WASHINGTON - Venti il numero dei morti accertati in Messico per il nuovo ceppo dell'influenza suina mentre sono in corso accertamenti su altre 40 persone decedute. La maggior parte delle vittime ha fra i 25 e i 45 anni. I casi di sospetta infezione nel paese latino americano sono poco più di mille; otto negli Stati Uniti. E' allarme sanitario per l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Domani riunione d'emergenza dell'Oms per frenare il rischio epidemia ma fin d'ora il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Usa (Cdc) di Atlanta teme che sia "probabilmente troppo tardi".
Preoccupazione anche in Italia. "La situazione non è al massimo livello di guardia, per il momento è semplicemente un'allerta che riguarda gli istituti superiori di sanità e i medici: stiamo osservando la situazione", ha detto il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio. "Siamo in collegamento con l'Oms, abbiamo allertato la rete Influnet che utilizziamo per la sorveglianza sia epidemiologica che sindromica - ha aggiunto - e in queste ore si sta anche valutando l'opportunità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere". Comunque, ha precisato Fazio, l'Italia "dispone di un preciso piano, concordato con gli altri stati dell'Ue, di preparazione e risposta a un'eventuale pandemia influenzale, e dispone di ampie scorte di farmaci antivirali in caso di necessità".
"Si trasmette da uomo a uomo". L'Oms ha attivato l'apposito Strategic Health Operations Centre (Shoc) per seguire la situazione e lo stesso presidente Barack Obama è costantemente informato sull'evoluzione della malattia. Le persone contagiate erano tutte entrate a diretto contatto con i suini: ciò suggerisce la possibilità che il virus possa trasmettersi da uomo a uomo. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il virus ha la stessa struttura genetica di quello riscontrato nel Sud degli Stati Uniti: un mix inedito di virus di solito presenti tra maiali, uccelli e umani. "Ma non siamo disarmati", tranquillizzano. "Il virus H1N1 reagisce all'antivirale Tamiflu".
Chiuse le scuole. "I casi sospetti in Messico si sono manifestati da fine marzo con un apice in aprile", ha detto la portavoce dell'Oms Fadela Chaib. Il ministro della Sanità messicano José Angel Cordova Saavedra, ha annunciato una vasta campagna di vaccinazione contro la malattia. Alla popolazione è stato consigliato di non stringere le mani delle persone, di non dividere cibo o usare le stesse posate o bicchieri per paura di contrarre la malattia. Per prevenire altri contagi, le lezioni nelle scuole e nelle università sono state sospese.
Ministro messicano, QUESTI I SINTOMI :
ROMA - "Siamo di fronte ad un nuovo virus influenzale i cui sintomi sono: febbre superiore ai 39 gradi che si presenta all'improvviso, tosse, mal di testa intenso, dolori muscolari e alle articolazioni, irritazione degli occhi". Lo ha precisato il Ministro della Salute messicano José Angel Cordova, commentando al giornale spagnolo El Pais la notizia delle morti causate da un virus che si sarebbe trasmesso dai suini all'uomo. Secondo quanto riportato dal giornale spagnolo, con la chiusura delle scuole e la sospensione delle lezioni, dalle primarie all'università le autorità messicane vogliono prevenire nuovi contagi.
Cdc, e' TARDI per contenere il VIRUS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
WASHINGTON - Le autorità sanitarie americane ritengono che sia "probabilmente troppo tardi" per contenere la diffusione del virus dell'influenza dei suini, che ha colpito soprattutto il Messico ma ha fatto registrare casi anche negli Usa. Lo ha detto Richard Besser, direttore reggente del Cdc, il centro federale di Atlanta che coordina la lotta del governo statunitense alle epidemie. "Gli indizi che vediamo - ha detto Besser, in una conferenza stampa - ci suggeriscono che contenere la diffusione non è molto probabile". Besser ha aggiunto che non è chiaro, al momento, perché il virus stia avendo effetti letali in Messico, mentre al di là del confine, in California e Texas, al momento si è manifestato solo in forma lieve e in pochi casi.
POSSIBILE PANDEMIA ???????????????'
di Manuela Correra
ROMA - Potrebbe essere un virus influenzale 'mutato' tipico dei suini e diventato capace di infettare e propagarsi tra gli uomini quello che sta facendo crescere l'allarme nel mondo, dopo i circa 70 morti e 900 casi sospetti segnalati in Messico e le 8 segnalazioni registrate anche in Usa. L'allerta è alta, ha sottolineato l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che ha annunciato un prossimo vertice, ed il timore è quello dell'innescarsi di una pandemia influenzale umana.
La situazione è particolarmente preoccupante in Messico, dove le autorità hanno annunciato la chiusura delle scuole per prevenire il diffondersi dell'infezione. Ed il ministro messicano della Sanità, José Angel Cordova Saavedra, ha lanciato l'allarme affermando che l'epidemia di influenza suina é causata da "un virus mutante altamente contagioso", mentre le autorità di Città del Messico hanno annunciato una vasta campagna di vaccinazione. Che l'allerta stia crescendo lo confermano pure gli esperti dell'agenzia governativa americana per la salute Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), secondo i quali il nuovo virus sarebbe capace di trasmettersi da uomo a uomo. Proprio tale elemento potrebbe innescare una eventuale pandemia.
Finora, il virus in Usa non ha provocato decessi, ma il presidente Barack Obama sta seguendo l'evoluzione della vicenda, hanno reso noto fonti dell'amministrazione a Washington, e viene aggiornato costantemente. In Italia, il sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio ha reso noto che il sistema sanitario è "allertato" ma che al momento "non ci sarebbero rischi". Fazio ha comunque sottolineato che è già disponibile "un alto numero di dosi di antivirali per la popolazione, da utilizzarsi in eventuale caso di necessita".
- I CASI: Il governo messicano ha annunciato che sono 16 i casi confermati di persone morte a causa della nuova variante del virus, ai quali bisogna aggiungere altri 48 decessi sospetti e 934 pazienti che potrebbero aver contratto la malattia. Per l'Oms le vittime invece sarebbero 70, anche se non è chiaro se sono attribuibili allo stesso tipo di virus. In Usa i casi sospetti sono 8, ma le persone contagiate non risultano adesso avere più sintomi.
- CITTA' DEL MESSICO, SCUOLE CHIUSE E VACCINAZIONE MASSA: Il virus noto come H1N1, ha sottolineato il ministro della sanità messicano, "ha subito una mutazione dai maiali agli esseri umani" ed è comparso per la prima volta circa due mesi fa nel sud degli Stati Uniti. Come misure preventive, le autorità hanno deciso la chiusura delle scuole e l'avvio di una vaccinazione di massa: un milione di dosi di vaccini saranno inviate alle autorità della capitale dal governo federale. Misure di protezione per evitare il contagio sono state indicate alla popolazione: non visitare luoghi affollati, mantenersi lontani da persone con problemi respiratori, non condividere i pasti, ventilare le case e gli uffici.
- IN ALLERTA OMS E UE: La Commissione europea segue da vicino l'evolversi della vicenda in "stretto contatto" con l'Oms. Mentre cresce la preoccupazione: alcuni dei campioni di virus da malati in Messico hanno la stessa struttura genetica del virus che ha colpito la California, ha reso noto l'Oms.
- ESPERTI, TIMORE PANDEMIA UMANA: Se fosse confermato che la trasmissione del virus dell'influenza suina nei casi segnalati sia effettivamente avvenuta da uomo a uomo, ciò indicherebbe un salto di specie compiuto dal virus: il virus potrebbe quindi essere capace di infettare e propagarsi nell'uomo innescando il rischio di pandemia. Lo afferma il direttore del reparto di Epidemiologia dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) Stefania Salmaso, secondo la quale sembrerebbe trattarsi di un virus che "si è rimescolato geneticamente nei maiali acquisendo caratteristiche nuove e che lo rendono capace di infettare l'uomo". Anche per il direttore scientifico dell'istituto nazionale Spallanzani di Roma , specializzato nella diagnosi e cura di infezioni, Giuseppe Ippolito, c'é un "alto livello di attenzione" tra le istituzioni nazionali e internazionali. L'influenza messicana, ha avvertito l'esperto di influenza Pietro Crovari, "é sicuramente una situazione che merita attenzione perché può essere il punto di partenza di una pandemia".
MILANO (Reuters) - Un'epidemia di febbre dei maiali mai vista sinora è scoppiata in Messico uccidendo una sessantina di persone e si teme possa espandersi in Nordamerica. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso preoccupazione per quelli che ha definito 800 casi "simili all'influenza" in Messico, confermando che una variante dell'epidemia è stata registrata negli Usa.
Il Messico ha lasciato a casa milioni di scolari nel centro del Paese oggi, dopo che l'influenza ha ucciso decine di persone nelle ultime settimane.
Il governo del Canada ha consigliato ai medici di prestare particolare attenzione ai sintomi lamentati da chi si è recato in Messico di recente, anche se non ha detto di evitare la popolare meta turistica, le cui spiagge sono molto frequentate durante le vacanze estive.
Negli Stati Uniti ci sono state sette diagnosi di una nuova forma di influenza suina, in California e in Texas, ha riferito il Centro Usa per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (Cdc).
Tutte e sette queste persone sono guarite, ma il virus è una miscela mai vista prima di diversi virus tipici in suini, uccelli e umani, ha detto il Cdc.
In una nota sul proprio sito, la Coldiretti ha affermato che è necessario estendere immediatamente l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza anche per la carne di maiale -- al pari di quanto è stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina dopo le emergenze aviaria e mucca pazza --, ricordando però che l''Italia non importa suini o carne di maiale dal Messico, mentre quella arrivata dagli Usa nel 2008 è inferiore alle 100 tonnellate.