sabato 12 settembre 2009

I murales dell'aeroporto di Denver

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Il nuovo aeroporto di Denver venne costruito nel 1995.

Fu un’opera dispendiosa ed ambiziosa, con i suoi 137 chilometri quadrati di superficie e gli oltre 4 miliardi e mezzo di dollari necessari per la sua costruzione.

La sua collocazione non fu tra le più felici, essendo il sito prescelto particolarmente ventoso, circostanza che spesso ha portato alla soppressione ed alla deviazione di diversi voli.
Gran parte del complesso rimane inoltre inutilizzato.

Denver era dotata all’epoca di un aeroporto perfettamente funzionale, provvisto tra le altre cose di un numero maggiore di piste di atterraggio del suo illustre successore.
Anche la pianta dell’aeroporto è particolarmente curiosa, avendo come schema di base una croce uncinata, o svastica.

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All’ingresso principale una pietra di marmo commemorativa reca il simbolo massonico della squadra e del compasso.

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Queste sono solo alcune delle stranezze che rendono singolare tale complesso, ma il vero interesse risiede nel suo interno, in particolar modo in una serie di opere che avrebbero il compito di decorare le varie sale.

L’opera, composta dall’artista Leo Tanguma ha per titolo "The Children of the World Dream of Peace", e vorrebbe rappresentare le devastazioni delle guerre e la speranza in un futuro di pace e fratellanza.

In verità tali dipinti appaiono alquanto inquietanti, e tale sensazione pervade molti dei visitatori che si ritrovano di fronte ad essi.
La composizione consiste di quattro parti.
Nella prima scena ha luogo una strana cerimonia.

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Adagiate in tre bare vi sono tre figure femminili, una nativa americana, una bambina dai caratteri occidentali ed una donna di colore, circondate da sei bambini e diversi animali.
Alle spalle del gruppo vi è una città in fiamme, e scene di desolazione e distruzione.

La bambina bionda della bara porta cucita sul vestito una stella di David, e tiene tra le mani una Bibbia cristiana.

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Rappresenta la tradizione giudeo cristiana occidentale, così come le altre due donne raffigurano rispettivamente la tradizione africana e quella americana pre coloniale.

Alle spalle delle bare una bambina regge una tavoletta in cui è raffigurato il tramonto del quinto sole secondo gli insegnamenti dei Maya, il momento in cui tra sconvolgimenti planetari avverrà il passaggio di era, evento che i Maya avevano previsto per il 2012.

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Nella seconda scena compare un personaggio dalle fattezze inquietanti, una sorta di soldato deforme che uccide una colomba bianca, e si impone tra scenari di devastazione, delimitati da una donna che tiene tra le braccia un figlio morto e dei bambini che riposano su delle macerie.

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Nella terza parte dell’opera lo scenario cambia.
Bambini in festa rappresentanti tutti i popoli del mondo portano le armi al centro della scena, dove un bimbo dalle fattezze ariane e vestito alla tedesca le distrugge.

Il soldato della scena precedente giace ora senza vita sovrastato dal gruppo dei bambini.
Particolare interessante, il bimbo tedesco addetto alla distruzione delle armi mostra un decisamente curioso pugno di ferro.

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Infine, nell’ultima scena i bambini accorrono circondati da numerosi animali al cospetto di un guru-santone, che celebra un rito sacro a simboleggiare la nuova era che ha inizio.

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Come si è visto, nelle intenzioni dei committenti il gruppo di questi murales vorrebbe rappresentare la distruzione portata dalle guerre e la speranza di un mondo migliore che si rispecchia nella innocenza dei bambini, nel disarmo e in una nuova spiritualità.
Chi si interessa allo studio delle tematiche care ai propagatori del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” riconosce tutta la simbologia da tempo propagandata dai fautori del nuovo mondo, descritta qui in modo esplicito ed alquanto angosciante.

Il nuovo ordine mondiale è un progetto a lungo cullato dalle elite del potere, e consiste essenzialmente in un mondo “unificato” in cui una casta di esperti illuminati si prende la responsabilità di guidare con saggezza una popolazione che ha superato le antiche divisioni nazionali.

Un mondo in cui ai “problemi globali” si danno soluzioni “globali”.
Le Nazioni Unite sono dalla loro creazione la testa di ponte di questo progetto, progetto a cui tengono in particolar modo diversi ordini esoterici, come la massoneria, senza farne mistero.

La pace così raggiunta però sarà il risultato di un' epoca di duri sconvolgimenti, di prove che l’umanità dovrà affrontare prima di conoscere un’era di pace e rinnovata spiritualità.

Il disarmo degli stati nazionali rimane un passaggio necessario per il raggiungimento di tale obiettivo.
Tutti questi aspetti vengono ripresi nell’opera dell’aeroporto di Denver, ed è anche significativo il fatto che sia il bimbo tedesco ad occuparsi dell’eliminazione delle armi.

Non si può infatti non collegare questo fatto curioso con l’origine teutonica della più importante società segreta rivoluzionaria del settecento, quegli Illuminati di Baviera che ispirarono alcuni tra gli ordini iniziatici contemporanei più influenti, a cominciare dalla celebre Skull and Bones statunitense.

Il pugno di ferro ricorda con grande chiarezza di intenti il modo in cui questa elite vorrà mantenere il suo ordine in questa nuova era.

La spiritualità New Age infine che traspare nella scena finale è parte fondamentale dell’intero progetto, una contro spiritualità che tutt’ora pervade i piani alti del potere.
I murales dell’aeroporto di Denver descrivono quindi in maniera palese il progetto di questo Nuovo Ordine, e le modalità in cui verrà raggiunto.

Un libro aperto, leggibile da chiunque abbia col tempo familiarizzato con il linguaggio che questa elite ama usare.

santaruina.splinder.com

www.bibliotecapleyades.net

http://www.citynoise.org/article/4367

domenica 23 agosto 2009

Spazio, arrivano i telescopi che guardano indietro nel tempo


New York, 19 ago. (Apcom) - In attesa che gli scienziati inventino una macchina in grado di viaggiare nel tempo, gli astronomi di tutto il mondo potranno almeno dare una sbirciata indietro di qualche milione di anni. I ricercatori di tutto il mondo stanno infatti lavorando a una nuova generazione di telescopi in grado di guardare nelle profondità del cosmo e vedere come era l' Universo quando aveva "appena" qualche milione di anni. La data fatidica a cui tutti gli astronomi ora guardano è il 2018 quando in Cile sarà assemblato il primo Giant Magellan Telescope, che mostrerà all'uomo come era lo spazio molto prima che ci fosse vita sulla Terra.

Il principio alla base della "visione nel tempo" è che la luce impiega molto tempo a giungere sul nostro pianeta per cui le immagini che vediamo nel cielo ad occhio nudo sono in realtà fotografie di come le stelle erano al momento in cui hanno emesso la propria luce, molte migliaia di anni fa. Con le lenti di nuova generazione le immagini catturate saranno invece molto più antiche di quelle viste finora. Il nuovo sistema sviluppa il principio dei telescopi che si basano sulla riflessione della luce attraverso dei sofisticatissimi specchi. Secondo quanto riportato dagli esperti della Cnn, il Magellan avrà uno specchio primario (quello che incamera per primo l'immagine) di 25 metri, oltre il doppio del più grande mai costruito.

Un settore in cui sembra già essersi aperta una vera e propria gara tra scienziati. Sempre nel 2018 nascerà infatti alle Hawaii un telescopio con uno specchio primario di ben 30 metri. Il più grande di tutti sarà messo a punto dai ricercatori europei con una piattaforma centrale larga addirittura 42 metri. "Un telescopio da trenta metri ci consentirà di scoprire come si sono create alcune delle prime galassie e in quali condizioni si sono sviluppate", ha detto Elizabeth Barton, astronoma che collabora al progetto che sorgerà alle Hawaii. La speranza degli studiosi è di riuscire a vedere stelle finora sconosciute e di scoprire la dinamica di altri pianeti mai fotografati prima che, non è da escluderlo, potrebbero assomigliare in tutto e per tutto alla Terra.

La televisione.


Non si tratta di una semplice scelta di contenuti. E' il mezzo stesso e la velocità con cui arriva l'immagine a mettere a rischio un cervello e un sistema nervoso-muscolare in sviluppo, come lo è quello dei bambini.

Di nuovo quello che la conoscenza scientifica ed esoterica ci dice per es. nel libro: i pericoli della televisione - soprattutto per i bimbi sotto i 7 anni - sembra ora trovare riscontro e risonanza nelle inchieste sperimentali che hanno coinvolto alcuni ricercatori nell'analisi dei rischi da video.

Tali rischi vedono il mezzo televisivo, più che il PC o i videogames, al primo posto in classifica.

E non si tratta, come ben chiarito dal libro sopracitato, di una semplice scelta di contenuti. E' il mezzo stesso e la velocità con cui arriva l'immagine a mettere a rischio un cervello e un sistema nervoso-muscolare in sviluppo. Il mezzo televisivo è tale da creare contrazione e fissità muscolare in un'età in cui la crescita organica abbisogna di elasticità, espansione e di tanto movimento. Anche se questo gli scienziati non sono ancora in grado di dirlo, in quanto richiede conoscenze interiori e un tipo di saggezza che appartiene alla sfera dei corpi invisibili.

Pian piano però, ci stanno arrivando.

Risale al 4 agosto la notizia di uno studio comparato negli Stati Uniti e in Spagna il quale ha rilevato, analizzando 111 bambini di età tra i 3 e gli 8 anni, che tra tutte le forme di inattività esaminate, quella di guardare la televisione risulta la peggiore. La costante misurata è quella della pressione sanguigna.

Se il sangue è così visibilmente coinvolto vuol dire che lo sono, a monte, cuore, cervello eDna.
La pressione sanguigna più alta risulta, tra l'altro, indipendente dal fatto che i bimbi siano obesi o nel peso forma, come spiega il Dr. Joey Eisenmann, anche kineseologo, alla Michigan State University. Secondo tale studio, pubblicato negli Archivi di Medicina Pediatrica e dell'Adolescenza, lo stesso aumento di pressione non è rilevabile per esempio di fronte allo schermo del pc.

I bambini che guardavano dai 90 a 330 minuti di televisione al giorno risultavano alle misurazioni con una pressione sistolica e diastolica da cinque a sette punti superiore rispetto a quelli che stavano davanti alla tivù meno di mezz'ora al giorno.
L'American Academy of Pediatrics raccomanda quindi che i bambini sotto i 2 anni non dovrebbero guardare la televisione, limitando la visione ai più grandi a una o max due ore al giorno.

Cos'è dunque che rende la visione della tivù più a rischio che giocare ai videogame o navigare in Internet? Certo, i giochi del computer richiedono un certo movimento, come muovere le dita o modificare le posizioni del corpo, ma, si chiedono i ricercatori: «Può essere questo sufficiente a spiegare la differenza?».

Sono state proposte altre possibili varianti. Ad esempio, oltre alla completa inattività richiesta dal mezzo televisivo - che solleva solo il rischio di pressione alta - i bambini possono essere sollecitati, dalla pigrizia della postura presa, a mangiare in modo automatico del cibo pronto-veloce(fast-food). E i tipi di alimenti che i bambini mangiano di solito di fronte alla tv, sono del tipo snack salato, che fa salire ulteriormente la pressione sanguigna.

Prima di arrivare a comprendere quello che succede "nel tempio del cervello", come dicono i Rosacrociani nel libro I pericoli della televisione, e nell'impalcatura aurea e frattale del Dna prima di prendere atto del modo in cui possono interagire le onde fotoniche e l'intermittenza veloce dei lampi-luce ci vorrà ancora del tempo.
E noi, siamo pazienti.

scienzaeconoscenza.it

sabato 11 luglio 2009

Whale watching, un affare ogni anno 2 miliardi di fatturato.


PROTEGGERE i cetacei è più redditizio che ucciderli. La notizia non farà piacere ai cacciatori di balene ma, stando a un rapporto della Commissione internazionale per la caccia ai cetacei (International Whaling Commission - Iwc), il vero business non sta più nelle carni di questi animali ma nel fascino che possono esercitare sugli amanti della natura. Il documento spiega infatti che il "whale watching", ovvero il turismo dedicato all'avvistamento dei cetacei, frutta circa due miliardi di dollari l'anno in tutto il mondo, cifra superiore al fatturato medio della loro caccia.

Nel XIX secolo le balene erano vere e proprie miniere d'oro: il motivo principale per cui venivano uccise era il grasso, trasformato in olio per lampade, e ogni altra parte era preziosa, dai fanoni, che diventavano corsetti, all'olio del capodoglio, usato per i profumi. Oggi il fine principale della caccia è la carne, amata soprattutto in Paesi con lunghe tradizioni baleniere come il Giappone, l'Islanda, e in parte degli Stati Uniti e del Canada.

Un delegato islandese, presente alla riunione annuale dell'Iwc tenutasi in Portogallo, ha tenuto a precisare che le due industrie sono compatibili e che la caccia non ha ripercussioni su questa forma di turismo. Ma secondo il direttore dell'Ifaw (International Fund for Animal Welfare) Patrick Ramage, che ha commissionato lo studio, "è chiaro che il whale watching è più sostenibile e permette di ottenere benefici economici maggiori rispetto alla caccia".

Le balene insomma valgono più da vive che da morte e nel rapporto si legge che negli ultimi dieci anni questo tipo di turismo è duplicato, soprattutto in Asia. Nel 2008, in 119 paesi, 13 milioni di persone si sono dedicate a questa attività, italiani compresi.

"La notizia non mi stupisce - spiega Carlo Baracchini di Whale Watching Liguria - malgrado la crisi il nostro è un settore in crescita. Lavoriamo da 14 anni e ogni anno registriamo un'affluenza di turisti superiore al precedente". In Italia è il consorzio Liguria Via Mare ad organizzare tour in battello alla scoperta dei cetacei: un giro costa 32 euro a persona e ogni giorno da Imperia parte una nave con a bordo in media 150 persone, fino a un massimo di 200 posti. Da Genova i viaggi si organizzano settimanalmente, ma nei mesi di luglio e agosto partono anche due battelli al giorno. La certezza di avvistare gli animali non c'è, "anzi, se ci rendiamo conto che la nave li disturba rientriamo subito al porto", precisa Baracchini, ma i tour durano dalle quattro alle nove ore e l'arco di tempo è sufficiente a vedere almeno qualche delfino.

Il mare italiano ospita otto specie di cetacei: il delfino comune, la stenella striata, il tursiope, la balenotte comune (il più grande, di circa 22 metri), il capodoglio (tra i 16 e i 18 metri), lo zifio, il globicefalo e il grampo. Il periodo migliore per avvistarli è la primavera inoltrata, da maggio a giugno, ma i tour vengono organizzati tutto l'anno. Per questi animali la speranza di sopravvivere all'uomo, malgrado i sudati sforzi degli ambientalisti, sta forse nelle leggi di mercato.

La dieta vegetariana favorisce la salute delle ossa | 10/07/2009.


Il Physicians Committee for Responsible Medicine (Comitato di Medici per una Medicina Responsabile) risponde sulla nuova ricerca su abitudini alimentari e densità ossea.

WASHINGTON - Nel numero di luglio 2009 dell'American Journal of Clinical Nutrition è stato pubblicato un articolo su diete vegetariane e densità ossea. Lo studio sembra essere stato male interpretato da alcuni giornalisti, che hanno creduto che l'articolo suggerisse che le diete vegetariane e vegan possono portare a una diminuzione della salute ossea. Non è questo ciò che lo studio ha dimostrato.

I risultati della ricerca suggeriscono che le diete vegetariane e vegan possono essere associate con una densità minerale delle ossa leggermente più bassa. "Ma la misura di questa correlazione è clinicamente insignificante", come ha spiegato nelle conclusioni del lavoro il coordinatore della ricerca, Tuan Nguyen.

Altri studi hanno mostrato che le diete vegetariane e vegan non hanno effetti clinici dannosi sulla salute ossea. Uno studio recente dello stesso gruppo di ricercatori ha rivelato che una dieta vegan protratta nel tempo non ha effetti negativi sulla densità minerale delle ossa, rispetto a una dieta onnivora. Molti studi epidemiologici mostrano in realtà che un alto apporto di latticini è associato con un maggiore rischio di fratture.

"Le diete vegetariane possono aiutare a costruire ossa forti, e le diete a base vegetale riducono il rischio di malattie cardiache, diabete e cancro" dichiara Amy Joy Lanou, professore associato di salute e benessere alla University of North Carolina Asheville e autrice di "Building Bone Vitality" (Costruire la Vitalità delle Ossa), un nuovo libro sulla perdita di massa ossea e sulla prevenzione dell'osteoporosi. "Per assicurarsi ossa forti e un fisico sano, bisogna esercitarsi con i pesi e seguire diete a base vegetale a bassa acidità, ricche di frutta e verdura."

Una review scientifica sul ruolo dei latticini nella salute delle ossa, pubblicata nel 2005 su Pediatrics, ha mostrato che la maggioranza degli studi in questo campo non ha rivelato alcuna relazione tra la salute ossea e il consumo di latticini o l'apporto di calcio con la dieta. Il livello di consumo di latticini negli Stati Uniti è tra i più alti del mondo, eppure l'incidenza di osteoporosi e fratture è anch'essa tra le più alte.

Inoltre i latticini comportano problemi di salute. Il latte è diventato nella dieta dei bambini statunitensi la maggiore fonte di grassi saturi, quelli che ostruiscono le arterie. Uno studio della Harvard Medical School ha rivelato che bere latte aumenta il rischio di obesità infantile. Il grasso contenuto nei latticini è associato inoltre con il rischio di tumore al pancreas, secondo uno studio appena pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute.

Fonte:
Vegetarian Diets Promote Bone Health, 2 luglio 2009
www.agireora.org

“Mistero” e il caso di Giovanna, la donna addotta dagli alieni.


Su Italia 1 è andata in onda ieri la seconda puntata del programma condotto da Enrico Ruggeri,”Mistero”, che ha approfondito un tema già discusso in precedenza,riguardante Giovanna, la donna che racconta di essere stata rapita periodicamente da esseri alieni e fecondata al fine di creare una razza ibrida che possa evitare l’ estinzione della stessa razza extraterrestre.

Dal blog di Adriano Forgione:

Pubblicato da evidenzaliena

È da un po’ che ho lasciato l’ufologia attiva per dedicarmi a settori affini ma separati (misteri del passato, alchimia e cerchi nel grano) sebbene abbia voluto la nascita di una pubblicazione di ufologia alternativa come AREA 51 il cui team prosegue come rivista XTIMES.

Desidero dare un commento sul caso di Giovanna andato in onda ieri sera in quanto sono coinvolto in prima persona. Seguo Giovanna da 10 anni, è un’amica fraterna. L’ho sempre tutelata, tanto straordinaria e inquietante è la sua storia, in quanto è una persona profondamente sensibile che REALMENTE vive ciò che ha affermato.

Sono stato addirittura testimone di alcuni eventi relativi a un post- abduction avvenuto a casa mia una notte, in presenza della mia ex moglie quando ospitammo Giovanna per due mesi (in quel periodo, mentre era da me, si manifestò anche un cerchio nel grano proprio nel campo di casa sua).

Non voglio convincere nessuno, ognuno resta con le proprie opinioni, però io so di cosa parlo, so cosa ha passato Giovanna, so quante volte ho dovuto portarla in ospedale per problemi ignoti al suo apparato riproduttivo, so chi è lei e so che non mente. La fortuna di Giovanna è avere un compagno che la capisce e che l’aiuta.

Non perde un momento di quello che le accade, tranne quando i visitatori mettono fuori uso tutte le telecamere che il suo compagno ha installato in casa nei momenti in cui violano il loro spazio privato (ecco perchè avete visto alcune immagini amatoriali dei suoi momenti di sofferenza, le ha filmate lui come documento).

Potete crederci o meno, ma questa è la storia di Giovanna. Non mi considero più un ufologo, ma continuo a tutelare Giovanna che ora ha iniziato a parlare. Ha avuto coraggio, si è messa in gioco, per tutti, anche per quelli che ancora discutono sul vero e sul falso. Ha voluto offrire la sua testimonianza anche se c’è molto di più. Ciò non vuol dire che tutto sia comprovabile, siamo in un fenomeno che sfugge ancora alle nostre percezioni limitate.

Per quanto riguarda il discorso del feto, avrei preferito che non consegnasse il filmato o che la produzione non lo mostrasse (in ogni caso non è una montatura della rete televisiva, ne ho copia integrale). Anche perchè nessuna analisi è stata compiuta su quel corpo. Sarebbe stato meglio dopo. Pubblicheremo del caso di Giovanna nei prossimi numeri di X TIMES. Un caro saluto a tutti.

In attesa di ulteriori rivelazioni sulla vicenda rimandiamo all’appuntamento televisivo di mercoledi’ 15 luglio con “Mistero”, in onda alle 21:10 su italia 1.

martedì 7 luglio 2009

Afa e trombe d'aria addio clima mite.


Grande cronista, Niccolò Machiavelli. "Un turbine di nugolaglia grossa e folta... spinta da superiori forze, o naturali o soprannaturali che le fussero, in se medesimo combatteva... nasceva un romore mai più udito... Ciascuno che lo sentì giudicò che il fine del mondo fusse venuto". Lo scrittore fiorentino racconta "lo spaventoso turbine" che il 24 agosto 1456 si era abbattuto nelle vicinanze di Pisa. "Le spezzate nugole, ora verso il cielo salendo, ora verso terra scendendo, insieme si urtavano... molte case furono fino al piano della terra rovinate... i tetti dei templi furono più che un miglio discosto portati...".

Nelle cronache di oggi lo "spaventoso turbine" ha un altro nome: tromba d'aria. E un fenomeno meteorologico che sembrava relegato in terre lontane diventa notizia quasi quotidiana. "Tromba d'aria in Veneto: tetti scoperchiati, 28 feriti, danni per decine di milioni (6 giugno)". "Tromba d'aria, con vento a 120 all'ora, solleva per 50 metri due kitesurfisti a Campo di mare. Uno muore (20 giugno)". "Tornado a Cerveteri, distrutto un campo giochi, tetti danneggiati (21 giugno). E non ci sono soltanto gli "spaventosi turbini".

Da giorni a Roma dopo ore di afa monsonica la città viene sommersa di grandine e non è certo questa l'unica "stranezza" meteorologica di quest'anno. Sulle montagne venete la grandine è arrivata quando ancora era tempo da neve. A Pieve d'Alpago la grandinata invernale, il 24 febbraio, è riuscita a uccidere cinque cinghiali.
Si leggevano nei romanzi, le pagine sui cieli che sembrano impazziti e mandano verso la terra un vortice che sembra un cono, o una proboscide, e tutto risucchia e tutto spezza. "Le trombe d'aria della tarda primavera, e le altre arrivate nel novembre scorso - dice Luca Lombroso, meteorologo presso il dipartimento di ingegneria dei materiali e dell'ambiente all'università di Modena - sono un segno di questo tempo sconquassato. Sono anomali anche i temporali "estivi" che arrivano in autunno e pure in inverno. Esiste certamente un nesso fra le trombe d'aria, e comunque gli eventi atmosferici estremi, e il riscaldamento dell'atmosfera. Se c'è più caldo, l'acqua evapora di più e le perturbazioni sono più "cariche". Il ciclo dell'acqua diventa più veloce. Il riscaldamento globale ormai è accertato.

Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration dal 1880 ad oggi gli otto anni più caldi sono tutti posteriori al 1997. Nell'ordine, sono il 2005, il 1998, il 2002, il 2003 (quando secondo l'Organizzazione mondiale della sanità ci sono stati 40.000 morti in Europa e 20.000 in Italia), il 2007, il 2006, il 2004 e il 2001. In cento anni nella nostra atmosfera la temperatura è salita di 1 grado. Non è poco. Con 5 gradi in meno si tornerebbe all'era glaciale. E negli ultimi vent'anni c'è stata una forte accelerazione, con un aumento di circa 0,2 gradi all'anno. In particolare nell'area del nord, dalle Alpi alla Toscana, la crescita di temperatura è stata di tre o quattro volte superiore alla media dell'ultimo secolo.
Questo mette in discussione tutto. Secondo l'0cse, nei prossimi anni, sono previsti "riduzione della neve a bassa altitudine, arretramento dei ghiacciai, cambiamenti delle temperature e precipitazioni estreme"".

Non è necessario tornare ai tempi del Machiavelli per leggere le cronache di "spaventosi turbini". L'11 settembre 1970 un tornado si abbatte nelle campagne di Padova e nella laguna veneziana. Per 58 minuti, e su una striscia di 70 chilometri, distrugge campi e case. Trentasei morti, cinquecento feriti. Velocità del vento superiore ai 220 chilometri all'ora. Nella piana di Catania, il 31 ottobre 1968, una tromba d'aria per 15 minuti devasta un corridoio di 16 chilometri. Due morti, cento feriti. Il 4 luglio 1965 il vortice si abbatte nelle campagne fra Fiorenzuola e Sissa, fra Piacenza e Parma. Nove le vittime. Il 16 giugno 1957 il tornado distrugge Robecco e Vallescuropasso, nel'Oltrepò pavese. Quando il vento arriva all'improvviso e la grandine gela l'aria - come in questi giorni a Roma - gli esperti parlano di "cella temporalesca". "Troppa energia in aria", dice Marina Baldi dell'istituto di biometeorologia del Cnr. "Di mattina cielo terso e sole caldo, di pomeriggio arriva la pioggia lampo o la grandine. In questi giorni sembra una routine ma la spiegazione è nell'energia che si accumula nell'aria. La colpa è dei "fenomeni connettivi": l'aria si comincia a scaldare durante la mattina e così si carica di energia che viene poi "rilasciata" sotto forma di precipitazioni. Le perturbazioni brevi ma intense si stanno estendendo anche al bacino del Mediterraneo". Un tempo erano fenomeni lontani, "tropicali". Ora i monsoni allagano l'Eur.

I Pianeti sono "Super-Organismi Viventi"?


Il Giapponese Maruyama Shigenori, uno dei più grandi geofisici del mondo, sta lavorando su una formula globale per un nuovo campo di studi che includerebbe dozzine di discipline in collaborazione, per produrre un disegno generale della Terra. Connettendo i legami dall'astronomia alle scienze della vita, emerge un'ampia immagine dei pianeti che appaiono come super-organismi viventi.

Shigenori crede che espandere lo studio delle scienze della vita al cuore del nostro mondo e alle profondità dello spazio esterno, ci aiuterà a trovare pianeti simili alla Terra che possono anche sostenere la vita. Maruyama sta creando un nuovo istituto chiamato Center for Bio-Earth Planetology e verrà lanciato nel 2009 e dedicato in pieno alla creazione di una nuova concezione della vita nello spazio.

Vuole scoprire se i continenti emergeranno ancora in 250 milioni di anni, per formare un singolo super-continente; come i meteoriti cambiano la composizione chimica della Terra; e quale connessione esiste tra la temperatura di un pianeta e il suo campo magnetico, che protegge piante e animali dal bombardamento della radiazione cosmica, che a sua volta influenza la frequenza di mutazione e quindi lo sviluppo di nuove forme di vita. Maruyama sta anche provocando controversie con questa nuova teoria sul ciclo vitale della crosta Terrestre.

Per spiegare come mai le placche continentali si spostano sulla superficie del mantello Terrestre, Maruyama suppone che i continenti abbiano cicli vitali. Vecchie, fredde placche continentali affondando nel mantello della Terra e quindi si sollevano di nuovo, creando vulcani alimentati da movimenti di convezione tridimensionali a fondo sotto la superficie.

Maruyama sta portando l'idea della deriva dei continenti del pioniere Alfred Wegener ad un nuovo livello. Wegener era un esploratore Tedesco e un metereologo che nel 1912 credeva che i continenti si spostassero sulla superficie della Terra, una idea che venne ridicolizzata persino dai suoi colleghi di ricerca come "visione ridicola" e "grande sogno di un grande poeta". Non fu prima degli anni '60 che gli studi del fondo degli oceani fornissero prove irrifiutabili che Wegener aveva ragione.

Oggi sappiamo tutti che i continenti sono enormi placche che si spostano sul caldo mantello della Terra come iceberg sull'oceano. Ancora oggi, l'ipotesi manca di una base logica e convincente. Nessuno sa spiegare le meccaniche reali dietro al motore che guida la deriva e la rottura delle placche continentali. Le profondità della Terra rimangono nel mistero. La superficie è stata esplorata in modo più esteso. Dato che la perforazione si ferma ad un massimo di 12km, i rimanenti 6300 km verso il centro della Terra, restano inaccessibili.

In una intervista col Der Spiegel, Maruyama risponde: "La deriva continentale che osserviamo sulla superficie della Terra ha la sua controparte nel mantello della Terra. Vecchie, fredde placche sono spinte in basso nel mantello della Terra ai bordi continentali", spiega. "A questo punto raccolgono molto ferro. Puoi immaginarlo come simile alla condensazione dell' acqua."

Appesantite dal ferro, le placche affondano sempre più nella roccia calda e fusa, finchè raggiungono l'interno del mantello della Terra. Qua, ad una profondità di 2.900km, si fermano e si posizionano nel "cimitero delle placche". Questo è presumibilmente il bordo esterno del cuore pesante della Terra, dove la temperatura raggiunge i 4.000°C (7.200° Fahrenheit).

Maruyama continua: "Però i continenti rovesciati non riposano semplicemente nei loro cimiteri delle placche per sempre." Invece, sperimenteranno una improvvisa resurrezione. Il calore e la pressione nelle profondità stimolano processi chimici, portando le placche a depositare il loro carico di elementi pesanti. Liberate da questo peso, divengono più leggere dell'ambiente circostante, portandole a sollevarsi come tappi nell' acqua. Il risultato: Sopra le vecchie tombe delle placche, sul pavimento del mantello fuso della Terra, un flusso a forma di fungo di magma caldo chiamato pennacchio, si apre la via verso la superficie.

Infine il flusso in salita di roccia fusa raggiunge la crosta cristallizzata e la taglia come una saldatrice. Si formano vulcani, come quelli sulla Grande Isola delle Hawaii. Maruyama dice che la lava rossa e calda che erutta sull'isola vulcanica viene direttamente da un cimitero di vecchie placche a 2.900km sotto la superficie, dove si trovano i resti di un antico continente di 750 milioni di anni fa. La teoria di Maruyama postula la fantastica storia di questa roccia antica.

L'ingrediente chiave per la chimica dell'interno della Terra è la stessa che determina il clima in superficie: acqua. Le placche oceaniche affondate hanno acqua di mare bloccata nella loro struttura minerale, solo in pochissima parte, ma a sufficienza per cambiare drasticamente le caratteristiche della roccia. Persino minute quantità di acqua nell'ex pavimento dell'oceano possono abbassare significativamente il suo punto di fusione e questo accelera il suo eventuale ritorno in superficie. L' acqua aiuta la roccia a perdere il carico di ferro pesante, aumentando così il sostegno di questo vecchio materiale.

Il geofisico dipinge così una immagine tridimensionale del pianeta Terra dove, in aggiunta alla deriva dei continenti sulla superficie, ci sono stanze per le'"anti-placche tettoniche" alla base del mantello della Terra. Una "anti-crosta" in profondità riflette ad un certo livello eventi sulla superficie, con "laghi" e "montagne" e "fiumi" di roccia fusa. Terremoti e potenza di calcolo sono i requisiti principali per i ricercatori che cercano di mettere assieme una immagine "a raggi-x" dell'interno della Terra. Il principio è semplice: quando si verifica un terremoto, le onde sismiche corrono lungo il mantello della Terra. Serve un quarto d'ora perchè l'onda viaggi dall'Indonesia alla Germania. La durata di questo viaggio rivela molto ai ricercatori. Le onde sono rallentate da regioni viscose e calde, come i pennacchi del mantello e accelerate da oggetti solidi o freddi.

Terremoti simili a quello che colpì Kobe nel 1995 e uccise circa 5.100 Giapponesi, sono la principale fonte di dati di Maruyama. L'isola nazione si trova direttamente sul Pacifico occidentale crocevia di tre enormi placche posizionate come auto in fila in autostrada: le placche tettoniche del Pacifico, dell'Australia e dell'Eurasia.

Fonte:
Tradotto da Richard per Altrogiornale.org

SCIENZIATI RUSSI DANNO L'ALLARME PERICOLO SULLA TERRA: ALLARME TEMPESTE ELETTRICHE E GEOMAGNETICHE


Tempeste elettriche e Geomagnetiche potrebbero causare dei veri e propri black-out agli aerei di linea, aerei militari e ad altri apparati elettrici sulla superficie del nostro pianeta. Questo sembrerebbe l'inizio del film " 2012" o "The Day After to Morrow" ma e realtà.

Roma 1 Luglio 2009

Rapporti che circolano nel Cremlino ci stanno dicendo che i comandanti delle Forze aeree russe hanno rilasciato tutti gli avvertimenti possibili ma soprattutto un allarme generale, a tutti i piloti dei loro aeromobili, di esercitare "estrema cautela" in volo " soprattuto intorno a" un settore definito come Latitudine Nord 17 [Oceano Atlantico del Nord] 3 Latitudine Sud [ Oceano Atlantico del Sud] per 8 Latitudine Nord [Oceano Indiano] Latitudine Sud 19 [Oceano Indiano] tra il 46 di longitudine ovest, 33 West, 46 e 33 Oriente Oriente, e che copre la maggior parte delle Placche Tettoniche Africane

La ragione di questo avvertimento senza precedenti, dallle relazioni di Stato, sono la rapida formazione di "tempeste geomagnetiche" provenienti dai confini dell'Unione africana delle Placche tettoniche che, a causa della loro intensità, hanno causato la perdita di due grandi aerei passeggeri nel corso degli ultimi mesi facendo morire quasi 300 tra uomini, donne e bambini.

Il primo aereo ad essere abbattuto da questo fenomeno è stato l'aereo passeggeri del volo Air France 447, primo velivolo ad incontrare una di queste tempeste geomagnetiche il 1 giugno, presso il confine occidentale della Placca Tettonica dell'Africa, compresa tra Brasile e isole di Fernando de Noronha. Ciò ha comportato l'annientamento dei comandi e di tutti gli apparati elettrici di volo dell'AirBus causando la morte di 216 passeggeri e 12 membri d'equipaggio, con frammenti e pezzi del velivolo immersi nell'Oceano Atlantico.

Il secondo aeromobile ad essere stato abbattuto è stato un'altro AirBus A 310, incidente verificatosi sul confine orientale dell'Unione africana della Placca Tettonica, quando un altro di questi Magnetic Worms, o tempeste magnetiche, ha colpito il volo della Yemen Airways diretta verso l'isola della Nazione Comore in Oceano Indiano, di cui 153 dei passeggeri e membri dell'equipaggio sono morti e solo una bambina è riuscita a salvarsi. Un vero e proprio miracolo, finora.

Sebbene scienziati occidentali sostengono che la formazione di queste tempeste sia da ricollegare con l'attività solare, il surriscaldamento dei pianeti del nostro sistema solare, l'aumento dell'attività lavica e la creazione di un nuovo oceano, con pericolo di giganteschi Tsunami, gli scienziati russi, sostengono che oltre alla causa della misteriosa attività solare e alla assenza delle macchie solari, potrebbe verificarsi un periodo in cui la Terra sarà in pericolo per l'avvicinarsi dell' inversione dei poli.

Tale inversione avviene"a causa di un ancora inspiegabile, ma estremamente potente, forza gravitazionale che raggiunge l'esterno del nostro Sistema Solare e che alcuni ricercatori danno la responsabilità al misterioso Pianeta X, e che molti credono di essere una grande stella Nana Bruna, nota agli antichi con il nome di Nibiru, conosciuto anche nella Bibbia cristiana con il nome di Marduk o Assenzio (Project Wormwood).

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giovedì 18 giugno 2009

ll Patriarca d'Etiopia: "Il mondo conoscerà l'Arca dell'Alleanza".


Roma, 17 giu. (Adnkronos) - Presto il mondo potrà ammirare l'Arca dell'Alleanza descritta nella Bibbia come il contenitore delle Tavole della Legge che Dio consegnò a Mosè e al centro, nei secoli, di ricerche e studi.

Lo ha detto in un'intervista video esclusiva all'ADNKRONOS, visibile sul sito Ign, testata on line del sito Adnkronos (www.adnkronos.com), il Patriarca della Chiesa ortodossa d'Etiopia Abuna Pauolos, in questi giorni in Italia per il 'G8 delle Religioni', e che domani incontrerà il Papa Benedetto XVI per la prima volta e al quale, "se lo chiederà - ha proseguito il Patriarca - racconterò tutta la situazione attuale dell'Arca dell'Alleanza".

"L'Arca dell'Alleanza - ribadisce Pauolos - si trova in Etiopia da molti secoli. Come patriarca l'ho vista con i miei occhi e soltanto poche persone molto qualificate hanno potuto fare altrettanto, finora". Secondo il patriarca è custodita in una chiesa, ma per difendere quella autentica, una copia del simbolo religioso e' stata collocata in ogni chiesa del Paese.

L'annuncio ufficiale che l'Etopia consegnerà al mondo le chiavi del segreto millenario dell'Arca, verrà dato venerdì prossimo nel corso di una conferenza stampa alle 14 all'Hotel Aldrovandi a Roma dallo stesso Patriarca ortodosso d'Etiopia, insieme al principe Aklile Berhan Makonnen Haile Selassie, e al duca Amedeo D'Aosta, che sarà a Roma già domani mattina.

Secondo alcuni studi l'Arca venne trafugata da Gerusalemme dal figlio di re Salomone e portata ad Axum, considerata la Gerusalemme d'Etiopia. E proprio ad Axum sorgerà il Museo chiamato a ospitare l'Arca, il cui progetto è stato finanziato dalla Fondazione del principe, erede designato al trono da Haile Selassie poco prima di morire, Crhijecllu, acronimo delle iniziali dei nomi dei figli del principe: Christian, Jessica, Clarissa, Lucrezia.

Qualche settimana fa aveva fatto il giro del mondo la notizia secondo la quale sarebbe stata vista da un giornalista l'Arca autentica in una chiesa etiope. E' stato allora che il Patriarca Pauolos ha maturato la decisione di "dire una volta per tutte al mondo la verita'" sulla cassa di legno e oro con le Tavole della Legge di Dio. Il Patriarca ha giudicato maturi i tempi per chiudere definitivamente il capitolo sul quale fino ad ora nessuno storico, nessun ricercatore, nessun 'Indiana Jones', era riuscito a scrivere la parola fine.

Il Patriarca dell'antichissima Chiesa ortodossa d'Etiopia ha voluto accanto a sé in questa avventura il nipote dell'ultimo Negus, capo di una famiglia importane, il cui ruolo è riconosciuto sia in Etiopia che all'estero. Il principe erede che due anni fa riuscì a rappacificare le fazioni musulmana e cristiana al centro in Etiopia di un duro contrasto.

E' iniziato così il conto alla rovescia per svelare finalmente il mistero della sacra Arca dell'Alleanza, capace, secondo la leggenda, di sprigionare lampi di luce divini e folgori in grado di incenerire chiunque ne fosse colpito, come del resto efficacemente descritto nel cult movie 'I predatori dell'Arca perduta'. Dalla finzione cinematografica si passerà ora alla realtà.

Venerdì prossimo la conferenza stampa con l'annuncio ufficiale, un evento che è stato possibile anche grazie alla collaborazione di Paolo Salerno, collaboratore del principe e del giornalista Antonio Parisi, che da qualche anno segue le vicende storiche delle famiglie reali e di quella Etiope in particolare, e naturalmente dell'Arca dell'Alleanza.

Ma cos'è l'Arca dell'Alleanza , uno dei più grandi misteri dell'antichità sul quale fantasia, leggenda e storia hanno continuato a intrecciarsi per secoli? L'Arca, nella tradizione ebraica, contiene le Tavole della legge, cioè i Dieci comandamenti; il manufatto, in legno d'acacia, fu costruita da Mosè. All'esterno aveva decorazioni in oro ed è stata a lungo conservata dal popolo ebraico: ha accompagnato le sue vicissitudini, le battaglie e le sconfitte, le peregrinazioni e le lotte contro i filistei ed è stata conservata in diversi luoghi finché il Re Davide non l'ha collocata nella Rocca di Gerusalemme.

Ma è Salomone, figlio e successore di Davide, a far sistemare l'Arca nel Tempio di Gerusalemme da lui stesso fatto costruire. Questa narrazione s'intreccia poi con eventi storici e altre tradizioni religiose e nazionali. Di fatto l'Arca dell'Alleanza scompare nel 586 a.C. con la conquista di Gerusalemme da parte dei Babilonesi e la conseguente distruzione del tempio di Gerusalemme.

Tuttavia della sua effettiva rovina non c'è testimonianza scritta; da allora l'Arca diventa simbolo eternamente cercato dagli uomini e rintracciato in varie parti del mondo, dall'Africa al Medio Oriente. La tradizione etiope colloca l'Arca nel regno di Axum, dopo che Salomone l'aveva donata al figlio della Regina di Saba, Menelik I. Qui, sarebbe rimasta nel corso dei secoli protetta dai monaci ortodossi nella citta' santa di Lalibela nei pressi di Axum, dove si troverebbe tuttora.

L'Arca, che non è visibile a nessuno tranne un monaco che la custodisce, viene preservata nel complesso della cattedrale di Santa Maria di Sion, e' dunque nascosta a tutti e viene portata in processione una volta all'anno ma avvolta in un panno.

L'Arca ha accesso la fantasia di archeologi, scrittori, gruppi religiosi, sette di ogni tipo. Nella tradizione infatti si afferma che emana un potere particolare ma anche che chi la tocca veniva fulminato. Un oggetto che data anche la sua collocazione - Il Tempio di Gerusalemme - è stato di volta in volta al centro di storie legate alla Massoneria o ai Templari. Tuttavia va ricordato che sono molte in Etiopia le chiese nelle quali e' conservata un'''arca'', così come diversi studiosi - muovendosi spesso al limite del mistero e della leggenda - la collocano in varie parti del mondo.

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venerdì 12 giugno 2009

ASPERATUS, LA NUOVA NUVOLA !!!

L’apparizione di un inedito tipo di nuvola nel "bestiario" meteorologico è un fatto rarissimo.
Eppure è quello che si è prodotto, con l’asperatus, una formazione nuvolosa impressionante.
Delle strane forme di nuvole hanno fatto recentemente capolino nei cieli della Gran Bretagna e della Nuova Zelanda, ma anche in altri luoghi del globo.
Particolarmente tormentate e opache, esse rassomigliano al mare agitato e oscurano considerabilmente il paesaggio, dando l’impressione di annunciare una violenta tempesta.
Eppure, esse finiscono sempre col dissiparsi senza produrre niente di particolarmente grave.
Queste nubi sono apparse su delle foto trasmesse regolarmente dai membri della Cloud Appreciation Society.
«Abbiamo provato ad identificare e classificare tutte le immagini di nubi che abbiamo, ma ce ne erano che non facevano parte di alcuna categoria, ho cominciato dunque a pensare che questo poteva essere un unico tipo di nube», racconta Gavin Pretor-Pinney, il fondatore dell’associazione.



Hanmer Springs, Nuova Zelanda. da Cloud Appreciation Society / Merrick Davies.



Cedar Rapids, Iowa (USA). da Cloud Appreciation Society / Don Sanderson.



Cedar Rapids, Iowa. Da Cloud Appreciation Society / Jane Wiggins.



Pianura di Canterbury, uva Zelanda. Da Cloud Appreciation Society / Laurie Richards.

Gli scienziati della RMS (Royal Meteorological Society) pensano che queste nubi dovrebbero essere inserite in una nuova categoria,
che hanno deciso di chiamare asperatus, parola latina che significa brutale.
La proposta è stata presentata ufficialmente all’Organizzazione Meteorologica Mondiale a Ginevra.
Se sarà accettata, asperatus prenderà definitivamente il suo posto nell’Atlante Internazionale delle Nuvole, un avvenimento che non si produceva da più di mezzo secolo.



Asperatus in Nuova Zelanda. Da Cloud Appreciation Society / Tanis Danielson


disinformazione.it


sono meravigliato da queste splendide foto....

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lunedì 8 giugno 2009

Il Buddhismo tibetano in occidente: virtù e problematiche delle interazioni culturali.


Intervista ad ALAN WALLACE ( www.innernet.it )

Il buddismo tibetano in occidente funziona?


In Asia, come prima cosa, i monaci anziani interrogano colui che ha espresso il desiderio di prendere gli ordini, esaudendo la richiesta solo se pensano che la persona sia sufficientemente preparata ed esiste un luogo in cui possa ricevere un’adeguata formazione monastica. In occidente viviamo in una società profondamente non-monastica e non-contemplativa. Cominciare profonde pratiche contemplative e adottare lo stile di vita monastico senza un contesto adeguato provoca molti problemi.


B. Alan Wallace ha studiato per dieci anni in monasteri buddisti in India e Svizzera. Insegna teoria e pratica buddista in Europa e in America dal 1976, e ha fatto da interprete a numerosi insegnanti tibetani, tra cui Sua Santità il Dalai Lama. Autore del libro Buddhism with an Attitude (Snow Lion Publication), Wallace ha collaborato a più di trenta libri sul buddismo, la medicina, il linguaggio e la cultura tibetani. Attualmente insegna al Dipartimento di Studi Religiosi dell’Università della California, a Santa Barbara. Questa intervista, fatta da Brian Hodel, è stata già pubblicata in forma ridotta su “Snow Lion”, la newsletter della casa editrice Snow Lion.


Brian Hodel: I maestri buddisti tibetani hanno dovuto fare dei cambiamenti per adattarsi alla fiorente comunità di studenti occidentali?


Alan Wallace: In Asia – in India, nel Nepal, nel Sikkim e nel Bhutan, per esempio – alla fine degli anni sessanta, o dei primi anni settanta, i lama hanno cominciato a tenere pubblici insegnamenti rivolti innanzitutto alla comunità tibetana, ma dove gli occidentali sono sempre stati benvenuti, a meno che gli insegnamenti non fossero molto elevati, come, per esempio, quelli tantrici. Ma anche in quel caso, se gli occidentali avevano i requisiti necessari, se avevano ricevuto le iniziazioni appropriate o erano stati invitati a partecipare dai loro stessi lama, erano benvenuti. Esistono molti monasteri tibetani, nel sud dell’India, dove l’insegnamento è aperto agli occidentali.


Brian Hodel: E in occidente?


Alan Wallace: In occidente, quando i lama tibetani offrono insegnamenti, il formato è diverso, perché spesso questi lama sono in viaggio. Per loro è frequente tenere seminari di un fine settimana o conferenze di una sera. Oppure, se si fermano più a lungo in un luogo, concedono un ritiro di una o due settimane. Ma nella maggior parte dei casi, gli eventi hanno durata limitata. Poi, ci sono dei lama residenti in determinati centri, dove vengono offerti corsi prolungati.


Brian Hodel: Nell’ambiente monastico, gli insegnamenti seguono un ordine coerente. Qual' è l’effetto degli insegnamenti, al di fuori di questo contesto?


Alan Wallace: In occidente, è molto comune che un lama arrivi in una città e dia un’iniziazione al buddismo tantrico e un weekend di insegnamenti esoterici sulle pratiche di visualizzazione o sui modi per sperimentare uno stato di pura consapevolezza. Nella gran parte dei casi, ciò che manca è il contesto profondo: il contesto teorico, della fede, di una matura comunità spirituale. Questi insegnamenti sono perfettamente tradizionali, ma vengono inseriti in un contesto radicalmente non tradizionale. E ciò, penso, ha condotto in molte occasioni a un enorme fraintendimento e a molta inutile inquietudine, confusione, sofferenza e conflittualità.


Brian Hodel: Per Il buddismo tibetano in occidente esempio?


Alan Wallace: Verso la fine degli anni settanta, alcuni ottimi lama sono venuti negli Stati Uniti per tenere degli insegnamenti avanzati. Diversi occidentali, ragazzi e ragazze, sono rimasti entusiasti di questi lama, e in parecchi hanno preso i voti in quel momento, su due piedi, al di fuori di qualsiasi contesto: ovvero senza un monastero, un abate e un procuratore che spiegasse loro il significato dei voti, aiutandoli ad assimilarli e applicarli nella vita quotidiana. Penso che la grande maggioranza di loro, se non tutti, alla fine ha abbandonato i voti, perché non esisteva il contesto giusto e perché li avevano presi senza sapere bene cosa stavano facendo.


Brian Hodel: Se un gruppo di persone avesse voluto prendere gli ordini su due piedi in Asia, i lama avrebbero acconsentito? Mi sembra una cosa sbagliata, in entrambi i contesti.


Alan Wallace: In Asia, come prima cosa, i monaci anziani interrogano colui che ha espresso il desiderio di prendere gli ordini, esaudendo tale richiesta solo se pensano che il futuro monaco o la futura monaca è sufficientemente preparato/a ed esiste un luogo in cui i novizi possono ricevere un’adeguata formazione monastica. Qui, in occidente, viviamo in una società profondamente non-monastica e non-contemplativa.


E quindi, cominciare queste profonde ed esoteriche pratiche contemplative e adottare lo stile di vita monastico senza un contesto adeguato provoca molti problemi. E non sono sicuro che questo fatto sia stato ponderato a sufficienza da molti lama che di fatto vivono in Asia e occasionalmente vengono in occidente per qualche settimana. Sembra che essi pensino che, siccome ciò che stanno dando fa parte della tradizione, verrà ricevuto in modo tradizionale. Ma in molti casi, semplicemente non è così.


Brian Hodel: Stai dicendo che questo gruppo di lama che ha dato l’ordinazione non era consapevole del fatto che quelle persone non disponevano di alcun contesto?


Alan Wallace: Che il contesto non esistesse, era abbastanza ovvio. Quindi, su quale fondamento logico questi lama hanno concesso gli ordini e impartito insegnamenti avanzati sulla meditazione? Ho sentito alcuni lama dire: “Sto gettando semi, ed è meglio che la gente conosca il buddismo imperfettamente, che non lo conosca affatto”. E, per riprendere una parabola evangelica, alcuni semi cadranno sulle rocce e saranno mangiati dagli uccelli, mentre altri cadranno sul terreno, riceveranno nutrimento e germoglieranno.


Potrebbe trattarsi di una piccola minoranza di coloro che seguono gli insegnamenti, ma per alcune persone questi ultimi getteranno i semi di una pratica spirituale appagante e prolungata, che li farà maturare e porterà beneficio a loro stessi e gli altri. E per quanto riguarda le altre persone e il fondamento logico dei lama, ho sentito alcuni di loro dire che almeno queste persone erano entrate in contatto con il dharma.




Brian Hodel: Esistono altri esempi più recenti di questo problema?


Alan Wallace: La mia sensazione è che le iniziazioni, le pratiche e i voti del buddismo tantrico vengono spesso concessi troppo indiscriminatamente. Tutte queste pratiche comportano un serio impegno, e se persone con poca o nessuna conoscenza di base del buddismo prendono tali voti, è possibile che provino disincanto o confusione.


Brian Hodel: Perché non attenersi semplicemente agli insegnamenti basilari, fondamentali? Perché gli insegnamenti elevati vengono impartiti addirittura a mo’ di introduzione?


Alan Wallace: Penso che la risposta sia molto semplice: se i lama si limitassero a insegnare argomenti come la disciplina etica, la rinuncia e la pratica della gentilezza amorevole e della compassione, poca gente sarebbe attratta. Prima di partire, i lama chiedono spesso che tipo di insegnamenti vogliono sentire gli occidentali, e frequentemente la risposta è: quelli avanzati. Per esempio, sullo dzogchen o il mahamudra, che trattano l’esplorazione della natura della consapevolezza pura e concettualmente non strutturata, o della propria interiore natura di Buddha.


Per compassione e per desiderio di esaudire i desideri altrui, molti lama accondiscendono. Forse la loro logica è che le persone trarranno probabilmente più beneficio ascoltando qualcosa cui sono davvero interessate, piuttosto che nell’ascoltare preziosi insegnamenti verso cui non hanno interesse. In questo ultimo caso, è probabile che le persone non verrebbero affatto.


Quindi, abbiamo una situazione commerciale di domanda e offerta, molto diversa dalla scena del dharma in Asia. In occidente, gli insegnamenti sono pubblicizzati e se ne ricava un profitto. Quindi, che ci piaccia o no, nella grande maggioranza dei casi c’è un aspetto commerciale negli insegnamenti. E anche se i lama hanno ricchi benefattori che si prendono cura di loro, qualcuno deve ancora pagare le spese di viaggio e l’uso del luogo di insegnamento. Questo è tutto quello che si può dire.


Brian Hodel: Ma non viene esercitato un richiamo verso l’ego? Io potrei richiedere gli insegnamenti più elevati perché voglio conseguire la realizzazione il prima possibile. Che valore hanno, però, gli insegnamenti più elevati se non ho assorbito quelli fondamentali? Non è come gettare semi sulle rocce?


Alan Wallace: Nella mia esperienza, i lama che desiderano impartire questi insegnamenti avanzati sottolineeranno molto l’importanza degli insegnamenti e delle pratiche fondamentali, per esempio quelli che riguardano l’esercizio della rinuncia e della compassione. Uno dei miei insegnanti, Gyatrul Rinpoche, ha spesso impartito insegnamenti avanzati sul mahamudra e lo dzogchen, ma ripetendo in continuazione questo messaggio: “Sì, questi sono gli insegnamenti profondi. Sì, possono essere molto utili per la vostra pratica. Allo stesso tempo, non tralasciate gli insegnamenti fondamentali, perché questi ultimi sono quelli che con più probabilità, ora, provocheranno un miglioramento nella vostra mente e nella vostra vita”.


Gyatrul Rinpoche ha insegnato per più di due decenni negli Stati Uniti. Egli sottolinea ancora l’importanza degli insegnamenti fondamentali, ma a volte gli studenti si lamentano di conoscerli già e di non volerli più sentire. In molti casi, anche se questi studenti non hanno compreso gli insegnamenti fondamentali attraverso la pratica, li hanno uditi e più o meno compresi intellettualmente. Ma a causa della consuetudine hanno perso interesse in tali insegnamenti e non desiderano più praticarli; vogliono qualcosa di nuovo, di profondo, che prometta quel tipo di trasformazione spirituale che non hanno ancora raggiunto.


Come Gyatrul Rinpoche ha spesso detto, non è che i lama non vogliono farci ascoltare o praticare questi insegnamenti più elevati. Semplicemente, non vogliono che li facciamo al posto degli insegnamenti fondamentali, perché in quel caso non ne trarremo beneficio. E poiché allo stesso tempo trascuriamo le pratiche basilari, non impariamo davvero nulla. Il consiglio che ho udito e fatto mio è che dobbiamo tenere i piedi sulla terra degli insegnamenti fondamentali, raggiungendo il cielo grazie agli insegnamenti più avanzati.


Brian Hodel: Se molti studenti occidentali ricevono gli insegnamenti più elevati all’inizio, ma dopo devono tornare a quelli fondamentali, non è controproducente?


Alan Wallace: Può esserlo di sicuro!


Brian Hodel: Non sembra qualcosa di molto efficiente.


Alan Wallace: Nel complesso, non penso che ci sia molta efficienza nel modo in cui gli insegnamenti vengono impartiti o praticati in occidente, anche se noi, essendo una società consumista e orientata sugli affari, diamo una grande importanza all’efficienza. Inoltre, in occidente, molti lama dei vari ordini del buddismo tibetano passano da una città all’altra tenendo eventi di una fine settimana. Questo vuol dire che in un weekend hai la possibilità di venire in contatto con un miscuglio di insegnamenti e iniziazioni, e la tua conoscenza del buddismo si fa episodica.


È come andare a un buffet: prendi ciò che trovi, senza ordine, continuità né sviluppo progressivo. È qualcosa di estremamente inefficiente. Questo può fare di molte persone dei dilettanti, perché dà loro un assaggio del buddismo e le fa passare da un’esperienza all’altra, senza acquisire competenza in nulla.


Questa mancanza di continuità è dovuta, in parte, a una mancanza di pazienza. Poiché siamo una società consumista, vogliamo risultati rapidi. In certa misura, è questo che intendiamo con efficienza. Se ascoltiamo un insegnamento, vogliamo vedere i risultati entro un weekend, o almeno entro una settimana! E alcuni insegnanti vogliono venire incontro a questo tipo di mentalità. Ho persino visto pubblicità di eventi di buddismo tibetano che assomigliano alle aggressive pubblicità di Madison Avenue.


Il risultato è che molti lama in genere considerano gli occidentali – con poche, ottime eccezioni – impazienti, superficiali e incostanti. E nella società tibetana, l’incostanza è considerata uno dei vizi peggiori, mentre l’affidabilità, l’integrità, la credibilità e la perseveranza sono tenute in altissima considerazione. Per cui, oggi, alcuni dei lama migliori si rifiutano perfino di venire in occidente, perché preferiscono insegnare ai tibetani in Asia o andare semplicemente in ritiro a meditare. Alcuni ritengono – data la brevità e la preziosità della vita umana – che dedicare il tempo a gente tanto incostante e di poca fede vorrebbe dire sprecarlo.


Brian Hodel: Oltre all’inefficienza di questi “insegnamenti-buffet”, non c’è anche il rischio che la gente scelga pezzi qui e là per costruirsi una “scala per il paradiso” di proprio gradimento?


Alan Wallace: C’è questo pericolo, sì. Ma credo che bisogna sempre trovare il giusto mezzo. Un estremo è quello che hai appena suggerito, l’individualismo: “So cosa va bene per me! Sceglierò quello che mi piace”. Questo è come un bambino che va al ristorante e dice: “Prendo solo quello che ha un buon sapore”.


Il problema di questo atteggiamento è che, dopotutto, ci stiamo volgendo al dharma perché non siamo illuminati, non perché lo siamo già. Se non siamo illuminati, vuol dire che viviamo nell’illusione: questo è il tema centrale del buddismo. E quindi, una persona ignorante e vittima delle illusioni dice: “Mi metto al di sopra della tradizione, delle sue regole e della sequenza di pratiche che gli esseri illuminati offrono da molte generazioni”.


L’altro estremo è un dogmatismo che prescinde totalmente dall’esperienza concreta della pratica del dharma. Generazioni di tibetani hanno elaborato strategie, insegnamenti, rituali e sequenze di pratiche specificatamente per i tibetani. Non si sono limitati a replicare il buddismo indiano. Sono sicuro che hanno conservato il nucleo, l’essenza di quest’ultimo. Ma la loro è anche una tradizione che si è modificata nei secoli per adattarsi meglio alla mentalità, l’ambiente e i costumi tibetani. Ebbene, quello che conta sono i fatti, e il risultato è stato una generazione dietro l’altra di grandi maestri tibetani. Pensiamo a Padmasambhava, Sakya Pandita, Milarepa, Tsong-kha-pa, fino al ventesimo secolo: la tradizione ha funzionato!


Davanti a tale successo, si può concludere che, poiché hanno funzionato per i tibetani, noi occidentali dobbiamo fare nostre le tradizioni e gli insegnamenti puri del Tibet, introducendoli a Los Angeles o New York City esattamente come vengono insegnati laggiù. Ma la ragione per cui quegli insegnamenti vengono considerati puri è perché hanno funzionato in Tibet. La domanda è: funzioneranno ancora? Se quegli stessi insegnamenti, nello stesso formato, senza adattamenti per l’occidente, vengono trapiantati in Europa o in America, ignorando le differenze del contesto culturale e senza vedere se producono gli stessi meravigliosi effetti e trasformazioni nei praticanti occidentali, il risultato può essere qualcosa di rigido, fondamentalista e dogmatico.


Se non producono gli stessi benefici… Se dopo trenta anni di buddismo tibetano in occidente, non abbiamo persone che sono ascese sul cammino dell’illuminazione, sviluppando stati di profonda concentrazione meditativa, intuizione contemplativa e intensa compassione, e scoprendo le molte meravigliose risorse della consapevolezza stessa, forse dobbiamo porci la domanda: gli insegnamenti che hanno funzionato per i tibetani sono ugualmente efficaci per gli occidentali? Oggi abbiamo adepti occidentali paragonabili ai venticinque discepoli principali di Padmasambhava, che raggiunse stati straordinari di realizzazione spirituale?


Se i discepoli occidentali contemporanei, che apparentemente stanno facendo le stesse pratiche dei loro predecessori tibetani, non stanno conseguendo una realizzazione paragonabile, bisogna chiedersi in che modo questi insegnamenti e pratiche vanno cambiati nel formato, la sequenza e il contesto. Fino a che punto le teorie devono avviare un dialogo con le idee occidentali? Portare le idee, la meditazione e lo stile di vita buddista a dialogare con le concezioni scientifiche e filosofiche dell’occidente, con i suoi valori e punti di vista: questo è qualcosa che relativamente pochi lama tibetani stanno facendo, in misura significativa.


Dopo tutto, in occidente esiste una civiltà. E venire qui come se non avessimo alcuna civiltà, come se gli insegnamenti andassero calati su una “tabula rasa” culturale, non è ragionevole. Questo è l’altro estremo, in cui gli insegnanti proclamano: “Noi abbiamo gli insegnamenti puri!”, senza nemmeno chiedersi se quei cosiddetti “insegnamenti puri” producono davvero buoni risultati, o se stanno solo creando fondamentalisti rigidi, arroganti ed elitari, che dichiarano: “Noi possediamo l’unica via!”. Per le proporzioni che questo fenomeno sta assumendo in occidente, mi sembra che il buddismo si stia rapidamente trasformando in un pezzo da museo, o peggio.


Brian Hodel: In quali proporzioni sta succedendo?


Alan Wallace: Temo che sia qualcosa di piuttosto comune, specialmente negli ambienti del dharma in cui gli studenti devono ascoltare silenziosamente gli insegnamenti del lama, accettandoli e mettendoli in atto senza discutere. Quando agli studenti viene data l’idea che il lama è infallibile e che qualsiasi problema o incertezza è solo colpa loro, abbiamo una ricetta per il fondamentalismo. Ho sentito alcuni avidi studenti del dharma rispondere a qualsiasi obiezione sull’ortodossia del loro centro del dharma con la frase: “Ma il lama dice…”, come se questa fosse la soluzione a tutti i problemi.


Brian Hodel: Cosa c’è tra questi estremi, allora?


Alan Wallace: Una soluzione è un dialogo ravvicinato e rispettoso tra discepoli occidentali e insegnanti tibetani. Se questi ultimi non conoscono già l’occidente, bisogna cercare di informarli sul luogo in cui stanno venendo, su quali valori, stili di vita e concezioni del mondo sono considerate la norma, qui. E dove c’è resistenza a ricevere i tradizionali insegnamenti tibetani, occorre cercare di capire perché c’è questa resistenza, se tali insegnamenti possono essere modificati o se gli occidentali hanno bisogno di insegnamenti preliminari prima di affrontare quelli più tradizionali. Occorre davvero molta creatività.


Prima delle radicali trasformazioni causate dall’invasione cinese nel 1949, i cambiamenti nella società tibetana avvenivano a un ritmo molto più lento che nell’occidente moderno. Lì esisteva una tradizione spirituale che stava producendo un elevato numero di contemplativi e studiosi di tutto rispetto, per cui non c’era bisogno di molte innovazioni. In quella situazione, si poneva l’accento sulla preservazione della tradizione, piuttosto che sull’ingegnosità.


Ma ora che per il buddismo il contesto sociale in Asia sta cambiando tanto drammaticamente e rapidamente, per non parlare del buddismo in occidente, c’è bisogno di molto più equilibrio tra la preservazione e l’adattamento intelligente, e i tibetani e gli occidentali devono discutere insieme di queste cose.


Brian Hodel: I lama tibetani in occidente parlano di queste cose? Fanno domande sull’efficacia dei loro insegnamenti?


Alan Wallace: Devono esserci degli insegnanti – sia lama tibetani che buddisti occidentali – che prestano attenzione a ciò. Ma non ho sentito grandi dibattiti in proposito; questo è un argomento delicato. Se gli studenti non ricevono benefici profondi dalla pratica buddista, così come è stata loro insegnata secondo la tradizione tibetana, gli viene detto che il difetto è in loro e non negli insegnamenti, i quali sono puri e infallibili.


Un’alternativa è non concludere che il buddha-dharma è difettoso, ma chiedere: all’interno della vasta gamma delle pratiche insegnate dal Buddha e successivamente dagli insegnanti indiani e tibetani, quali e in che sequenza possono essere insegnate agli studenti occidentali affinché questi ultimi ne ricavino il massimo beneficio?


Per rispondere a questa domanda, dobbiamo reintrodurre una dose massiccia di empirismo e pragmatismo, che sono perfettamente coerenti con gli insegnamenti del Buddha. E cosa aiuta davvero a purificare la mente, in modo che le afflizioni mentali diminuiscano, provocando appagamento, serenità, saggezza e compassione più grandi? Cosa funziona davvero?


Brian Hodel: Una volta hai detto che per la salute di una religione, specialmente del buddismo, è essenziale produrre continuamente contemplativi di professione, ovvero persone totalmente dedite alla vita contemplativa. Perché questo è importante?


Alan Wallace: Il Dalai Lama ha detto, in un’occasione, che nel buddismo esistono affermazioni straordinarie sul potenziale della consapevolezza umana e sui risultati raggiunti dai contemplativi del passato, tra cui la concentrazione meditativa, le intuizioni contemplative e una vasta gamma di capacità paranormali culminanti nell’illuminazione stessa. Il Dalai Lama ha paragonato questi racconti alla cartamoneta, che ha valore se la gente crede che dietro di essa esiste un sistema aureo.


Il “sistema aureo” della cartamoneta di tali affermazioni buddiste è che le persone dell’attuale generazione raggiungano simili stati di realizzazione. Anche se solo un decimo dell’uno per cento della popolazione buddista conseguisse tale profonda realizzazione, vorrebbe dire che in ogni generazione esistono almeno alcuni individui che hanno raggiunto il “sistema aureo” degli insegnamenti.


Se in una comunità buddista hai mezza dozzina di persone che hanno conseguito il samadhi profondo, mostrando notevoli capacità come risultato delle loro realizzazioni contemplative e raggiungendo alla morte il “corpo di arcobaleno”, lasciandosi dietro solo i capelli e le unghie, beh, è qualcosa di molto affascinante! Quindi, se vogliamo risvegliare l’aspirazione a conseguire queste realizzazioni elevate, abbiamo bisogno di esempi viventi.


Non abbiamo molti esempi di occidentali, e possiamo chiederci se qualcuno di essi abbia mai raggiunto questi stati avanzati di realizzazione. E man mano che i lama anziani muoiono, ci si può chiedere anche se oggi esistono contemplativi asiatici che hanno raggiunto quegli stati. Altrimenti, la cartamoneta del buddismo sembrerà sempre più priva di valore.


Per conservare gli insegnamenti buddisti nella loro integrità, abbiamo bisogno sia di studiosi di professione che di contemplativi, ovvero di persone che si dedicano totalmente, con motivazioni pure, allo studio prolungato e alla pratica meditativa. E non solo per qualche mese, ma per tutta la vita. Inoltre, il laicato buddista deve dedicarsi al mantenimento dei monaci, delle monache e dei seri praticanti laici che desiderano assumersi tale impegno. Questo è stato un elemento chiave della fioritura del buddismo in Asia, ed è un errore pensare che in occidente possa avvenire altrettanto senza un impegno simile da parte degli insegnanti, gli studenti e la comunità buddista in generale.


Brian Hodel: A questo punto, secondo te, cosa può funzionare?


Alan Wallace: Come ho detto prima, in occidente viviamo in una società non-contemplativa in cui non esiste alcun contesto teorico, pratico o sociale per una profonda pratica buddista. Ma molte persone sono interessate ad approfondire la conoscenza sul buddismo, e naturalmente vorrebbero farlo nel modo più efficiente possibile. Secondo me, questo dimostra la necessità di centri educativi che offrano un’istruzione rigorosa e prolungata sui vari elementi della filosofia, la psicologia, l’etica, la meditazione ecc. del buddismo. Ma tali insegnamenti devono essere accompagnati da un dialogo con la civiltà occidentale, o almeno devono mostrare sensibilità nei suoi riguardi.


Secondo: occorrono centri di formazione contemplativa pensati per offrire un ambiente favorevole a una pratica lunga e rigorosa. E in tali centri potremmo anche fare ricorso a elementi della nostra tradizione occidentale, come la psicologia ecc., per vedere se la pratica sta dando quei benefici per cui è stata concepita. Se è così, ottimo! Altrimenti, in stretto dialogo con gli insegnanti tibetani, dobbiamo vedere in che modo può essere modificata per produrre negli occidentali le intuizioni e le trasformazioni desiderate.


Possiamo cominciare questa impresa con uno spirito di avventura. Se vogliamo, possiamo accettare per fede le affermazioni straordinarie degli insegnanti buddisti sulla natura e il potenziale della consapevolezza. Ma a quel punto, invece di fare della nostra fede un credo dogmatico, possiamo usarla come un’ipotesi di lavoro e metterla alla prova dell’esperienza. Quale avventura è più grande dell’esplorazione delle profondità della consapevolezza?


Brian Hodel: Dove pensi che porterà tutto ciò?


Alan Wallace: Se la commercializzazione del buddismo continua, e con essa la perdita di gran parte del suo straordinario rigore intellettuale e contemplativo, il buddismo tibetano corre il pericolo di perdere la sua integrità in occidente e farsi assimilare totalmente in un’amorfa cultura New Age. D’altra parte, tra molti buddisti tibetani in oriente e in occidente scorgo una grande apertura, sincerità e spirito di ricerca: ciò mi fa sperare che questa tradizione sta attraversando un rinascimento vitale. Forse il suo momento migliore sta nel futuro. Come si svilupperà, resta da vedere. Dipende da noi.

lunedì 1 giugno 2009

L'ELENCO COMPLETO DI TUTTE LE DITTE CHE TESTANO I LORO PRODOTTI SUGLI ANIMALI! LEGGETE CON CURA!GRAZIE


Cavie da laboratori Il bando totale scatterà tra 8 anni. Fino a quella data, denuncia la Lav, 40.000 cavie all'anno continueranno a essere torturate. Per chi non vuole aspettare, sotto il marchio Eceae sono già disponibili 10.000 cosmetici non testati sugli animali. Stop ai test sugli animali per i prodotti di cosmesie non solo. Il bando totale scatterà dal 2013 grazie all'entrata in vigore del decreto che recepisce la direttiva Ue in materia. Intanto per altri 8 anni «40.000 animali all'anno in Europa continueranno a essere torturati ma poi basta sacrifici».

Test su animali e cosmesi
La questione dei test su animali per quanto concerne i cosmetici (compresi shampoo, saponi, bagnoschiuma, etc.) e i detergenti in genere, è piuttosto complessa.

Questi prodotti sono costituiti da numerose sostanze chimiche che vengono mescolate insieme per ottenere il prodotto finito, sostanze spesso fabbricate da ditte diverse da quelle che poi studiano, producono e commercializzano i cosmetici.

Tutte le nuove sostanze chimiche, indipendentemente dall'uso che ne verrà fatto, sono sottoposte ad alcuni test generici su animali (come l'LD50, vedi glossario) e in funzione del loro futuro uso vengono in seguito sottoposte ad ulteriori test specifici, p.e. il Draize test per i cosmetici (vedi glossario)
Glossario:

SKIN Draize Test
Si utilizzano cavie o conigli. La sostanza viene applicata in punti molto delicati (vagina, ano, mucose, nasali), oppure sulla pelle precedentemente rasata e abrasa, per poi valutare con il tempo l’evolvere dell’irritazione.

DL50 Dose letale per il 50% degli animali utilizzati.
Consiste nel somministrare, con la forza a un gruppo di animali, una particolare sostanza, per esempio un rossetto, una crema idratante, ecc., sino alla morte di metà dei soggetti. Poiché la maggior parte dei prodotti cosmetici che viene commercializzata è poco o per nulla velenosa, la stragrande maggioranza dei decessi animali avviene per cause estranee alla reale tossicità dei prodotti provati, ma per cause che vanno dal deterioramento di alcuni organi vitali ad arresti cardiaci per la sofferenza. Può essere usato per la valutazione della tossicità acuta ma anche cronica.

EYES Draize Test
Questo tipo di test consiste in una prova condotta sull'occhio del coniglio, organo particolarmente sensibile, perché privo di ghiandole lacrimali che aiuterebbero a eliminare almeno in parte la sostanza irritante. Vengono instillati negli occhi, ovviamente non anestetizzati, le sostanze scelte, per poi esaminare a distanza di vari giorni, i danni che provocano ai tessuti dell'occhio.

Test di cancerogenicità
Test finalizzato a stabilire se una sostanza è o meno cancerogena (per gli animali su cui si sperimenta, non per l'uomo, ovviamente). Generalmente vengono usati roditori ai quali viene fatta ingerire o inalare la sostanza per un periodo anche di diversi anni. In seguito gli animali vengono uccisi e sottoposti ad autopsia per stabilire la presenza di eventuali tumori nei loro tessuti.

I test sugli animali, introdotti da una Direttiva CEE del 1976, invece di garantire la sicurezza dei consumatori, si sono rivelati inattendibili oltre che crudeli; negli anni poi sono state perfezionate tecniche alternative alla sperimentazione sugli animali assai pi� efficaci e sicure delle assurde prove di laboratorio che si celano dietro diciture come "testato dermatologicamente" o "testato clinicamente". Ma anche la dicitura "non testato su animali" non sempre garantisce garanzie assolute. Infatti pu� verificarsi che il prodotto finale finito non sia stato sperimentato sugli animali, ma che lo siano stati alcuni suoi ingredienti. E' quindi indispensabile avere a disposizione il maggior numero d'informazioni per poter scegliere quelle ditte che realizzano i loro prodotti senza provocare inutili ed atroci sofferenze agli animali.
COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE
http://www.freccia45.org/cosmetici_e_sperimentazione_animale.html Le ditte "cruelty-free": quali sono e dove trovare i loro prodotti

La lista delle aziende "cruelty-free" è compilata tenendo conto dell'autocertificazione di adesione allo Standard "senza crudeltà" inviata alla dott.ssa Antonella de Paola, autrice della "Guida ai prodotti non testati su animali", e/o del superamento dei controlli effettuati da ICEA (società indipendente di auditing) dietro accordo con LAV - Lega Anti Vivisezione.

Queste ditte non testano il prodotto finito, non commissionano test su prodotto finito e ingredienti, e non usano ingredienti testati dai produttori dopo l'anno di adesione a questa policy. Così, di fatto, non incrementano la sperimentazione su animali. TUTTE le altre NON sono da considerarsi "cruelty-free", anche se riportano sulle confezioni la dicitura "non testato su animali" o simili, finché non avranno dato conferma della propria politica aziendale in uno dei due modi descritti.



COSMETICI cruelty-free (make-up e igiene della persona)

ARGITAL
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: In alcuni prodotti Miele, Propoli, Cera.
_contatti: www.argital.it
CIBE (Mondo Naturale, Fiori&Futta-Antico Marsiglia, Antica Provenza Ligure)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Antica Provenza Ligure > Linea estratti: totalmente vegetale / Linea Marsiglia: alcuni prodotti contengono miele, latte, lanolina / Linea Dessert: i dessert da bagno contengono latte. Mondo Naturale e Fiori&Frutta-Antico Marsiglia: alcuni prodotti contengono miele, latte, lanolina
_contatti: www.cibelaboratori.it, www.fioriefrutta.it
COOP
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Supermercati COOP
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: ---
_contatti: www.e-coop.it
D'AYMONS NATURALERBE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie, Fiere
_NO test dall'anno: 1978
_ingredienti animali: Quasi tutto vegan. Alcuni prodotti contengono miele, propoli, polline. Cercare il marchio VEGAN sulla confezione.
_contatti: www.daymonsnaturalerbe.it
DERBE (Regenè, Speziali Fiorentini, Seres)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1997
_ingredienti animali: Uova (solo in Olio Derbe all'uovo e maschera all'uovo)
_contatti: www.derbe.it
DR TAFFI
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Pappa reale e Propoli in alcune creme
_contatti: www.drtaffi.com
FITOCOSE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Acquisto on-line dal loro sito
_NO test dall'anno: 2007
_ingredienti animali: Alcuni preparati contengono prodotti delle api
_contatti: www.fitocose.it
FLORA-PRIMAVERA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1989
_ingredienti animali: Non rintracciabile
_contatti: www.florapisa.it
HAWAY (Hawai, Oris, Anthyllis)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: alcuni prodotti contengono prodotti delle api e midollo
_contatti: www.hawai-group.com
HELAN
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Miele, polline, propoli, cera d'api, pappa reale
_contatti: www.helan.it
INDICA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_No test dall'anno: 1978
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: www.indica.it
I SERAFINI
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Farmacie
_NO test dall'anno: 2003
_ingredienti animali: non pervenuto
_contatti: www.iserafini.it
L'ERBOLARIO
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1997
_ingredienti animali: Si
_contatti: www.erbolario.com
LINEA PROGETTO GAIA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Negozio Progetto Gaia, Vendita on-line
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali: In alcuni prodotti sono presenti prodotti delle api
_contatti: www.progettogaia.it
LUSH
_fonte informazioni: Certificazione NatureWatch
_reperibile presso: Catene in Franchising
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Quando non indicato con V (vegan) il prodotto è latto-ovo-vegetariano
_contatti: www.lush.it
MONTAGNE JEUNESSE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
_reperibile presso: Supermercati
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Non rintracciabile
OFFICINA NATURAE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Vendita on-line
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali: Derivati del latte in tutte le creme, gli altri prodotti sono vegetali; il "burro di chiuri" usato in molti loro prodotti è VEGETALE
_contatti: www.officinanaturae.com
PEDRINI (Lepo Line)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Miele, cera d'api, propoli nei prodotti: rossetti, stick labbra, matite contorno labbra, sapone ultradelicato, detergente al miele e propoli, maschera riequilibrante all'argilla e propoli, maschera nutriente al miele, stick correttivi
_contatti: www.lepo.it
REBIS
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1990
_ingredienti animali: Cera d'api, lanolina in alcune creme e unguenti
_contatti: rebiser@tin.it
REMEDIA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Per corrispondenza
_NO test dall'anno: 1992
_ingredienti animali: Cera d'api in tutte le creme e Propoli nella crema all'elicriso
_contatti: www.remediaerbe.it
SAN.ECO.VIT (Bjobj)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1999
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: www.sanecovit.it
SAPONIFICIO GIANASSO (Floralia, I Provenzali)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Supermercati
_NO test dall'anno: 2003
_ingredienti animali: non pervenuto
_contatti: www.saponigianasso.it
TEA NATURA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Erboristerie, Centri di alimentazione naturale, Agriturismo bio, GAS
_NO test dall'anno: 2004
_ingredienti animali: Cera d'api bio e Lanolina negli unguenti
_contatti: teanatura@libero.it
THE BODY SHOP (La linea The Body Shop è ancora tecnicamente cruelty-free, poiché rispetta lo Standard internazionale "non testato su animali". Tuttavia il marchio è stato acquistato da L'Oréal, che invece effettua vivisezione per tutto il resto della vasta gamma dei prodotti offerti. Comprando The Body Shop si finanzia quindi anche L'Oréal (e la vivisezione), alla coscienza di ciascuno pertanto scegliere se acquistare o meno tali prodotti)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
_reperibile presso: Catene in Franchising
_NO test dall'anno: 1990
_ingredienti animali: Collagene nelle perle da bagno (NON vegetariano), più altri prodotti che contengono latte, miele, etc.
_contatti: www.the-body-shop.com
W.S. BADGER (distribuito da Blue Moon Trade)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali: Prodotti delle api
_contatti: www.bluemoontrade.com



PRODOTTI PER L'IGIENE DEGLI ANIMALI cruelty-free

ANIWELL
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Acquisto on-line dal loro sito, negozi di alimentazione biologica
_NO test dall'anno: 1994
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: www.aniwell.it
BIOPET
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Negozi per animali
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: ---
_contatti: www.biopetsrl.com


Marche che molti credono cruelty-free, ma NON lo sono

AVON – www.avon.it/PRSuite/info/c
ontact.jsp
Non esegue e non commissione test su animali, ma non garantisce gli ingredienti comprati da terze parti.
BOTTEGA VERDE – servizioclienti@bottegaverde.it
Affermano: "Il problema di testare o no le materie prime su animali non è di nostra competenza diretta".
ECOVER (detersivi)
Giudizio negativo di Peta Usa e Naturewatch UK: gli ingredienti NON sono garantiti.
L'AMANDE/GAVARRY – info@gavarry.it
Affermano che la maggior parte degli ingredienti che usano è in commercio da molto tempo e quindi non incrementano i test su animali, ma non rilasciano alcuna dichiarazione certa sulla totalità dei loro ingredienti, quindi non rispettano la policy.
LINEA ESSELUNGA (supermercati Esselunga)
Non sono garantiti gli ingredienti, non esiste una politica della "cut-off date".
OLIO CARLI - LINEA MEDITERRANEA – info@lineamediterranea.it
Non eseguono e non commissionano test su animali, ma affermano: "Non possiamo dare altrettante garanzie per quel che riguarda il comportamento dei fornitori dei singoli ingredienti".
UNILEVER (fanno loro test su animali) – Lee.Hunter@unilever.com
L'azienda afferma che: "I test su animali vengono eseguiti solo quando non sono disponibili alternative".
AMWAY
AVEDA
BELLEBOLLE
BLUEBERRY
CLINIQUE (Estee Lauder)
DIPROS
ESI
FOREVER LIVING PRODUCTS
HETO
HERBALIFE
JUST
MONTALTO NATURA
REVLON
SARA LEE PLANTER'S
SOCIETÀ DEL KARITÈ



Cibi per animali senza crudeltà

La maggior parte delle multinazionali che producono cibi per animali effettuano test invasivi su cani e gatti per provare l'efficacia e la non-pericolosità dei cibi che producono. I test consistono nell'indurre malattie in animali sani e provare a curarli coi cibi medicati. Gli animali vengono in questi casi tenuti sempre in gabbia in stabulari appositi. Tra giugno e luglio del 2003 è stato organizzato un sondaggio dalla dott.ssa Antonella de Paola, autrice della "Guida ai prodotti non testati" (ed. Cosmopolis), a cui hanno aderito varie associazioni, gruppi, mailing list, siti web, ecc.

Aziende che eseguono test su animali

GRUPPO MARS: Cani: Chappi, Pedigree, Cesar, Royal Canin (tutta la linea). Gatti: Frolic, Whiskas, Sheba, Kitekat, Catsan (sabbia), Royal Canin (tutta la linea).
GRUPPO COLGATE PALMOLIVE: Hill's Science Diet, Hill's Prescription Diet.
Per maggiori informazioni: www.helpthedogs.org/campaigns/petfood.html
GRUPPO PROCTER & GAMBLE: Iams, Eukanuba.
Per maggiori informazioni: www.uncaged.co.uk/iams.htm,,www.iamsodead.com, www.peta.org/feat/iams/video.html
GRUPPO NESTLÈ: Cani: Fido, Friskies, Pro Plan, Purina ONE, Purina veterinary diets. Gatti: Felix, Friskies (Gourmet), Purina ONE, Pro Plan.
BAYER: Cani: PRO GRES. Gatti: PRO GRES.



Aziende che NON eseguono test su animali

AFFINITY PETCARE: Cani: Advance, Advance Veterinary Diets, Ultima, Puppy Chow, Dog Chow, Gatti: Advance, Advance Veterinary Diets, Ultima, Cat Chow, Brekkies Excel Cat, Special Care.
ALMO NATURE (umido e crocchette) [ www.almo.it ], ingredienti naturali e senza additivi
AROVIT (garantiti Peta UK): Bau (c/o ESSELUNGA), Bull (c/o CONAD), Fufi (c/o CONAD), Miao (c/o ESSELUNGA), Ronnie (c/o COOP), Winner Cat/Winner Dog (solo cibo umido, c/o LD MARKET).
BURNS: [ www.antba.com/prodotti.htm ], garantita da Uncaged.
COOP: Solo il cibo umido, prodotto da Arovit, garantito Peta UK.
CSJ: Prodotto da CSJK9 Limited [ www.csjk9.com ] e in vendita su ordinazione: Laura Piperno 011 9876 639 - 348 7801 046, garantito da Peta UK.
EFFEFFE Petfood: Società controllata di Arovit.
FORZA10 (Sanypet) [ www.forza10.it ] Alimenti privi di additivi chimici per cani e gatti
PASCOE'S: 100% biologici e privi di coloranti artificiali, conservanti e aromatizzanti


Aziende totalmente cruelty-free (che producono cibo vegetariano per animali)

AMÌ: Crocchette vegetariane per cani e gatti [ www.aminews.net ].
ANIWELL: [ www.aniwell.it ], i prodotti si ordinano dal sito e sono anche reperibili nei negozi di alimenti biologici, di cibi per animali, in ambulatori veterinari. Offre anche un tipo di crocchette vegetali per cani.
YARRAH: Produce sia cibi carnivori che vegetariani (vegetariani solo per cani), crocchette e umido, e si trova nei negozi di alimentazione naturale.
ROCKY: Biscotti [ www.antba.com/prodotti.htm ], garantito da dichiarazione aziendale e prodotto da Industrie Salustrid Rocky srl, Strada Privata Lamarmora 3, 28062 Cameri (NO).
NATURAL LIFE PETFOOD: Garantito da Peta UK e prodotto da Natural Life Pet Products, in vendita a Napoli, Salerno, Caserta, Riccione, Roma 081 8507330 - optime@libero.it, con opzioni vegan [ www.nlpp.com ].


DETERSIVI cruelty-free (pavimenti, piatti, biancheria)

ARGITAL
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: In alcuni prodotti Miele, Propoli, Cera.
_contatti: www.argital.it
CIBE (Econatura)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: www.cibelaboratori.it
HAWAY (Ekos, EcoSì, Oris)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: www.hawai-group.com
LYMPHA - MONDOSOLIDALE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi del commercio equo e solidale - on-line (vedi siti distributori indicati sul sito di riferimento)
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: www.lympha.eu
OFFICINA NATURAE (Linea Aequa equo-solidale; Linea Officina Naturae)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie,
Vendita on-line
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: www.officinanaturae.com
SAN.ECO.VIT (Ecoblu, Ecor, Ecoland)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1999
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: www.sanecovit.it


I dati riportati si riferiscono ad inizio 2008 e sono passibili di continue variazioni nel tempo.
(Fonte: AgireOra Network, Comitato VIVO, VegFacile - Passa a Veg!, VeganHome - La Casa dei Vegan, SaiCosaMangi dalla Fabbrica alla Forchetta / Rilascio autorizzazione alla pubblicazione: AgireOra Network)


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ORA VI PUBBLICO LA LISTA NERA!
POTETE TROVARE LA LISTA (QUI SOTTO RIPORTATA) IN QUESTO VIDEO VISIBILE SU YOUTUBE IL LINK è:
http://it.youtube.com/watch?v=uWSx3PUvezQ&feature=PlayList&p=937DEEE7E0C87247&playnext=1&index=18


PRODOTTI TESTATI SUGLI ANIMALI
ACE-APC-ARIEL-ASCIGATUTTO-AZ-BALENO-BOLT-BOSS-BOUNTY-CAMAY-CLEARASIL-DASH-DEMAK'UP-DIGNITY-
DORA-DOUSS DOUSS INTIMA-EUKANUBA-EXPERIENCE-FEBREZE-GENTILE-HEAD&SHOULDERS-IAMS-INFASIL-INTERVALLO-KERAMINA H-KUKIDENT-LAURA BIAGIOTTI-
LENOIR-LINES-LINIDOR-MASTRO LINDO-MAX FACTOR-
MEDINAIT-MILTON-MISTER VERDE-NAPISAN-NELSEN-NOXZEMA-OIL OF OLAZ-PAMPERS-PANTENE-POFFY-POLIN-PRINGLES-PUO'-SENZ'ACQUA-SPIC & SPAN-SWIFFER-TAMPAX-TEMPO-TIDE-TOPEXAN-TUONO-VIAKAL-VICKS-VICTORS-ZEST

IGIENE E CURA DELLA PERSONA
ACQUAFRESH-ADIDAS-ALVIERO MARTINI (PROFUMI)-ATKINSONS-AXE/APOLLO/AFRICA-ANTICA ERBORISTERIA-AZ-BELLE COLOR-BENEFIT-BINACA-BIOTHERM-CACHAREL (PROFUMI)-CADONETT-CALVIN KLEIN-CAMAY-CASTING-CERRUTI (PROFUMI)-CHLOE' (PROFUMI)-CHOPARD (PROFUMI)-CLEAR-CLEARASIL-
COLGATE-COVER GIRL-CUTEX-COUNTRY COLORS-COPPERTON-DAVIDOFF-DEFEND-DENIM-DIGNITA'-
DIMENSION-DONGE-DOUSS-DOUSS-DOVE-DRAKKAR NOIR-DURBAN'S-DR.SCHOLL'S-ELISABETH ARDEN-ELISABETH TAYLOR (PROFUMI)-ELNETT-ELSEVE-ELVIVE-EXCELLENCE-FEBERGE'-FERIA-FREE STYLE-FRUCTIS GARNIER-FX STUDIO-GATTINONI (PROFUMI)-GEMEY-GILLETTE-GIORGIO ARMANI (PROFUMI)-GIORGIO BEVERLY HILLS (PROFUMI)-GLICEMILLE-GLORIA VANDERBILT-GRAFIC-GUY-HEAD&SHOULDERS-I COLONIALI ATKINSONS-INFASIL-INTERVALLO-INTIMA DI KARINZIA-IODOSAN-ISABELLA ROSSELLINI'S MANIFESTO-
JEAN LOUIS DAVID-JOOP! (PROFUMI)-JOVAN (PROFUMI)-
JOHNSON&JOHNSON-LACTACYD-LANCASTER-LANCOME-
LAVIN (PROFUMI)-LA ROCHE POSAY-LAURA BIAGIOTTI (PROFUMI)-LEOCREMA-LINES (ASSORBENTI ADULTI)-LINES LEI-LINIDOR-L'ORèAL-LUX-MELANA RUBINSTAIN-HUGO BOS (PROFUMI)-MACLEENS-MATRIX-MAX FACTOR-MAYBELLINE-MENNEN-MENTADENT-MILTON-MOVIDA-KARL LAGERFELD (PROFUMI)-KERAMINA H-KERASTASE
KUKIDENT-NAPISAN-NATREA-NEUTRALIA-NIDRA-NOXZEMA-NETURA-NEUTROMED-NEUTROMED DEO-NEUTROMED PH 3,5-NORDIC COLORS-OIL OF OLAZ-OLD SPICE-ORAL-B-PALMOLIVE-PALMA RICASSO (PROFUMI)-PAMPERS-PANTENE-PAPERINO'S-PEPSODENT-PERM&COLOR-PHAS LAROCHE POSAY-PLAX-PLENITUDE-POND'S-PURE & VEGETAL-RALPH LAUREN (PROFUMI)-RECITAL-REDKEN-REXONA-RIMMEL-SENZ'ACQUA LINES-
SQUIBB (DENTIFRICIO)-STUDIO LINE-SAUGELLA-SINERGIE-SERGIO TACCHINI (PROFUMI)-TAMPAX-TIMOTEI-TOPEXAN-TRETAN-TAFT-ULTRA DOLCE GARNIER-VALENTINO (PROFUMI)-VEET-VICHY-VIDAL-VITAL COLORS-VIVIDOP BALSAM

CURA ED IGENE DELLA CASA
ACE GENTILE-AIAX-AIR FRESH-ANITRA WC-ARIEL-AUTAN
AVA PERLA-BALENO-BAYGON-BAYSAN-BIO PRESTO-BIO SHOUT-BOLT-BOUNTY-BRAVO-BREF-BRILLIANCE-BUCATO LAVATRICE-CALFORT-CALINDA-CIF-COCCOLINO-CURA MORBIDO-DASH-DINAMO-DURACELL-DURAGLIT-DIXAN-FABULOSO-FEBREZE-FINISH-FA-GLADE-GLASSEX-HARPIC-IDRAULICO LIQUIDO-KOP-LANZA-LAVASBIANCA-LENOIR-LIP-LIU'-LYSOFORM-MASTRO LINDO-MISTRER MUSCOLO-NAPISAN-NELSEN-NEOCID-NEOFOX-NIX-OFF-OLA'-OMO-POFFY-POLIMETRO-PROVADO PIN-PUO'-PERLANA-SIDOL-SIL-RAID-SOFLA-SOLE-SOLE DI MARSIGLIA-SPIC & SPAN-SPLENDID-SUPER FAUST-SURF-SVELTO-SWIFFER-TEMPO-TIDE-TRE CORONE-TUONO-VERNEL-VIAKAL-VIM CLOREX-WOOLITE

PRODOTTI ALIMENTARI
ALGIDA-AMORA-BERTOLLI-BRIOSCHI-CALVE'-CARTE D'OR-CEREAL-CREME CUISINE-DANTE-ELDORADO-EUKANUBA-FINDUS-FOGLIA D'ORO (MARGARINA)-FRIOL-GENEPESCA-GERBER-GRADINA-HILL'S-KNORR-IAM'S-IGLOO-ISOSTAD-LIPTON ICE TEA-MAGNUM-MARE'-MAYA-MAYO'-MIKANA-MONTANA-NOVO SAL-NESTLE'-OVAMALTINA-PRESCRIPTION DIET-SCIENCE DIET-SCIENCE PLAN-PRINGLES-RAMA-ROCCA DELL'ULIVETO-SAN GIORGIO-SOLERO-SORBETTERIA DI RANIERI-TE' ATI-TOP DOWN-TOSERONI-VIGOPLUS

BIBITE
ACQUA BRILLANTE RECOARO-BELTE'-BEVERLY-COCA COLA-CHINO'-ENERGADE-FANTA-GINGERINO RECOARO-ICE TEA LIPTON-ISOSTAD-MIRAGE-NESTEA-NESTLE'-ONE O ONE-SAN PELLEGRINO-SAN BITTER-SCHWEPPES-SPRITE

COMPAGNIE AEREE
TRASPORTANO SCIMMIE ED ALTRI ANIMALI DESTINATI AI LABORATORI
AEREOFLOT (RUSSIA)-AIR CANADA-AMERICA AIRLINES-CHINA EASTERN AIRLINES-AIR FRANCE-AIR INDIA-El Al (ISRAELE)-GUYANA AIRLINES-LIAT (CARAIBI)-USA AIRWAYS-AERO PERU-AIR TANZANIA-AMERIJET AIRLINES-LUFTHANSA-LABENA

MANGIMI PER ANIMALI
GRUPPO MARS WHALTAM
CANI:CHAPPI-PEDIGREE-CESAR-ROYAL CANIN (TUTTA LA LINEA)
GATTI:PROLIC-WHISKAS-SHEBA-KITEKAT-CATSAN (SABBIA)-ROYAL CANIN (TUTTA LA LINEA)
GRUPPO COLGATE PALMOLIVE
HILL'S (SCINCE DIET, CANINE MAINTENANCE)
HILL'S PRESCRITION DIET
GRUPPO PROCTER & GAMBLE
IAMS-EUKANUBA
GRUPPO NESLE'
CANI:ALPO-FELIX-FRISKIES-MIGHTY DOG-PRO PLAN-PURINA ONE-PURINA VETERINARY DIETS
GATTI:ALPO-FRISKIES (GOURMET)-PURINA ONE-PRO PLAN
GRUPPO BAYER
CANI: PRO GRES
GATTI: PRO GRES

NUTRO
E ANCORA AZIENDE CHE TESTANO I RELATIVI PRODOTTI
3M-BAYER-BIC-BISTROL MYERS SQUIBB-COLGATE PALMOLIVE-GILLETTE-GLAXO SMITHKLINE-GUCCI NV-HENKEL-JOHNSON & JOHNSON-JOHNSON WAX-KIMBERLY CLARK-MARS-MOSATO-NESTLE'-NOVARTIS-NUMICO-PHILIP MORRISON-PROCTER & GAMBLE-RECKITT BENCKISER-SHISEIDO-UNILIVER-WARNER LAMBERT-WELLA

EVITARE QUEI PRODOTTI CHE VENGONO TESTATI SUGLI ANIMALI E' IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE PER CONTRASTARE QUESTO SCEMPIO DISUMANO|
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Queste marche aderiscono al nuovo standard internazionale, e si sono impegnate formalmente a non testare su animali i loro prodotti finiti, e a utilizzare solo ingredienti già conosciuti (ci sono circa 8000 ingredienti a disposizione per la composizione dei prodotti).

Il loro impegno riguarda anche l'utilizzazione di nuovi ingredienti poiché i tests vengono effettuati con metodi biosostitutivi.
Spero che possa esservi utile.
PRODOTTI PER BAMBINI
Bioregena, Body Nature, Callyopé, Centifolia, Diproma, Douce Nature, Fleur des Mauges, Flexilium, Florame, Herbes et Traditions, Honesty Cosmetics, Jacques Paltz, L’Arche Bleue, Lise du Castelet, L’Occitane, Natessence, Pierre Cattier, Sérayet Wild Néo42, Weleda.
PRODOTTI LINEA UOMO
Body Nature, Callyopé, Centifolia, Diproma, Fleur des Mauges, Flexilium, Flore de Saintonge, Honesty cosmetics, Les Douces Angevines, Sérayet Wild Néo 42.
SHAMPOO & CURA DEI CAPELLI
Almacabio, Argiletz, Arubix, Bioregena, Body Nature, Callyopé, Capiforce, Capil’hair, Caudalie, Centifolia, Cosmonaturel, Diproma, Douce Nature, Etamine du Lys, Fleur des Mauges, Fleur’s, Florame, Flore de Saintonge, Elina, Herbes et Traditions, Honesty Cosmetics, Jacques Paltz, Laboratoire Cattier Dislab, Lakshmi, Léa Nature, Léa Phyto, Lerutan, Les Douces Angevines, Lise du Castelet, L’Occitane, Nacriderme, Naturado, Nuxe, Phytocéane, Phytomer, Pierre Cattier, Placentor Végétal, Pur et Simple, Sanoflore, Senteurs Provençales, Sérayet Wild Néo 42, Shampooings Melvitacosm, Thalgo Cosmétic, Weleda.
PRODOTTI BAGNO/DOCCIA
Argiletz, Bioexcellia, Bioregena, Body Nature, Caudalie, Centifolia, Cosmonaturel, Diproma, Douce Nature, Etamine du Lys, Fleur des Mauges, Fleur’s, Florame, Flore deSaintonge, Herbes et Traditions, Jacques Paltz, Laboratoire Cattier Dislab, Lakshmi, Léa Nature, Léa Phyto, Lerutan, Les Solyflores, Lise du Castelet, L’Occitane, Natessence, Naturado, Nuxe, Phytocéane, Phytomer, Pierre Cattier, Sanoflore, Senteurs Provençales, Sérayet Wild Néo 42, Sibé Pur Air, Thalgo Cosmétic,Weleda
SAPONE
Almacabio, Argiletz, Bioexcellia, Bioregena, Body Nature, Caudalie, Centifolia, Diproma, Douce Nature, Fleur des Mauges, Fleur’s, Florame, Cosmetics, Jacques Paltz, Laboratoire Cattier Dislab, Lakshmi, Léa Nature, Léa Phyto, Lerutan, Lise du Castelet, L’Occitane, Marie.M, Nuxe, Phytocéane, Phytomer, Pierre Cattier, Pur et Simple, Sanoflore, Senteurs Provençales, Thalgo Cosmétic,Weleda.
DENTIFRICIO
Argiletz, Body Nature, Diproma, Honesty Cosmetics, Laboratoire Cattier Dislab, Lakshmi, Lise du Castelet, Pierre Cattier, Naturado, Weleda.
CURA DEL CORPO
Algascience, Almacabio, Arubix, Bioexcellia, Bioregena, Body Nature, Callyopé, Caudalie, Cellumins, Centifolia, Cosmonaturel, Dermocaress, Diproma, Douce Nature, Elina, Fleur des Mauges, Fleur’s, Flexilum, Herbes et Traditions, Honesty Cosmetics, Jacques Paltz, Jambissim, Laboratoire Cattier Dislab, Lakshmi, L’Arche Bleue, Léa Nature, Léa Phyto, Lerutan, Les Solyflores, Les Douces Angevines, Les Soins Essentiels, Lise du Castelet, L’Occitane, Nacriderme, Natessence, Naturado, Phytocéane, Phytomer, Pierre Cattier, Placentor Végétal, Rosalia, Senteurs Provençales, Sérayet Wild Néo 42, Thalgo Cosmétic.
PRODOTTI VISO
Argiletz, Arubix, Bioarôme, Bioregena, Body Nature, Annemarie Borlind, Callyopé, Caudalie, Cellumins, Centifolia, Dermocaress, Douce Nature, Elina, Etamine du Lys, Fleur des Mauges, Florame, Flore de Saintonge, Herbes et Traditions, Huiles de Soins, Jacques Paltz, Laboratoire Cattier Dislab, Lakshmi, L’Arche Bleue, Léa Nature, Léa Phyto, Les Douces Angevines, Les Soins Essentiels, Lise du Castelet, L’Occitane, Nacriderme, Natessence, Naturado, Nuxe, Pierre Cattier, Placentor Végétal, Quintessentielles, Pur et Simple, Rosalia, Sanoflore, Serayet Wild Néo42
COSMETICI
Algascience, Apicosma, Argiletz, Bioexcellia, Bioregena, Body Nature, Callyope, Cellumins, Centifolia, Dermocaress, Diproma, Etamyne du Lys, Fleur des Mauges, Fleur’s, Jacques Paltz, Jambissim, Laboratoire Cattier Dislab, Lakshmi, L’Arche Bleue, Léa Nature, Léa Phyto, Lerutan, Les Solyflores, Les Soins Essentiels, Lise du Castelet, L’Occitane, Natessence, Naturado, Phytocéane, Phytomer, Pierre Cattier, Rosalia, Senteurs Provençales, Sérayet Wild Néo 42, Thalgo Cosmétic, Weleda.
LINEA SOLARE
Arubix, Bioarôme, Bioregena, Body Nature, Centifolia, Elina, Fleur’s, Honesty Cosmetics, Jacques Paltz, Lakshmi, Les Douces Angevines, Lise du Castelet, L’Occitane, Nacriderme, Phytocéane, Phytomer, Placentor Végétal, Pur et Simple, Thalgo Cosmétic, Weleda.
OLII ESSENZIALI
Bioregena, Bioarôme, Body Nature, Callyopé, Caudalie, Centifolia, Cosmonaturel, Etamine du Lys, Florame, Flore de Saintonge, Herbes et Traditions, Honesty Cosmetics, Huiles de Soins, Jacques Paltz, L’Arche Bleue, Léa Nature, Léa Phyto, Lerutan, Les Douces Angevines, Les Soins Essentiels, Lise du Castelet, L’Occitane, Nuxe, Pur et Simple, Quintessentielles, Sanoflore, Senteurs Provençales, Sibé Pur Air, Thalgo Cosmétic
AROMATERAPIA
Bioregena, Body Nature, Callyopé, Centifolia, Florame, Jacques Paltz, Léa Nature, Léa Phyto, Pur et Simple, Senteurs Provençales, Sibé Pur Air
PROFUMI
Centifolia, Honesty Cosmetics, Senteurs Provençales
PRODOTTI CASA
Almacabio, Bio Sorelia, Body Nature, Diproma, Douce Nature, Etamine du Lys, Fleur des Mauges, Gobe-Poussière, Gramos, Gramosol, Herbes et Traditions, Honesty Cosmetics, L’Arche Bleue, Lerutan.

ED ALTRI ANCORA, che corrispondono a varie gamme di prodotti:
Almacabio, Bergland, Hedera Natur, Argiletz, Argital, Barry M, Bioforce, Biokosma, Borlind of Germany, Cibe Laboratory, D'Aymons, Dermotricots, Elisabeth Van Buren Aromatherapy, Flora-Primavera, Helan, Jardin de Paradis, John Paul Mitchell, L'Erbolario, Montagne Jeunesse, Nectar, Pedrini-Lepo Line, Ram Raja, Rebis, Dr Hauschka , W Ulrich

si ringrazia PALMA DARIO e ELEONORA TRAVAGLIANTE.

da: STOP AI TEST SUGLI ANIMALI gruppo FACEBOOK.

ISCRIVETEVI.

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