delle sedute durante le quali parlava del continente perduto, effettuate tra il 1922 e il 1944, fece riferimento ad un’ energia superiore di quella nucleare, all'epoca non ancora scoperta, che Cayce, quindi, non poteva conoscere. Questa energia sarebbe stata ricavata, secondo il veggente, attraverso la manipolazione di misteriosi cristalli all'interno dei quali si concentrava. I cristalli che fornivano l' energia sarebbero stati isolati in un edificio "foderato di pietra non conduttrice".

La descrizione fornita ricorda le torri di vetro girevoli di cui disponevano i Thuata de Danan, rivestite appunto di un materiale isolante a protezione delle radiazioni emanate dalle armi nemiche.
I documenti con le descrizioni per costruire tali "pietre" verrebbero custoditi in tre posti diversi: nei templi di Atlantide sommersi a Bimini, in un tempio in Egitto e nel tempio di Itlar nello Yucatan.
Con essi sarebbero conservati i libri che parlano della storia di Atlantide e del suo immenso sapere scientifico.

Cayce parlò anche di Faser e Maser, l' energia derivante dalla luce polarizzata, e disse che proprio il cattivo uso di tale energia scatenò forze incontrollabili che causarono la distruzione del continente.

Secondo Cayce quelle fonti di energia potrebbero essere ancora attive, imprigionate nelle costruzioni dell'antica isola e causare i fenomeni che hanno tristemente distinto la zona delle Bermude.
Nel 1970 il Dottor Ray Brown durante un’immersione nelle acque del triangolo delle Bermuda, vicino alle isole Bari, nelle Bahamas, vide, a quaranta metri di profondità, una piramide con un'apertura sulla sua sommità.

"La costruzione era in pietra liscia, le giunzioni fra i blocchi si distinguevano appena. L'apertura era una specie di pozzo che immetteva in una stanza interna rettangolare. Completamente priva di alghe e coralli e stranamente ben illuminata senza che ci fosse nessuna luce diretta. Vidi qualcosa che riluceva. Dal soffitto pendeva un’asta metallica con incastonata una pietra rossa sfaccettata e affusolata in punta. Sotto di essa un basamento in pietra sono sopra una piastra sempre di pietra, sulla quale due mani di bronzo, annerite da evidenti bruciature, sorreggevano una sfera di cristallo. Non riuscendo a smuovere l’asta e la pietra rossa, afferrai il cristallo e venni via. Mentre uscivo da quel luogo mi parve di avvertire una presenza. All'interno di questo cristallo rotondo vi era una serie di forme piramidali, tre per l’esattezza e tenendolo in mano si avvertiva una vibrazione."

Pervaso dal timore che la sfera gli fosse confiscata non ne ha rivelata l’esistenza fino al 1975 nel corso di una conferenza a Phoenix. Brown non ha mai rivelato a nessuno il punto esatto del suo ritrovamento e cosa ne è stato del cristallo.
Il particolare delle mani metalliche che sorreggono un cristallo, mi rammentano le mani degli isolatori che sostengono le "lampade" rappresentate sulle pareti di Dendera. Il fatto che siano state viste annerite e bruciate significa che erano sottoposte ad un fortissimo calore, quindi la piramide catalizzava una sorta d’ energia indirizzandola, attraverso l’asta, nella sfera di cristallo. La pietra rossa poteva essere un rubino, pietra solitamente usata nei laser per concentrare e proiettare l’ energia.

In quanto alla sfera si racconta che causi fenomeni paranormali; i metalli in contatto con essa si magnetizzano temporaneamente; l’ago della bussola gira prima in senso orario e poi ruota in senso opposto. Vi sono anche casi di guarigione dopo aver toccato la sfera. Un collegamento al teschio di cristallo. Speculazioni?
Le piramidi sotto l’oceano sono state rilevate più volte anche dal sonar.

Edgar Cayce parlò degli Atlantidei come una civiltà che disponeva di un’ energia simile a quella nucleare; l’ energia che fu causa della scomparsa di quel continente. Veniva raccolta utilizzando i cristalli racchiusi nelle piramidi.
C’è chi crede che ogni tanto i cristalli del perduto continente si attivino e formino tempeste magnetiche, campi di forza e d’ energia pura, causando i ben noti fenomeni del Triangolo delle Bermuda.

Speculazioni. Certo. Il cristallo della sfera, però, testimonia l’esistenza di civiltà in possesso di una tecnologia avanzatissima perché perfino gli esperti dell’Istituto Smithsoniano di Washington hanno dichiarato che solo dopo il 1900 siamo stati in grado di usare tale tecnologia per tagliare il quarzo e ricavarne una sfera perfetta.
Secondo una profezia sotto la zona di Giza vi sarebbero dodici camere, una per ogni segno zodiacale, in comunicazione fra loro per mezzo di corridoi. Al centro una camera più grande detta: "sala dei documenti".

In quel punto si troverebbe un enorme cristallo sfaccettato simboleggiante l'uovo cosmico. La sala sarebbe stata costruita da Enoc con lo scopo di conservare le scienze conosciute.
Simile alla storia che vuole re Surid, o Saurid Ibn Salhouk, autore del progetto delle tre piramidi e camere sotterranee per conservare le "scienze segrete".

È ben noto che sotto la piana di Giza vi siano numerosi sotterranei, e che un gruppo archeologico dell'Università di Stanford, ha praticato l'apertura di una delle tre camere situate sotto le zampe della Sfinge. Avrebbe scattato anche alcune foto dell'interno, mai rese pubbliche, ma ben note al sovrintendente agli scavi Dr. Hawass. Quest'ultimo avrebbe anche impedito a West di procedere con gli scavi che miravano ad aprire un passaggio per entrare nei sotterranei.
La presenza dei cristalli viene menzionata nella vicenda dei presunti alieni catturati dopo l'incidente di Roswell, attualmente indicati nella base di Nellis, conosciuta come Area 51, e nella storia dei piatti di pietra di Bayan Kara Ula, o Bayan Har Shan, non a caso definita la Roswell Cinese. In entrambi i casi si fa riferimento al ritrovamento di un cristallo in grado di mostrare immagini della terra com’era nel passato, concentrandosi su di esso.

Questo ci porta alle strane storie che circolano sul teschio di cristallo, sia quello in mostra al British, definito un vero e proprio porta sfortuna, che al manufatto trovato da Hedges. Alcuni addetti alla vigilanza del Museo affermano di aver visto strane emanazioni prodotte dal teschio in particolari momenti. C'è chi dice di aver provato una strana sensazione in sua presenza, come dominato da una forza misteriosa. Forse solo suggestione, ma l'oggetto è stato cambiato di sala più volte in seguito al verificarsi di misteriosi e curiosi fenomeni.

Sembra che nessuno dei custodi voglia trascorrere molto tempo nella stanza ove si trova esposto.
Anche il teschio appartiene a quei cristalli che racchiuderebbero misteriose energie?

Semplici storie da raccontare la notte delle streghe, o "verità incredibili"?

Note:
1. Figlia di Mitchell, avventuriero del quale si parla più avanti.
2. Vedi articolo Giornale Misteri giugno-luglio 1994 a cura della Dr.ssa Massa.

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martedì 24 febbraio 2009

VODAFONE, TELECOM ITALIA : Norme violate e servizi non richiesti Dall'Agcom una multa da 2,8 milioni.


ROMA - Addebiti illeciti in bolletta, servizi non richiesti, ostacoli alla portabilità del numero di cellulare, insufficiente qualità della linea telefonica: sono tanti i problemi riscontrati, ai danni dei consumatori, da un'indagine di Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), che ha così multato oggi cinque operatori telefonici per un totale di 2,8 milioni di euro. Una maxi sanzione che - caso raro - colpisce a tappeto molti fenomeni che rendono difficile il rapporto tra operatori e utenti.

Gli operatori sono Vodafone, Telecom Italia, Opitel, BT Italia ed Eutelia. La multa più pesante è a Vodafone: 1,680 milioni di euro, per "violazione delle norme relative alla mobile number portability", scrive Agcom in una nota. In particolare, 1,440 milioni "per aver illegittimamente ostacolato le richieste di trasferimento di utenti verso operatori concorrenti" e di 240 mila euro "per aver utilizzato in modo improprio i dati dei clienti che avevano chiesto la portabilità del numero verso un altro operatore".

È il noto fenomeno della "retention": l'utente chiede la portabilità del numero e poi riceve una chiamata del proprio gestore. Questi convince l'utente a restare, facendogli un'offerta speciale, per esempio uno sconto sulle chiamate. È una pratica proibita da tempo, ma da gennaio Agcom l'ha vietata in modo più esplicito, con una delibera ad hoc. L'utilizzo improprio dei dati personali nasce dal fatto che l'operatore non dovrebbe passare alla propria divisione commerciale (che si occupa di fare la telefonata di retention) i nomi degli utenti che hanno chiesto la portabilità del numero.

Contro la pratica della retention ha fatto battaglia soprattutto 3 Italia, che si considera la principale vittima del fenomeno: "Ben il 13-14 per cento degli utenti che chiedevano di passare a noi poi cambiavano idea, a quanto ci risulta perché venivano contattati dai propri operatori. È una percentuale anomala: nel Regno Unito è inferiore all'1 per cento", dice Antongiulio Lombardi, responsabile affari regolamentare di 3 Italia. Anche Telecom ora è stata multata per questa pratica, per 240 mila euro.

Oltre che con le multe, Agcom intende scoraggiare la retention anche con nuove regole, che scatteranno il 30 giugno 2009. I tempi di portabilità del numero saranno ridotti a tre giorni (dagli attuali cinque) e incrementata la quota di ordini che gli operatori devono evadere ogni giorno. Agcom stabilisce nelle nuove regole che la portabilità non può essere interrotta con la motivazione che l'utente ha cambiato idea o altri motivi generici. La convalida dell'ordine deve essere fatta inoltre entro le 10 del giorno successivo, il che rende nei fatti la chiamata di retention molto difficile (gli operatori dovrebbero farla di notte).

Vodafone dice di apprendere "con stupore" della sanzione, che secondo la compagnia appare "straordinariamente sproporzionata. E annunciando ricorso al Tar Vodafone contesta "quanto riportato da alcuni organi di stampa riguardo l'aver ostacolato la portabilità e precisa che ciò è privo di fondamento".

Telecom è stata multata anche per altri motivi: di "180.000 euro per aver addebitato servizi a sovrapprezzo non richiesti" (è il noto problema delle maxibollette per i numeri 899 e affini); di "116.000 euro per il mancato raggiungimento degli obiettivi di qualità stabiliti per l'anno 2007, sia per quanto riguarda il tasso di malfunzionamento delle linee di accesso più alto del dovuto, sia per i tempi di riparazione dei guasti superiori a quelli previsti". Significa che Telecom non ha rispettato quanto promesso ai consumatori: ci sono stati troppi guasti e sono stati riparati non abbastanza in fretta.
Bt Italia ed Eutelia pure sono state multate, di 120 mila euro ciascuno "per la violazione della normativa sui servizi a sovrapprezzo".

Opitel, invece, per 348.000 euro: "per aver attivato servizi non richiesti a utenti che si ritrovavano, senza saperlo, a essere clienti della società; in questo caso l'Autorità non ha ritenuto sufficiente la proposta di impegni presentata dall'operatore, in quanto non conteneva alcuna modifica migliorativa rispetto agli obblighi già imposti dalla normativa di settore a tutti i gestori".

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lunedì 23 febbraio 2009

DITTATURA IN ARRIVO. ANCHE SU INTERNET.


Caro cittadino della Rete,

il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha raggiunto un accordo politico su norme e direttive fortemente lesive dei diritti dei cittadini europei e dei consumatori. Tale regolamentazione è inclusa nel Pacchetto Telecom, un complesso sistema di cinque Direttive che influenzerà profondamente le leggi degli Stati Membri dell'Unione Europea, Italia inclusa, per molti anni a venire. L'accordo politico del Consiglio stravolge il contenuto del Pacchetto, che con voto democratico, e con l'appoggio della Commissione Europea, il Parlamento Europeo aveva approvato a larghissima maggioranza nel settembre 2008 con emendamenti che garantivano e tutelavano i diritti fondamentali dei cittadini e dei consumatori.


Il 19 febbraio il Parlamento Europeo darà inizio alla Seconda Lettura del Pacchetto Telecom, e se non avrà la forza di opporsi alla volontà del Consiglio dei Ministri, entro pochissimo tempo le leggi dei Paesi Membri dovranno obbligatoriamente adeguarsi con le seguenti conseguenze:

- sarà possibile disconnetterti dalla Rete sulla base di semplici indizi, raccolti da società private senza autorizzazione della magistratura, che facciano sospettare che tu abbia condiviso contenuti protetti da copyright. Il tuo fornitore di accesso Internet sarà obbligato a collaborare con le società private per fornire i tuoi dati, e sarà costretto a procedere alla sospensione del servizio. Non avrai diritto né alla difesa né ad un equo processo;

- il tuo fornitore di accesso sarà libero di filtrare contenuti, servizi e applicazioni a piacimento. Per fare solo un esempio fra i tanti possibili, diventerà lecito e legale bloccare Skype al fine di promuovere e costringerti ad acquistare un servizio VoIP a pagamento;

- il tuo fornitore potrà applicare "differenziazioni di tariffe", e farti pagare abbonamenti aggiuntivi per applicazioni e protocolli specifici, ad esempio per e-mail, FTP, newsgroups, chat, peer-to-peer ecc.; potrà inoltre liberamente decidere a quali siti web potrai accedere senza limitazioni, a quali potrai accedere con de-prioritizzazione del traffico (quindi con rallentamento nello scambio dati), e a quali non potrai accedere affatto;

- qualsiasi società privata, per generici scopi di sicurezza di rete, potrà intercettare, memorizzare a tempo indefinito, leggere e analizzare, tutti i dati che invii e che ricevi sulla Rete senza autorizzazione di alcun organismo governativo, inclusa la magistratura.


Per tutelare i tuoi diritti fondamentali, si è formata un'ampia coalizione europea che riunisce le più importanti associazioni in difesa dei diritti digitali e dei diritti dei consumatori. La coalizione comprende 16 organizzazioni non governative e associazioni che si battono per i diritti dei consumatori, con sedi in 22 Paesi Membri dell'Unione Europea e altri Paesi non Membri. Da settimane rappresentanti della coalizione stanno attivamente partecipando a Brussels al fine di tutelare i tuoi diritti. In Italia le organizzazioni che fanno parte della coalizione sono Altroconsumo, Associazione per il Software Libero, Istituto per le Politiche dell'Innovazione, NNSquad Italia e ScambioEtico.

ABBIAMO TUTTAVIA BISOGNO DEL TUO AIUTO, E NE ABBIAMO BISOGNO CON URGENZA.

Ti chiediamo di dedicare qualche minuto del tuo tempo per scrivere un'e-mail, e se ti è possibile telefonare, all'europarlamentare italiano che ritieni ti possa meglio rappresentare in Parlamento Europeo, al fine di sensibilizzarlo sui gravi rischi che il Pacchetto Telecom arrecherà a Internet e a i tuoi diritti fondamentali, fra i quali la libertà di espressione, di informazione, il diritto alla difesa e a un equo processo, e il diritto alla privacy. Se ti è possibile, ti chiediamo di sensibilizzare i tuoi familiari, conoscenti e amici, e se ti capita di scrivere in Internet, di informare tramite interventi nei forum e nei blog.

Se sei un blogger o un giornalista e ne vuoi sapere di più, non esitare a contattare il Portavoce di ScambioEtico Paolo Brini

Ti forniamo il LINK per reperire le e-mail e il numero di telefono di tutti gli europarlamentari italiani, al fine di farti scegliere quello che ritieni più coerente con le tue idee. Ti forniamo il link al PDF della lettera aperta della coalizione, indirizzata al Parlamento Europeo e a tutti i suoi Membri, in modo da darti tutti i riferimenti normativi che delineano quanto è stato sopra affermato. Per qualsiasi richiesta o necessità, non esitare a leggere e a scrivere in questo forum LINK, che rimarrà sempre aperto e fornirà supporto nonché aggiornamenti sulla Seconda Lettura del Pacchetto Telecom.
Infine, ti forniamo anche una proposta di lettera, che potrà darti lo spunto, se ne avessi bisogno, per cosa scrivere e dire.

"Gentilissimo On. ,

vorrei richiamare la Sua attenzione su alcune serie preoccupazioni che nutro nei confronti del Pacchetto Telecom, che sta per entrare nello stadio di Seconda Lettura al Parlamento Europeo. Le mie preoccupazioni si riferiscono agli articoli relativi a Internet nel Pacchetto Telecom, e che metteranno a repentaglio sia i benefici economici che Internet sta portando all'Europa, sia i diritti fondamentali quali la privacy e la libertà di espressione.

Io desidero poter accedere a qualsiasi sito web o servizio Internet, alla velocità più elevata per la quale sono disposto a pagare. Non voglio che che gli operatori di rete scelgano per me quali siti web e quali servizi e applicazioni posso utilizzare. Voglio essere in grado di sperimentare nuove applicazioni e protocolli senza dover preventivamente chiedere il permesso agli operatori di rete, e non voglio che il traffico che genero e i contenuti ai quali voglio accedere siano bloccati o limitati dagli operatori di rete. Pretendo inoltre il rispetto della mia privacy, in conformità a quanto specificato dallo European Data Protection Supervisor e ribadito dallo stesso in data 09 gennaio 2009.

Mi riferisco specificamente ai seguenti articoli del Pacchetto Telecom [1] e [2], i quali:

1. permetteranno il filtraggio di contenuti, applicazioni e servizi - Direttiva Servizi Universali, Articolo 22(3),
2. consentiranno di applicare un rifiuto di accesso a materiale on-line protetto da copyright attraverso tentativi di imposizione, anche quando tale accesso è legale, per mezzo della "cooperazione" fra fornitori di accesso e "i settori interessati alla promozione di contenuto legale" - Direttiva Servizi Universali, Articoli 33(3), 20(1.b.1), 21(4a); e Direttiva Quadro, Articolo 8(4g),
3. minacceranno la privacy attraverso la memorizzazione e l'elaborazione dei dati personali per "motivi di sicurezza" - Direttiva sulla Privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche, Articolo 6(7).

Allo stesso tempo,

1. sono state rimosse le protezioni per gli utenti contro le pratiche discriminatorie, le sanzioni sproporzionate e le restrizioni inique di servizio - Direttiva Quadro Articolo 8 (4g) e Direttiva servizi universali Articolo 32a;
2. sono stati indeboliti i controlli regolatori sulle attività dei fornitori di servizio, che proteggerebbero contro pratiche inique, restrittive o discriminatorie - Direttiva servizi universali, Articolo 22(3).

In qualità di Suo elettore, Le chiedo pertanto di opporsi a [2]:

* Direttiva Servizi Universali
o Articolo 22(3);
o Articolo 33(3);
o Articolo 20(1.b.1);
o Articolo 21 (4a);

* Direttiva sulla Privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche
o Articolo 6(7)
come da raccomandazioni EDPS (European Data Protection Supervisor) [4] [5]

e Le chiedo di sostenere [3]:

* Direttiva Quadro
o Articolo 8.4(ga) (Emendamento 138)
come da raccomandazioni EDPS [5]
* Direttiva Servizi Universali
o Art. 32a (Emendamento 166)
come da raccomandazioni EDPS [5]


Confidando in un Suo appoggio verso i diritti fondamentali dei cittadini europei, Le porgo

distinti saluti


Riferimenti:

[1] Conclusioni del Consiglio sulle reti future e Internet, Sessione 2907 su TRASPORTI, TELECOMUNICAZIONI ED ENERGIA, Riunione del Consiglio, Brussels, 27 Novembre 2008

[2] Posizione comune del Consiglio adottata il 16 Febbraio 2009

Articolo 22(3) Direttiva Servizio Universale (DIRETTIVA 2002/22/EC)
Articolo 33(3) ; Article 20(1.b.1); Article 21 (4a) Direttiva Servizio Universale, (DIRETTIVA 2002/22/EC)
Articolo 6(7) Direttiva sulla Privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche, (DIRETTIVA 2002/58/EC)

[3] Gli Emendamenti si riferiscono al testo adottato dal Parlamento Europeo il 24 settembre 2008

Emendamento 138 Direttiva Quadro, (DIRETTIVA 2002/21/EC) Art. 8.4g(a)
Emendamento 166 Direttiva Servizio Universale (DIRETTIVA 2002/22/EC) Art. 32.a

[4] "Second opinion of the European Data Protection Supervisor on the review of Directive 2002/58/EC concerning the processing of personal data and the protection of privacy in the electronic communications sector (Directive on privacy and electronic communications)", 9 gennaio 2009, paragrafi dal 76 all'86.

[5] "EDPS comments on some issues in the review of Directive 2002/22/EC (Universal Service)", 16 febbraio 2009


Le libertà in Internet sono in grave pericolo.
Qualora dovesse essere approvato un insieme di direttive,
in discussione al Parlamento Europeo, Internet cambierà così:


- non potrai più collegarti a Internet solo per aver condiviso un file;
- sarà possibile conoscere il contenuto del tuo traffico Internet;
- non potrai usare liberamente FTP, Skype, chat, p2p;
- sarà il tuo provider a scegliere quali siti web potrai visitare e quali no.



PRIMA VITTORIA DELLA COALIZIONE EUROPEA: RAPPORTO MEDINA ORTEGA CANCELLATO

X X X WAKE UP !!!!!!

domenica 22 febbraio 2009

INDAGINE di GREENPEACE: SUD del MONDO -Discarica Abusiva-


Una Gomorra in versione anglosassone porta alla luce quello che molti sospettavano, pur senza conoscerne l'esatto meccanismo: lo smaltimento illegale dei rifiuti è un problema globale e riguarda molti Paesi ricchi che usano il sud del mondo come una discarica abusiva, in sfregio alle leggi europee. Un'indagine di Greenpeace, portata avanti in collaborazione con il quotidiano The Independent e l'emittente Sky News, ha tracciato il percorso di un televisore rotto attraverso un sistema satellitare. L'apparecchio, che per legge non avrebbe potuto uscire dalla Ue, ha invece percorso un viaggio di 4500 miglia, dal porto Tilbury nell'Essex, fino a Lagos, capitale della Nigeria, dove l'équipe lo ha recuperato prima che finisse in un sito a cielo aperto, che accoglie ogni giorno montagne di scarti del mondo occidentale.

L'inchiesta dell'organizzazione ambientalista è durata tre anni. Nell'elettrodomestico, danneggiato e impossibile da aggiustare, è stato piazzato un trasmettitore satellitare. In questo modo, il suo percorso è stato ricostruito grazie a un sistema Gps.

L'itinerario inizia nella cittadina inglese di Hampshire, dove il televisore viene consegnato alla locale compagnia di riciclaggio. E' rotto. Secondo una direttiva europea, non potrebbe essere esportato, perché considerato rifiuto pericoloso. Invece la Bj Eletronics, l'impresa che gestisce l'appalto, tratta il dispositivo come se fosse di seconda mano e lo rivende a un'altra compagnia. Questa a sua volta lo caricherà su container, insieme ad altre tonnellate di materiale elettronico, destinazione il continente africano. E' qui il passaggio fondamentale, perché fotografa la zona grigia in cui matura il traffico illecito.

Il carico attraversa l'equatore e giunge a Lagos, dove finisce nell'immenso mercato di seconda mano di Alaba. Un suk che raccoglie ogni giorno fino a 15 container pieni di materiale elettronico di seconda mano, di provenienza asiatica ed europea. Il televisore viene ricomprato qui per pochi soldi. Ma la maggior parte del materiale fuori uso finisce direttamente in discariche a cielo aperto. In questo inferno decine di ragazzi tra i 15 e i 20 anni recuperano i componenti, bruciano la plastica e trafugano il rame che poi rivenderanno. Una pratica che li espone ad agenti tossici e cancerogeni.

L'indagine porta alla luce un meccanismo che ha una dimensione quasi inimmaginabile se si considera l'impatto dei Paesi sviluppati. Solo nel Regno Unito si perdono ogni anno le tracce di circa 500mila tonnellate di prodotti elettronici. Un affare da decine di milioni di euro. Ma qual è la situazione in Italia? Secondo Vittoria Polidori, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia, non c'è da stare molto allegri: "Non sappiamo la fine dell'80-85% dei nostri scarti tecnologici. Per 800mila di questi rifiuti prodotti ogni anno, solo 100mila sono sotto controllo. Del resto sappiamo poco o nulla. In questo numero possiamo ipotizzare che alcuni rimangano nelle case, altri finiscano impropriamente in discariche o inceneritori, ma non possiamo escludere che il resto venga esportato nei Paesi in via di sviluppo".

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sabato 21 febbraio 2009

SAREMMO GIA' ESTINTI, COME RAZZA UMANA ?



Nassim Haramein mostra un video della NASA sulla Cometa V1 durante una conferenza di fisica e astronomia di 8 ore, un ogetto di dimensioni doppie rispetto a Giove che avrebbe dovuto causare degli squilibri disastrosi per il genere umano nel sistema solare, nelle orbite della Terra e di Mercurio e che secondo le predizioni avrebbe dovuto colpire il sole con delle conseguenze devastanti, ma inspiegabilmente non è accaduto assolutamente nulla e per di più sembra che il Sole stesso con una eruzione solare diretta esattamente verso la cometa e al momento esatto, abbia deviato l'orbita di una delle comete più grandi che abbiano mai attraversato il nostro sistema solare.

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venerdì 20 febbraio 2009

HAPPY SAD by PIZZICATO FIVE.



Un pò di musica ogni tanto serve, allora oggi vi propongo un gruppo Japponese, è bellissimo vedere in questo video due etnie, cantare e suonare insieme.
A tutto volume, prendete un bel respiro, e mandate affanculo per un attimo tutti i Vs. problemi quotidiani.
Se non vi piace il genere, bhè, non siamo tutti uguali no?????? :-)

dedicato a tutti gli amanti degli ANIMALI e ovviamente agli appassionati del Giappone.

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B U O N A S C O L T O O O O O O O O O O O O O O O.

UN AIUTO PER I GATTI DI TIVOLI.


Carissimi amici e amiche, in previsione della primavera e quindi della nascita di tanti gattini vi rivolgo il mio appello.
Molti di voi mi seguono da anni e condividono la mia passione per i gatti . Molti di voi si sono uniti alla mia passione dopo aver adottato un gatto e, hanno condiviso gioie ( per un’adozione andata a buon fine) e dolori (come la morte prematura e ingiusta di un pelosetto). Insomma, sono molti che mi seguono, ma non tutti si sono fermati a riflettere che anche un piccolo aiuto in piu’ puo’ aiutarmi a fare molto di piu’.

Purtroppo, quasi ogni giorno, mi capita di trovare un gattino, quasi mai mi capita di trovarlo sano o nelle condizioni idonee per renderlo adottabile (vermi , pulci, occhietti malati, occhietti da enucleare, micosi etc) . Sono gattini che hanno bisogno di cure e, io ho bisogno di voi per curarli. Spesso non so dove appoggiarli e sono costretta a ricoverarli presso una struttura al costo di 6 euro a gattino al giorno.
Salvarli costa. Costa curarli, sfamarli e costa anche farli adottare in altre citta (spese viaggio e trasportino nuovo).
A questo proposito vorrei azzardare un paio di proposte: la prima potrebbe essere quella di adottare a distanza il gatto trovatello del mese, (se e’ un gatto con patologia grave ad esempio cieco) , oppure il gatto della settimana .
E’ un progetto al quale sto lavorando e con grande gioia vi comunico che una mia adottante ha gia’ versato una quota per le prime cure di lisetta, ( antiparassitario, antibiotico etc , test fiv felv etc) .Questa proposta e’ un piccolo impegno economico che mi permettera’ di continuare a salvarne ed e’ una gioia per tutti i gattini bisognosi.
L ‘altra proposta e’ quella di aiutarmi con la spedizione di medicine e di qualche pacco di croccantini per piccoli.
Pertanto allego un elenco delle medicine che utilizzo piu’ frequentemente:
RONAXAN 20 E 100
SINOULOX COMPRESSE
VERMIFUGO MILBEMAXX ROSSO PER ADULTI ROSA PER PICCOLI.
COLBIOCIN GOCCE E POMATA
STRONGOLD BLU PER ADULTI (PER I MICI DI STRADA A CUI NON RIESCO A PULIRE LE ORECCHIE)
FRONTLINE GATTINI PICCOLI
STOMORGIL 2 E 10 COMPRESSE
MARBOCYL 20 MG
Confido nel vostro aiuto e nel vostro sostegno.

Se volete inviarmi materiale potete scrivermi e forniro’ tutti i dati per la spedizione
Grazie infinite
Loredana


Fonte SITO AMICO : WWW.GATTOPOLI.IT

giovedì 19 febbraio 2009

Addio, "numero privato" mai più chiamate nascoste.


Chi non ha mai amato ricevere sul proprio cellulare le classiche telefonate anonime, in cui il numero del chiamante è oscurato, potrà adesso contare su un alleato che promette di smascherarle tutte. Si chiama Trapcall (o "chiamata in trappola"), il nuovo servizio lanciato in questi giorni dalla TelTech Systems, un'azienda del New Jersey. Servizio "unico al mondo", secondo quanto dichiarato dai suoi creatori, ma, per adesso, ad uso e consumo esclusivo degli americani.

Altre opzioni offerte sono la possibilità di creare una lista nera di numeri dai quali non si vuole più essere raggiunti, e di ottenere nome, cognome e persino l'indirizzo del chiamante. La stessa azienda aveva già fatto discutere nel 2005, quando aveva presentato un altro controverso servizio in abbonamento e ancora sul mercato: la "Spoof Card" che, nell'effettuare una chiamata, permette di camuffare il proprio numero, inviandone dunque al ricevente uno totalmente falso.

Partiamo dalla trovata più recente: la TrapCall. Il funzionamento è estremamente semplice: quando si riceve una telefonata anonima sul proprio cellulare, basterà premere il bottone attraverso il quale normalmente si sceglie di rifiutarla. Mentre chi vi chiama continuerà a sentire la linea libera, la telefonata sarà inoltrata ad una apposita centrale predisposta dalla TelTech Systems, che provvederà a smascherare quel numero, e a reinoltrarlo sul vostro cellulare. L'intera operazione dura pochi secondi.

Dietro a questo meccanismo c'è un espediente in realtà abbastanza banale, relativo alla gestione delle telefonate anonime da parte dei numeri verdi. In America, infatti, quando si effettua questo genere di chiamata, tutti i numeri vengono automaticamente resi visibili (fondamentalmente perché è il ricevente a pagare per quella chiamata e deve sapere da dove proviene). Trapcall non fa altro che indirizzare la telefonata diretta al vostro cellulare ad un numero verde interno, che può dunque effettuare l'operazione di "rivelazione". Per far funzionare il tutto, bisogna registrarsi tramite il sito: a quel punto si riceverà un codice, col quale reimpostare il proprio cellulare.

Attualmente il servizio è disponibile su buona parte degli operatori telefonici americani, e su ogni genere di dispositivo portatile. Abbonandosi è anche possibile ricevere i dati anagrafici del chiamante (nome, cognome e la residenza). Dati, dicono dalla TelTech, che sono stati reperiti attraverso dei comuni database commerciali. Il servizio di abbonamento basic, definito "trappola per mosche", è gratuito, e richiede solo la registrazione on-line: offre il riconoscimento delle chiamate anonime, e la possibilità di creare una blacklist di numeri dai quali non si vuole essere raggiunti (il chiamante riceverà una comunicazione generica di telefono non raggiungibile).

Con circa 10 dollari al mese, invece, si aderisce al piano "trappola per topi": in questo caso si ha anche la possibilità di conoscere il nome e il cognome del chiamante. L'opzione tariffaria più dispendiosa è quella da 25 dollari al mese e si chiama "trappola per orsi": oltre ai servizi precedenti, dà la possibilità di registrare le telefonate in entrata e di ricevere tutte le coordinate anagrafiche, inclusa la residenza, di chi vi sta chiamando.

C'è un unico caso in cui questo sistema di smascheramento del numero non funziona: è proprio quando si utilizza la carta telefonica "SpoofCard", lanciata sul mercato nel 2005, guardacaso dalla stessa azienda, e acquistata già da centinaia di migliaia di utenti. Con questo servizio è possibile inventarsi di sana pianta il proprio numero prima di effettuare una chiamata. Ma non sono mancate le polemiche, visto che in America ha generato la cosiddetta moda dello "swatting". Si chiama la polizia, facendo apparire il numero della vittima dello scherzo, e si simula un rapimento. E, ovviamente, la polizia invierà sul posto una squadra d'assalto.

La TelTech Systems prende naturalmente le distanze dagli usi illeciti delle sue "creature", e fa notare di aver sempre collaborato con le forze dell'ordine, permettendo di far arrestare molte persone, inclusi alcuni hacker che erano riusciti ad accedere alle caselle vocali di gente famosa o a far riattivare delle carte di credito. L'abbonamento, in questo caso, prevede l'acquisto di minuti di chiamate: si parte da 60 (per 10 dollari) e si arriva a 480 minuti (per 80 dollari). Sul sito ufficiale della SpoofCard si promette che "a breve sarà disponibile anche per effettuare chiamate internazionali", dall'America verso altri Paesi.

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mercoledì 18 febbraio 2009

OKLAOMA: PICCHIA IL GATTO E LO LANCIA CONTRO IL MURO POI METTE IL VIDEO SU YOUTUBE.


Oklaoma-USA-Ha preso il gatto "Dusty", e lo ha ripetutamente lanciato contro il muro. Il tutto ripreso da un telefonino. Il risultato è un video pubblicato su Youtube.
L'argomento ha giustamente suscitato lo sdegno degli internauti, che hanno segnalato il video, chiedendone la rimozione. Il ragazzetto autore di questo barbaro maltrattamento di animale, ha detto di chiamarsi Timmy e ha il volto coperto da una specie di passamontagna. Una misura che non gli ha impedito di essere individuato e assicurato alla giustizia.
Nel video, Timmy entra nel bagno (che lui chiama "il laboratorio"), raccoglie il gatto dalla doccia e lo sbatte con forza contro il muro, prima di prenderlo a pugni. Il tutto dura più di un minuto. Youtube ha rimosso quelle immagini, e ha cancellato l'account dell'utente. La versione del video che vi proponiamo è stata in parte censurata dal canale televisivo che ha deciso di informare il suo pubblico su quelle violenze.
Il protagonista del video ha 14 anni, è dell'Oklahoma e la polizia lo ha individuato insieme al ragazzo che ha filmato la scena, grazie anche alle molteplici segnalazioni su Facebook e Myspace (il video, come potete immaginare, ha provocato un'ondata di indignazione).
Entrambi i ragazzi sono stati riaffidati ai genitori.

Un'altra buona notizia: il gatto Dusty sta bene, e si sta riprendendo in un ospedale veterinario.
Marco stefanini

asylumitalia.it

http://www.youtube.com/watch?v=HCaFiEE9lqE&eurl=

segnalatomi da ELENA sito amico : www.gattopoli.it

onestamente, anche se questo "ragazzino" è minorenne, mi auguro vivamente che i suoi genitori gli abbiano fatto lo stesso trattamento che lui ha fatto al gatto. Ma dubito proprio... devo ancora capire se questi minorenni "scontenti della società" e perennemente annoiati, devono la colpa all'insegnamento dei propri genitori, o se è tutta farina del loro sacco.
Non mi dilungo di più perchè altrimenti incomincio ad inkazzarmi veramente e a sproloquiare.

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lunedì 16 febbraio 2009

Oceano Atlantico: Tragedia Sfiorata, Collisione Sottomarini Nucleari


(ASCA-AFP) - Londra, 16 feb - Tragedia sfiorata nell'Oceano Atlantico: due sottomarini a propulsione nucleare, uno britannico e l'altro francese, sono entrati in collisione all'inizio del mese. A renderlo noto oggi il Daily Telegraph e il tabloid 'The Sun'. L'Hms Vanguard (della Gran Bretagna) e Le Triomphant (della Francia) sono stati entrambi danneggiati nello scontro avvenuto il 4 febbraio. I media riferiscono che dalle prime ricostruzioni sembra che non ci siano state avarie agli equipaggiamenti nucleari. I due sottomarini, oltre ai costosi sonar, avevano a bordo circa 250 marinai ed erano impegnati, al momento della collisione, in due missioni distinte. Il ministro della Difesa britannico ha rifiutato di commentare l'accaduto ma un portavoce ha confermato che non e' stata ''compromessa la sicurezza'' delle attrezzature nucleari. A sottolineare la gravita' dell'incidente anche la BBC, secondo la quale, i due sottomarini erano entrambi ''seriamente armati''.

-QUESTA PROPRIO NON LA CAPISCO!!!!!!-

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domenica 15 febbraio 2009

G7: Tremonti, NUOVO ORDINE MONDIALE.


Roma, 14 feb. - (Adnkronos) - "Un nuovo ordine mondiale e' l'obiettivo cui mirare". Lo afferma il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa della presidenza italiana del G7. "C'e' un impegno forte per nuove regole, che non devono essere limitate al settore finanziario ma vanno estese a molte altre aree". Si tratta, aggiunge, di una "sfida affascinante tecnicamente, moralmente e politicamente che attendono il nostro sistema economico, sociale e politico".


oramai ci siamooooooooo.......(NO COMMENT)

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LA MEDITAZIONE ZEN COME TERAPIA.


Nel passato, per varie ragioni, si ricorreva a forme di addestramento vigorose e difficili, come il kendo o il Judo, per sviluppare la resistenza nelle persone deboli. Per varie ragioni, tuttavia, queste discipline non corrispondono più alle necessità dell’uomo moderno. In primo luogo, molti oggi mancano di tempo libero per potersi impegnare in programmi che esigono tempo e dispendio di troppe energie. In secondo luogo, questi programmi già di per sé richiedono proprio quel tipo di elasticità spirituale e di resistenza che mancano all’uomo moderno. Non è ragionevole quindi aspettarsi un successo in programmi per i quali non si è qualificati.
Il tipo di addestramento spirituale e fisico di cui l’uomo oggi ha bisogno deve soddisfare due requisiti importanti : deve basarsi sulla conoscenza scientifica più recente, e la sua efficacia deve essere confermata da una lunga applicazione pratica.

Oggi la scienza medica ha dimostrato che il metodo psicosomatico è il solo capace di affrontare il problema della salute in modo soddisfacente : si deve cioè aver cura di allenare sia la mente sia il corpo, se si vuole che una persona si mantenga nelle sue condizioni ottimali. In breve, per soddisfare questi requisiti, il metodo di addestramento ottimale deve regolare le funzioni cerebrali, delle emozioni e della volontà. Le onde cerebrali sono l’unico indicatore che possediamo delle condizioni del cervello, e studiandole per vari anni si è visto che, quando il cervello è in stato di tranquillità rilassata, emette onde che vengono chiamate alfa. Quando invece si trova in uno stato di tensione emette onde beta o un altro tipo di onde, ancora più intense, le onde gamma.

In tutti gli stati di calma e riposo assoluto, fatta eccezione per gli stati di incoscienza dovuti ad attacchi di epilessia, il cervello emette onde theta o delta. Quando una persona è arrabbiata, irritata o turbata, il suo cervello emette onde beta, e se la sua arrabbiatura raggiunge uno stato conflittuale, emette onde gamma. La meditazione Zen o Zazen permette ad un essere umano di porsi a volontà nello stato mentale che corrisponde all’emissione di onde alfa. Questo sistema non è così difficile come si può pensare, e consiste di tre parti fondamentali : controllo della respirazione, controllo della postura e controllo della mente. Tutte e tre verranno affrontate nella loro possibile applicazione nella vita quotidiana.

Nei templi Zen, la prima cosa che viene insegnata ai monaci è il controllo della respirazione. Quando la posizione del corpo è giusta, e questo lo vedremo dopo, e la respirazione è controllata si entra in quello stato di calma in cui è possibile la meditazione. In condizioni normali, un essere umano respira circa 18 volte al minuto, ma se si impegna in attività che richiedono uno sforzo notevole il ritmo aumenta. I monaci che praticano la meditazione Zazen, invece, respirano solo quattro o cinque volte al minuto. Uno dei modi per ridurre il numero dei respiri è quello di prolungare la durata dell’espirazione : espirare lentamente attraverso il naso e inspirare rapidamente attraverso il naso. Questo metodo di respirazione coinvolge sia i muscoli addominali sia quelli toracici. Occorre esercitarsi, un po’ alla volta, per raggiungere la frequenza di quattro o cinque respiri al minuto. Per farlo si può utilizzare i continui spostamenti per andare e tornare dal lavoro, dalla scuola, dato che questi esercizi non richiedono una particolare postura (posizione) e non disturbano le persone vicine a voi. Non importa quanto il treno o l’autobus sobbalzi, semplicemente chiudete gli occhi per eliminare le distrazioni, inspirate rapidamente e espirate il più lentamente possibile. Questo esercizio non solo vi preparerà ad affrontare con calma quello che la giornata vi riserva, ma se lo praticherete con assiduità contribuirà a migliorare il vostro stato di salute.

In Giappone, molte persone anziane attribuiscono il loro vigore al controllo della respirazione e alla riduzione del suo ritmo. Vediamo rapidamente di capire in che modo la respirazione influisce sul nostro benessere. La respirazione è una in parte soggetta al nostro controllo e regolata in funzione delle necessità dell’organismo dal sistema nervoso autonomo.

Sappiamo tutti che quando siamo impegnati in un’attività improvvisa o violenta, quando siamo in uno stato d’ansia per qualcosa, la nostra respirazione si fa più veloce, e di conseguenza i battiti del cuore aumentano, ma l’idea che una respirazione rapida fornisca una maggiore quantità d’ossigeno è errata. In realtà, superficiale com’è, la respirazione veloce non riesce a portare tutto l’ossigeno necessario ai polmoni, ma lo spreca nei bronchi ; inoltre, siccome non elimina tutta l’anidride carbonica fa diminuire lo spazio disponibile nei polmoni per accogliere un nuovo rifornimento di ossigeno fresco.

Nella respirazione controllata invece succede esattamente il contrario, e il cuore può compiere il suo lavoro con uno sforzo minore. Si capisce da questo come ad esempio si possa, riducendo la frequenza della respirazione, riportarsi da uno stato di agitazione ad uno stato di calma. Ma gli effetti di una riduzione di velocità della respirazione non si limitano solo al corpo, ma si estendono alla mente ed alle emozioni.

Controllando e regolando la respirazione si ottiene un controllo completo su noi stessi, riuscendo a rimanere mentalmente tranquilli anche di fronte alle emozioni. Viceversa, la mancanza di autocontrollo fa si che persone, altrimenti capaci, sotto stress non siano in grado di fare quello che in condizioni normali farebbero benissimo. Può essere molto d’aiuto per chi inizia il sistema del conto dei respiri. Il sistema consiste nel contare in silenzio da uno a dieci, inspirando profondamente ed espirando lentamente ad ogni serie. Esistono molti altri modi per controllare la respirazione, ma questo forse è il più semplice e può essere praticato ovunque e in qualunque momento. Passiamo adesso al controllo del corpo, e cioè alla Postura. Il metodo descritto è molto semplice : assumete la posizione di rilassamento da seduti. Potete tenere le mani in tre modi diversi : congiunte all’ombelico, con le palme posate sulle ginocchia, oppure sulle cosce, con le dita aperte. La migliore delle tre è quest’ultima, perché fa si che le spalle si rilassino e assumano una posizione naturale. Il corpo viene a trovarsi in questa posizione in uno stato di calma ma nell’azione e di azione nella calma. Ma anche durante il sonno è utile adottare la posizione in cui dormono i monaci Zen, perché non sollecita la spina dorsale e favorisce il regolare funzionamento del sistema parasimpatico, che controlla cuore, polmoni, stomaco, intestini e altri organi interni. La postura che i monaci Zen adottano per dormire è quella di giacere su di un fianco con la testa posata su un braccio. Stando sdraiati su di un fianco si esercita infatti una minore sollecitazione sulla spina dorsale che sdraiandoci sulla schiena.

Passiamo adesso al terzo aspetto, quello della stabilità della mente. La pratica di tutti e tre gli aspetti descritti da un beneficio enorme, ma anche se non è completa la padronanza della respirazione e della postura, il controllo della mente, di per sé, può darvi una saggezza di grande valore anche per le attività quotidiane.

Il problema della stabilità mentale sta nel trovare il modo di controllare i propri pensieri, il che corrisponde a trasformare le onde cerebrali beta in alfa o theta. Dobbiamo in sostanza acquisire la capacità di concentrarsi su una sola cosa escludendo ogni elemento di distrazione, e riuscire a farlo in ogni momento ed in ogni luogo. Per la mente umana è impossibile farlo per lungo tempo, e d’altra parte spesso piccoli pensieri di scarsa importanza affollano la nostra mente senza dare spazio a quelli più significativi. Questa fase è molto complessa e difficile da raggiungere, ma cercheremo di affrontarla in modo più semplice possibile. Scegliete una crepa sulla parete di fronte a voi, un oggetto, un volto, oppure, se un piede comincia a farvi male, concentratevi sull’altro per alleviare il dolore. Dapprima gli oggetti della concentrazione cambieranno rapidamente, ma non ha alcuna importanza.
Non bisogna tuttavia impedire i pensieri irrilevanti, ma lasciarli fluire fino a che non svaniscono. Durante la concentrazione, è utile porsi mentalmente della domande, su noi stessi, su ciò che abbiamo fatto durante la giornata, sulle nostre paure, e concentrarsi su di esse. La natura fondamentale della meditazione Zen è quella di un dialogo con il sé ; fornisce un periodo di calma, non disturbata da pensieri, in cui l’individuo può ascoltare la voce che è dentro di lui. Tuttavia, scendere di colpo nel fondo del proprio spirito è impossibile, per cui è essenziale immergersi gradatamente nell’autoconoscenza. Riassumiamo i tre punti principali del controllo mentale : Padroneggiare, in primo luogo, la concentrazione, aumentarne la capacità, e infine, per evitare di venire ossessionati da un singolo oggetto a esclusione di tutto il resto, allenarsi a spostare la nostra attenzione da un oggetto ad un altro.(esserevita.wordpress.com)

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sabato 14 febbraio 2009

LA FORZA DEL PENSIERO.


Pensiero Positivo: Pensiero Nuovo?

Quella corrente di pensiero spirituale che oggi viene chiamata Pensiero Positivo e che sta travolgendo vecchie credenze, materialismo, pregiudizi, dogmi, superstizioni, in realtà è il più vecchio pensiero esistente. Si può rinvenirlo infatti tanto negli scritti dei mistici che in quello dei poeti.

Fin dai tempi più antichi gli scrittori illuminati hanno divulgato frammenti di verità nascosti fra le righe di scritti di vario genere sapendo che chi era in grado di capire avrebbe compreso, mentre il resto dell’umanità non avrebbe nemmeno sospettato la natura degli insegnamenti nascosti fra le righe.

Questo vale tanto per testi sacri di ogni religione quanto per scrittori antichi e moderni quali Dante, Shakespeare, Bacone, Pope, Browning, Emerson, Whitman, Carpenter.

Questo “Pensiero Nuovo” agisce in nome di tutto ciò che serve a migliorare l’essere umano, comunica fiducia in sé stessi, libertà, salvezza, amore per il prossimo, sviluppa forze latenti, dà sicurezza, progresso, salute e vita, insegna a porre al bando paure e superstizioni. Chi lo abbraccia trova dentro di sé quello di cui ha bisogno.

Alcuni scettici ritengono che il Pensiero Positivo sia una delle tante mode passeggere che, periodicamente si presentano sulla cresta dell’onda cavalcata dai media, ma non dobbiamo farci fuorviare. Chi, uomo o donna, si aprirà ai veri principi su cui si fonda, troverà quella pace, quella sicurezza interiore, quella gioia profonda che difficilmente può essere espressa a parole, occorre infatti viverla, sentirla, per afferrarla in tutta la sua pienezza.

Con il Pensiero Positivo una persona può rinnovare completamente la propria struttura mentale coltivando una certa serie di pensieri e lasciando che essi si introducano nel subconscio che può essere considerato come un bimbo, capace cioè di essere plasmato secondo la nostra volontà. Naturalmente per far questo occorre volontà e perseveranza.

L’uomo può liberarsi dalla Paura?

Essere padroni del pensiero non consiste semplicemente nel saperlo concentrare e approfondire. Bisogna anche sapersi liberare dai pensieri inopportuni e ignobili. Tutti i pensieri negativi che si trovano più frequentemente nella mente degli esseri umani sono generati dalla paura, che provoca sentimenti come odio, preoccupazione, ansia, gelosia, invidia, ira.

Per chi vuole acquisire la vera libertà essa è l’ostacolo più difficile da sormontare, paralizza anche ogni tentativo di superare lo stadio del dubbio in cui ogni essere umano si imbatte quando si trova a compiere un atto importante per la sua esistenza.

Se noi riuscissimo a mantenere uno stato interiore di serenità, di calma, di fiducia in ogni situazione difficile della nostra vita, di fronte a qualsiasi avvenimento, anche grave, così da poterli affrontare con coraggio, lucidità e soprattutto con perfetta quiete emotiva, probabilmente potremmo evitare la maggior parte dei nostri malesseri fisici. Tuttavia questa “quiete emotiva” rappresenta un traguardo da raggiungere dopo una serie di maturazioni e di superamenti.

L’uomo può liberarsi dalla Paura? Certamente, perché con la volontà egli riesce sempre in tutto, gli basta ignorarla, estraniarla dalla sua struttura mentale, non considerarla. L’individuo che ha coscienza di sé stesso e sa di essere collegato con l’ Universo, abbandona per sempre il sentimento della paura. Deve aver fede nella sua forza, nella sua potenza, nel suo destino, fede nella sua capacità di essere inserito nel Tutto e come tale costruttore della sua esistenza e quella dei suoi simili. Fede nell’operare della Legge Universale e coraggio nell’agire secondo i canoni di quella Legge.

La Legge dell’Attrazione

Sapere quello che un essere umano pensa lo si può dedurre da come agisce e da quale sia il suo stato di salute. Noi siamo infatti quello che pensiamo di essere, siamo come pensa il nostro cuore.

Colui o colei che è riuscito ad allontanare da sé i pensieri negativi, inviando intorno a sé soltanto amore, si vedrà ricolmare da ogni dove di pensieri affettuosi e tranquilli, mentre tutti quelli negativi gli passeranno a fianco senza sfiorarlo, in cerca di una mente più predisposta. E’ altrettanto vero che chi invece si lascerà andare a pensieri sfiduciati, dubbi e smarrimenti diverrà come una calamita capace di attrarre solo forze negative. E’ per questo che alcune persone si attraggono istintivamente.

Tutti subiamo l’influsso dei pensieri altrui: al cinema, al teatro, alla Tv, in ufficio, in chiesa… basta l’onda-pensiero concentrata di uomini di grande forza mentale perché l’opinione pubblica venga influenzata.
E’ quindi opportuno fare molta attenzione a ciò che si legge, si vede, si ascolta ed anche sapersi circondare da persone a noi affini poiché in questo modo c’è uno scambio vicendevole che accresce il potere di tutti e preserva, entro certi limiti, da deleterie influenze esterne.

Si guarisce soltanto se si vuole guarire

Ogni metodo di cura naturale ha il proprio modo di risolvere i casi secondo le idee sulle quali è basato ma tutte le scuole tendono allo stesso fine, cercano cioè di applicare e mettere in azione il potere meraviglioso della mente sul corpo.

Il miglior metodo sta nel convincersi che siamo immuni da qualsiasi forma di malattia o che, tramite le nostre facoltà mentali, possiamo ovviare a qualsiasi disturbo di ordine fisico che si presenti.

Prepararsi quindi anticipatamente ad affrontare i disturbi e guarirci tramite la mente e la volontà. A volte comunque, quando si è ridotti ad un livello tale di sfiducia verso sé stessi, la mente così indebolita da sola non ce la fa a trovare dentro di sé questa forza per combattere la malattia. In questa circostanza ci si rivolgerà ad un aiuto esterno, ad un terapeuta che gradualmente desterà nella nostra mente quella forza latente che ci permetterà poi di proseguire da soli, contando sulle nostre capacità interiori.

Il pensiero del terapeuta può avere molta parte nel processo di guarigione, può dirigere le forze e le energie che debellano o disperdono la malattia. Tale processo deve essere assecondato dalla visualizzazione, dall’uso di certe forze specifiche e adatte. A tutto ciò occorre aggiungere la capacità di stabilire il rapporto con il paziente e un cuore che sappia amare.

Gli esseri umani, con l’uso continuato della meditazione e della concentrazione, possono cercare di risvegliare alcune delle facoltà supercoscienti per avvalersene con enorme vantaggio. Tuttavia soltanto quando gli individui saranno pronti per queste nuove facoltà le potranno raggiungere perché solo così si eviterà un uso sbagliato. Chi vuole raggiungere facoltà psichiche elevate deve essere puro di mente e di cuore.

Col l’uso del pensiero positivo l’individuo si è reso conto che la sua mente può essere manovrata secondo le sue disposizioni ed essere plasmata a suo piacimento. Se si prefigge uno scopo, se vuol raggiunger una meta, gli basta mettere in azione il pulsante della volontà.

Ad ogni modo, non sempre conviene volere una cosa determinata poiché essa potrebbe non essere la più adatta al nostro attuale stadio di sviluppo mentale ed evolutivo.

E’ meglio quindi sperare, volere e dedicarsi all’idea del successo finale, lasciando che i particolari si svolgano da soli giorno per giorno, sempre certi che tutto ciò che avviene concorre alla nostra meta ultima. Non ci dobbiamo spaventare per le complicazioni che possono sorgere, non sempre la via che la “Legge” sceglierà sarà la più dritta. Condizione essenziale però è la fede incrollabile nella Legge Universale che non cessa mai di operare per il nostro bene.

L’abitudine alla felicità

“La misura della sanità mentale è data dalla disposizione a vedere il bene dappertutto”, disse R.W. Emerson.
Anche il vecchio saggio re Salomone migliaia di anni fa disse nei suoi proverbi: “Un cuore felice fa del bene come una medicina, ma un cuore spezzato prosciuga le ossa”.

La medicina psicosomatica ha provato, ad esempio, che lo stomaco, il fegato, il cuore e tutti gli altri organi interni funzionano meglio quando siamo felici.

Come ha affermato il dott. Schindler “l’infelicità è la sola causa di tutti i disturbi psicosomatici e la felicità è il solo rimedio”.

La felicità non è qualcosa da guadagnarsi o da meritarsi, non è una dote morale, è un abito, come dice il dott. Schindler, è “uno stato mentale in cui abbiamo pensieri piacevoli per buona parte del tempo”.
La felicità non è la ricompensa alla virtù, disse Spinoza, ma la virtù stessa.

La felicità non sta nel futuro, ma nel presente, non deve essere condizionata alla soluzione di problemi esterni, la vita è una serie di problemi e se aspettiamo di risolverli tutti prima di essere felici, non lo saremo mai. Se vogliamo essere felici da subito, dobbiamo esserlo per abitudine mentale, non “a causa” di qualcosa.

“Noi non viviamo, speriamo soltanto di vivere, e aspettandoci sempre la felicità in futuro, è inevitabile che non siamo mai felici”, afferma Pascal.

La felicità è un fatto puramente interiore, non è un prodotto degli oggetti, ma delle idee, dei pensieri. Non capita a caso, ci si può allenare ad essere felici. E’ questione di scelta, di attenzione, di decidere quali pensieri sono nella nostra mente. Ci si può servire anche del metodo che consiste nel formarsi una impressione mentale creativa, nel farne esperienza concreta attraverso l’immaginazione e nel dar vita a nuove reazioni mentali “eseguendo e “agendo come se”. “La maggior parte delle persone è felice nella misura in cui hanno deciso di esserlo”, disse Abraham Lincoln.

Il consueto modo di pensare alla felicità degli esseri umani è: “Siate buoni e sarete felici”, oppure diciamo a noi stessi: “Sarei felice se avessi successo e buona salute”. Sarebbe invece più opportuno cominciare ad affermare: “Siate felici, e sarete buoni, avrete maggior successo e godrete di una salute migliore”. (lamentemente.com)

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giovedì 12 febbraio 2009

FEMA COFFINS.


New Legislation Authorizes FEMA Camps In U.S.
"National emergency centers" on military bases to house American citizens

"A new bill introduced in Congress authorizes the Department of Homeland Security to set up a network of FEMA camp facilities to be used to house U.S. citizens in the event of a national emergency.

The National Emergency Centers Act or HR 645 mandates the establishment of "national emergency centers" to be located on military installations for the purpose of to providing "temporary housing, medical, and humanitarian assistance to individuals and families dislocated due to an emergency or major disaster," according to the bill."
http://www.propagandamatrix.com/articles/january2009/012709_fema_camps.htm


Di tali "campi di concentramento", effettivamente centri di detenzione equipaggiati in modo tale da far suppore quest'uso, costruiti per la FEMA (equivalente USA della Protezione Civile - remember Katrina?) dalla Halliburton di Dick Cheney, destinati ad essere usati per "emergenze" in particolare "pandemiche" o per rinchiudere "nemici combattenti" in caso di attacchi terroristici o rivolte popolari si trova da tempo ampia documentazione su YouTube:

FEMA Concentration camps in USA with Google Earth http://www.youtube.com/watch?v=1tCRlbx1gfU

Cop Talks About FEMA Camps & Red Blue Dots http://www.youtube.com/watch?v=kqyHkxbj_zg

Alex Jones - 500,000 Plastic Coffins
(riprese delle centinaia di migliaia di bare di plastica accumulate dalla FEMA presso tali centri di detenzione di Alex Jones) http://www.youtube.com/watch?v=jeqjykY5wPk

FEMA CAMPS (filmati amatoriali relalizzati da cittadini locali) http://www.youtube.com/watch?v=3HtqItvG1Ds
http://www.youtube.com/watch?v=3hEFlaZdDos
http://www.youtube.com/watch?v=P1VOMsJapZM
http://www.youtube.com/watch?v=v7zR7NEzopw
http://www.youtube.com/watch?v=73V1Lzj1eGQ

E se ne trovano a decine, centri moderni di detenzione nuovi e pronti all'uso, con torrette, recinzioni elettrifcate, elicotteri e treni con file di manette nelle carrozze, celle-cubicoli prefabbricati e via dicendo.

Basta cercare con un banale motore di ricerca "FEMA concentration camps", "rex-84" o "agenda 21".

D'altra parte l'ultima volta che un leader carismatico venne eletto in un paese democratico a furor di popolo e acclamato da folle oceaniche in piazza che speravano li avrebbe salvati dalla durissima crisi economica in cui versava il paese, sappiamo com'è finta.

Ciliegina finale, un paio di spot di MTV USA:
http://www.youtube.com/watch?v=18vW8tPeZt8
http://www.youtube.com/watch?v=l_UxNxRgwew

Belli, eh? Con tanti cari saluti alla "chiusura di Guantanamo sì-forse-tra un anno-chissà" e amenità assortite...beh, visto che c'era la giornata della memoria, per restare in tema si potrebbe concludere che forse la domanda "come fu possibile che i tedeschi non si accorgessero di nulla" avrà presto risposta.

fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=13968