lunedì 11 ottobre 2010

U.F.O - FBI ed epidemie


C'è una sottile relazione fra UFO ed epidemie? Al momento non sembrerebbe esserci nessuna correlazione evidente fra i due fenomeni, ma nel 1949 c'era qualcuno che sembrava avesse dei sospetti concreti.

Tutto è venuto a galla dalle migliaia di pagine declassificate negli anni dal Federal Bureau of Investigation (FBI) e leggendo pazientemente, pagina per pagina, ci si imbatte in un documento datato 6 settembre 1949.

La pagina in questione era indirizzata direttamente al direttore dell'FBI, all'epoca il mitico Edgar Hoover, da parte del SAC (Strategic Air Command) di Indianapolis. Come ben è risaputo il Comando Aereo Strategico degli Stati Uniti d'America, ufficialmente sin dal 1947, aveva un interesse notevole per la questione dei “dischi volanti” e le prime risposte, in merito allo strano ed enigmatico fenomeno aereo, era che potessero anche essere di origine interplanetaria, anche se questa tesi non è stata ancora comprovata ufficialmente da parte di documenti declassificati dal FOIA americano.

Nel documento in questione, in cui vengono censurate le generalità identificative dei protagonisti, si legge che una persona dell'OSI (Office of Special Investigations) dell'USAF (United States Air Force), che operava all'interno del Benjamin Harrison Air Base, aveva chiamato l'ufficio federale per conoscere delle informazioni supplementari in materia di “dischi volanti” e aveva dichiarato che era stato da poco incaricato per conoscere un dottore, le cui generalità sono rimaste ignote fino ad oggi.

Secondo l'agente dell'OSI, l'uomo da interrogare era stato testimone di un avvistamento UFO, che sarebbe avvenuto nelle vicinanze di Lake of the Woods (Lago dei Boschi), in Canada, all'incirca il giorno 1° luglio 1949.

E fin qui nulla di strano, come sappiamo in quei periodi gli avvistamenti di “dischi volanti” e similari erano all'ordine del giorno, tanto da far nascere delle commissioni di studio ed indagine in seno alle forze armate e di “intelligence” di mezzo mondo.

Ma, leggendo il documento, la storia si infittisce. A quanto pare il “disco volante” avvistato dall'enigmatico dottore, che per comodità da ora chiameremo dottor “X”, fu notato anche da un agente della stessa FBI. Secondo il racconto, riportato sul documento ufficiale, il dottor “X” tornando dal Canada, destinazione Decatur (Indiana), si imbatte in una strana epidemia, che a primo impatto sembrava causata da poliomelite.

La malattia, secondo il dottor “X”, aveva una forte correlazione con i “dischi volanti”. E, come paragone, citava un episodio simile che accadde in Carolina nel 1948. Proprio in quella occasione, secondo il dottor “X”, erano stati avvistati degli UFO, con la conseguente nascita e il diffondersi dell'epidemia di poliomelite. Anche se erano delle supposizioni, visto che non erano state mostrate prove incontrovertibili di ciò, il dottor “X”, forte della sua esperienza nel campo medico, analizzò tutto ciò che era addebitabile ad una epidemia di poliomelite, sfogliando tutta la letteratura scientifica dell'epoca e concentrandosi, soprattutto, su sintomi, diagnosi e così via. Il risultato che venne fuori fu ancora più inquietante.

Secondo il documento dell'FBI, il dottor “X” aveva scoperto che in realtà non si trattava di epidemia di poliomelite, ma probabilmente dovuta ad avvelenamento di uranio, che sappiamo benissimo essere un elemento metallico radioattivo. Se ciò dovesse confermarsi un giorno concreto e con prove empiriche ufficiali, rafforzerebbe la tesi che alcuni UFO siano per davvero (indirettamente o meno) una minaccia per l'ecosistema biologico terrestre. Ma ritorniamo al documento.

Vi si legge, inoltre, che il misterioso agente dell'OSI abbia poi contattato uno dei medici di stanza al Benjamin Harrison Air Base sulla questione e aveva fatto una ricerca che consisteva nel trovare dati inerenti la correlazione fra avvistamenti di UFO ed epidemie, in questo caso concentrandosi su quella poliomelitica, anche se il dottor “X” aveva presuntamente appurato che si trattava invece di avvelenamento radioattivo da uranio. Sul documento dell'FBI non viene citato se il risultato della ricerca abbia portato a dei risultati. E se invece si fossero avuti? Dove sono andati a finire? Dato che c'era, appurando dal documento, l'interesse degli Uffici Investigazioni Speciali dell'Aeronautica militare statuintense e le industrie che lavoravano per essa, si potrebbe ipotizzare che sia stato tutto secretato, magari per utilizzare le risultanze delle ricerche in fantomatiche armi biologiche e batteriologiche.

E visto che eravamo in periodo di guerra fredda e attacchi “top secret” non si può escludere che ciò sia accaduto per davvero.

Oppure sia stato invece analizzato per bene il tutto, perfezionato e poi, una volta avuta la certezza che non avrebbe fallito, la “nuova arma” biologica sia stata testata qualche anno più tardi, sotto le teste ignare dei cittadini. Ma sono soltanto delle ipotesi, illazioni, non suffragate da prove certe. E chi scrive è contro il sensazionalismo e il cospirazionismo più becero.

Il documento si conclude affermando che la tesi dell'enigmatico dottor “X” ha ricevuto una forte repulsione in seno all'Indiana University Medical School di Indianapolis, con i medici che hanno risolto la questione con grosse risate e che tutto risultava (secondo loro) il frutto di un grande scherzo. Ma non è l'unica conclusione, vi si legge che dottor “X” aveva dichiarato che anche nel Canada c'erano stati strani eventi, parlando di enigmatici resti di “dischi volanti”, senza dichiarare date e luoghi precisi.

Ci domandiamo, quale spunto ci può dare questo documento?

Sicuramente, se ciò che è scritto è accaduto per davvero, apre scomodi e inquietanti interrogativi: quanti eventi simili sono accaduti e si preferisce tacere? Probabilmente un discreto numero, basti pensare che è risaputo cosa possa portare un IR2 (Incontro Ravvicinato del 2° Tipo, ossia incontri caratterizzati dall'interazione dell'oggetto misterioso con l'ecosistema circostante) a dei testimoni oculari.

Un esempio è quello che accadde nel periodo indicato tra il 1977 e il 1978 in Brasile, dove alcuni Stati furono colpiti drammaticamente da eventi UFO, con testimoni sovente colpiti da gravi malattie prodotte dall'interazione con oggetti volanti non identificati, ma l'elenco potrebbe continuare.

Quindi concludendo, esiste un documento ufficiale, in cui si accenna ad una ipotetica correlazione fra UFO ed epidemie, che potrebbe portare (secondo chi scrive) a riconsiderare in modo diverso il contatto fra esseri umani e intelligenze extraterrestri, che presto o tardi che mai riguarderà tutti noi.

Non a caso esiste la procedura di “quarantena” per gli astronauti, quando questi sono tornati sulla Terra dopo missioni nello Spazio. Sono solo coincidenze?

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