giovedì 9 aprile 2009

Nel mirino della Procura le case costruite dopo il '74.


L'AQUILA - Un lavoro che durerà mesi. Prima le verifiche tecniche, poi l'esame delle carte e, in seguito, la nomina dei periti. Sarà un'indagine lunga e difficile quella aperta martedì dal procuratore capo Achille Rossini su eventuali responsabilità penali nella tragedia abruzzese. Un fascicolo che, per ora, non ha alcuna intestazione né tantomeno indagati. La dicitura è quella generica "atti relativi", formula che significa solo l'apertura formale delle indagini. Nel mirino ci sono eventuali irregolarità nella costruzione degli edifici tirati su dopo le norme antisismiche del 1974.

"Per adesso siamo ancora all'emergenza, anche palazzo di giustizia è inagibile. Gli accertamenti cominceranno più tardi, forse nella prossima settimana" è l'unica, laconica, spiegazione che viene dalla procura dove, assieme alla protezione civile, si sta cercando una nuova sede provvisoria di palazzo di giustizia. Tutti gli agenti e i carabinieri disponibili, inoltre, sono impiegati full time nella difficilissima fase dell'emergenza.

I primi accertamenti riguarderanno, ovviamente, gli edifici pubblici: l'ospedale San Salvatore, la Prefettura e anche la caserma del comando provinciale dei carabinieri, rimasta, in parte, lesionata. In seguito toccherà alle case private.

Il primo passo saranno alcuni rilievi fotografici degli edifici o di quello che ne resta, un'operazione da concludere più in fretta possibile visto che la rimozione dei detriti modifica sensibilmente la scena. Successivamente il magistrato dovrà cercare di acquisire tutta la documentazione tecnica possibile, oltre ai nomi dei progettisti e dei costruttori e stabilire se, durante gli anni, sono state apportate modifiche sostanziali che potrebbero aver minato la stabilità degli edifici.

E il presidente della commissione parlamentare sul servizio sanitario pubblico, Ignazio Marino ha annunciato un'indagine sull'ospedale San Salvatore, inaugurato nel 2000 e reso inagibile dal sisma. L'ospedale, iniziato nel 1972, prevedeva una spesa di 11 miliardi, lievitati a 164 e arrivati a 200.

"Abbiamo deciso all'unanimità di avviare un'indagine sul processo costruttivo dell'ospedale richiedendo la documentazione per accertare eventuali illeciti - spiega Marino - procederemo senza intralciare le operazioni di soccorso". E Daniela Melchiorre (Liberal democratici) si augura l'apertura di un'indagine parlamentare su tutti i crolli provocati del terremoto.

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