lunedì 27 aprile 2009

Febbre suina, l'Oms alza il livello di allerta Quasi 150 morti in Messico, primi casi in Europa .



ROMA - Peggiora di ora in ora il bilancio dei morti a causa dell'influenza suina in Messico: le vittime sono 149. Intanto il virus ha attraversato l'oceano e, dopo gli Usa, si registrano i primi casi di contagio in Europa: uno in Spagna e due in Scozia. In questa situazione l'Oms ha innalzato il livello di allerta da 3 a 4 in una scala di 6 mentre da più parti, a cominciare dall'amministrazione americana e dalle autorità italiane, si cerca di frenare l'allarmismo.

Oms pronta ad alzare il livello d'allerta. Al termine di una riunione di quattro ore del comitato d'emergenza l'Organizzazione mondiale della sanità ha innalzato da 3 a 4 (su 6) il livello di allerta. Secondo la classificazione dell'Oms, nella fase 4 il virus compie un passo in avanti nella capacità di scatenare una pandemia, ma non ne indica ancora l'arrivo.

Il direttore del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Atlanta (Cdc) ha confermato che il virus A/H1N1 "si propaga da uomo a uomo". "Abbiamo registrato percentuali di infezioni respiratorie - ha spiegato Richard Besse - tra quanti sono stati in contatto con i pazienti. Questo virus si sta comportando come un virus influenzale che si trasmette da persona a a persona".

Messico. Il ministro della Sanità messicano Josè Angel Cordova ha reso noto che al momento le persone ricoverate con sintomi del virus A/H1N1 sono 1.650. Le vittime sono 149, tutte tra i 25 e i 50 anni di età. "Siamo nel momento più critico, ci saranno altre vittime", ha aggiunto il ministro, che non ha nascosto la gravità del problema.

Si tratta di una malattia, ha assicurato Cordova, che "può essere curata". Nel precisare che tutti gli Stati nei quali è suddiviso il territorio nazionale registrano casi di virus, il titolare della sanità messicana ha sottolineato: "Le dosi di farmaci di cui disponiamo sono sufficienti. Sono in arrivo, ha aggiunto, altre 400 mila dosi che saranno messe a disposizione delle farmacie".

I decessi si sono registrati in dieci Stati del Messico. Il governo centrale ha deciso di chiudere le scuole fino al 6 maggio, a cominciare dagli asili nido. La notizia è stata data durante una conferenza stampa nella quale è stata avvertita una forte scossa di terremoto il cui epicentro è stato localizzato nello Stato meridionale di Guerrero (Acapulco).

Il governo sta inoltre valutando un'altra misura drastica: lo stop delle attività economiche nella capitale, decisione che l'esecutivo sta esaminando con le confederazioni degli imprenditori. "Non è escluso, ma dobbiamo soppesare costi e benefici", ha precisato Cordova.

L'influenza arriva in Europa. E' un ragazzo spagnolo di 23 anni il primo ad ammalarsi in Europa. Il giovane era ricoverato da sabato scorso nell'ospedale di Almasa (Albacete) dopo aver accusato, di ritorno da un viaggio in Messico, i sintomi dell'influenza. Attualmente si trova in isolamento, come altre 17 persone che si teme abbiano contratto la malattia. Ma quello spagnolo non è l'unico caso riscontrato in Europa. In Scozia due persone sono risultate positive ai test. "Si stanno riprendendo bene", ha assicurato il ministro della Sanità Nicola Sturgeon.

La Ue. L'Unione europea ha intanto preso i primi provvedimenti: viaggi sconsigliati nelle aree a
rischio di Messico e Stati Uniti e una riunione d'emergenza dei ministri della Sanità convocata per giovedì prossimo. L'esame della situazione è stato fatto dai capi delle diplomazie dei 27 a Lussemburgo, dove Franco Frattini ha annunciato un'inziativa della presidenza italiana del G8 per assicurare un coordinamento tra gli otto Grandi, la Ue e i Paesi emergenti.

"In Italia rischi insignificanti". Frattini ha anche assicurato che per l'Italia "i rischi sono davvero insignificanti". Ma intanto l'unità di crisi al ministero del Welfare è al lavoro e sono state messe in campo precise misure di prevenzione, con un rafforzamento dei controlli anche per quanto riguarda gli aerei e le navi provenienti da zone a rischio. Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha comunque fornito un primo dato rassicurante: sono negativi i controlli sui primi cinque viaggiatori italiani che, tornati da zone a rischio per l'influenza dei suini, con alcuni sintomi, si sono sottoposti in Italia ad accertamenti. Presso il ministero, rassicura il governo, sono stoccate 40 milioni di dosi di farmaci antivirali. Domani alle 16.30 il ministro del Welfare Maurizio Sacconi riferirà in aula al Senato.

Negli Usa 40 casi. Quella degli Stati Uniti resta l'area più colpita, dopo il Messico, dall'epidemia influenzale. Gli esami di laboratorio hanno confermato 40 casi in cinque diversi Stati (28 a New York, sette in California, due in Texas, due in Kansas e uno in Ohio). Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha detto che nella scuola del quartiere di Queens dove sono stati riscontrati i casi di contagio potrebbero essere 100 gli studenti colpiti dalla sindrome influenzale. "Abbiamo un unico focolaio di influenza in città ed è in quella scuola", ha detto il sindaco aggiungendo che tutti gli studenti colpiti hanno sintomi leggeri e, quel che è importante, nessuno mostra segni di peggioramento". In totale sono sei i casi confermati in Canada. In giornata il Cdc di Atlanta ha consigliato ai cittadini americani a non recarsi in Messico, "se non per motivi di forza maggiore".

Preoccupazione, prudenza, ma non panico: il presidente Barack Obama ha cercato di calmare l'America. L'influenza " è ovviamente causa di preoccupazione - ha affermato - che richiede un aumentato stato di allerta, ma non è motivo di allarme". La prima crisi sanitaria dell'era Obama ha trovato la nuova amministrazione senza il ministro della Sanità e senza il Surgeon General (il medico che guida le agenzie federali).

Import di carne suina al bando. Cina, Ucraina, Kazhakstan, Filippine, Tailandia e gli Emirati Arabi Uniti hanno messo al bando carne di maiale proveniente da alcuni Stati americani: lo ha confermato il Rappresentante commerciale americano, l'equivalente del ministero del Commercio estero. L'ufficio del Trade Representative ha stigmatizzato il bando che a suo giudizio "non ha fondamenti scientifici e rischia di danneggiare gravemente i commerci".