E' giunto il momento della Nuova Parola. Non c'è più tempo per dormire. Ricerche, denunce, abusi, e tutto ciò che la Televisione ritiene di non mostrare. Dal N.W.O, alle scie chimiche, passando per gli U.F.O., gli O.G.M., e la Recessione Mondiale.
venerdì 3 aprile 2009
Le scie persistenti sono un'invenzione della N.A.S.A.! (articolo di B. Bruhwiler).
Che cosa sono le scie di condensazione?
Quando un aereo vola ad alta quota (almeno 8000 metri), dell'umidità è prodotta dai motori: se il velivolo incrocia a notevole altitudine, allora l'umidità generata dai motori molto caldi a contatto con l'aria fredda circostante condensa in vapore acqueo o forma dei cristalli di ghiaccio, a causa anche della notevole velocità del jet che attraversa l'aria fredda (almeno 40 gradi Celsius sotto zero) ed umida (almeno 70 per cento di umidità relativa).
Così si forma una scia che segue l'aereo. Il fenomeno dipende dagli stessi fattori che si verificano quando il respiro caldo forma un'effimera nuvola di vapore nelle giornate invernali molto fredde ed umide.
Le contrails durano pochi secondi o pochi minuti per una ragione precisa: l' acqua conduce calore sicché assorbe il calore attorno, come quello proveniente dal sole. Ecco perché, allorquando si vede una scia di condensazione dietro un aereo, essa sparisce rapidamente e, mentre il velivolo procede, si riforma in prossimità del velivolo ma ad una certa distanza dai motori, mentre, via via, la coda della scia si dissolve.
E' impossibile vedere una scia formarsi all'interno di nuvole medio-basse come i cumuli (800/2300 metri max) dove i valori igrometrici e termici, come ovvio, non sono idonei.
Se la scia che si genera dietro un aereo è spessa e/o persistente o se è evanescente, ma sotto gli 8.000 metri, quella che vediamo non è una contrail. Non è vapore acqueo, ma una miscela di elementi chimici e biologici, una scia tossica.
Dopo la Seconda guerra mondiale, come ammesso anche dal governo britannico, l'aviazione del Regno Unito diffuse sulla popolazione inconsapevole decine di elementi e composti chimici nell'ambito di esperimenti in vivo. Negli anni '50 del XX secolo, negli Stati Uniti, l'esercito usò i sistemi di ventilazione della metropolitana di New York, sempre per sperimentare gli effetti di sostanze chimiche ed agenti patogeni sulle persone.
Le scie possono più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente.” [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l’UAI (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag 86
Ma quanto durano nel tempo queste scie? La risposta è implicita nel seguente passaggio:
“La lunghezza e l’intensità di una scia di condensazione dipendono dalle condizioni atmosferiche, dal tipo e dalla velocità dell’aereo. Le tipiche scie di condensazione variano dai 9 ai 28 Km. (da 5 a 15 miglia marine) di lunghezza, e una trentina di metri di diametro. Le scie di condensa si formano generalmente tra 7500 e 18000 metri di altitudine, a temperature molto basse (-40 °C).” [The Camouflage Handbook, AAFWAL-TR-86-1028 (Wright-Patterson AFB, Ohio: Air Force Wright Aeronautical Laboratories, 1986), cap. 1–12]
Facciamo adesso un semplice calcolo fisico - matematico: se la velocità è data da v=s/t ( spazio percorso diviso il tempo impiegato a percorrerlo) invertendo tale formula si ottiene t=s/v (il tempo di percorrenza è uguale allo spazio percorso diviso la velocità) e quindi un aereo che viaggia ad una velocità di 600 km/h (tipica velocità di crociera) per percorrere 9 km impiega un tempo pari a 9/600 ore = 0,015 ore = 0,9 minuti =54 secondi, mentre per percorrere 28 km impiega un tempo pari a 28/600 ore = 2,8 minuti = 2 minuti e 48 secondi.
Se per caso un aereo viaggiasse ad una velocità molto più bassa (ad esempio 300 km/h) in base ai dati riportati nel suddetto libro otterremmo dei risultati doppi dei precedenti, ma sono ben pochi gli aerei che volano a simile velocità. Abbiamo quindi la conferma che le tipiche scie durano di norma un minuto, al massimo 5.
Di conseguenza un cielo oscurato da 40 “scie di condensa” persistenti per ore (o anche solo per un’ora) è assolutamente a-tipico, a-normale, un fenomeno spiegabile solo in termini di irrorazione artificiale.
Corrado Penna (Fisico)
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