MONTEPREMI di lotterie e reality, un mese di stipendio dei parlamentari, la rinuncia al Ponte di Messina e al progetto delle centrali nucleari in Italia: sono queste alcune delle richieste che gli iscritti di Facebook hanno lanciato - sulle pagine del popolare social network - all'indomani del terremoto in Abruzzo di lunedì mattina. Oltre alla solidarietà, gli utenti chiedono a gran voce delle azioni concrete in aiuto delle popolazioni terremotate e prendono di mira politici, lotterie e televisione.
Tanto per cominciare, molti iscritti italiani da ieri hanno sostituito il loro "status", ovvero la breve descrizione che accompagna l'immagine di ogni iscritto, con degli appelli dedicati alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Ma la cosa più importante sono le proposte. Che rimbalzano da pagina a pagina in un vero e proprio tam tam. Si va dalle informazioni pratiche, come indirizzi e numeri di punti di raccolta di cibi, coperte e alimenti o dati sulle donazioni di sangue, fino ad arrivare a soluzioni pratiche per l'emergenza terremoto.
Su tutte, la più popolare riguarda la raccolta fondi: annullare il montempremi del Superenalotto, pari quasi a quaranta milioni di euro, per devolverlo agli abitanti dell'Abruzzo colpiti dal terremoto di due giorni fa. Sono centinaia di migliaia le persone che si sono iscritte al gruppo che su Facebook chiede che il montepremi della prossima estrazione della lotteria più famosa in Italia sia indirizzato alla ricostruzione della regione colpita dal sisma.
Il gruppo, che ha come simbolo una bandiera italiana listata a lutto, chiede a tutti gli iscritti a Facebook che in Italia superano i cinque milioni, di scrivere sulla propria 'bacheca': "Vediamo se Facebook funziona veramente e se le buone idee arrivano ai pezzi grossi, annulliamo il montepremi Superenalotto di quasi 40 milioni di euro e doniamolo a chi ne ha bisogno".
Annullare il Superenalotto non è l'unica proposta dei frequentatori di Facebook. Quasi 130 mila persone chiedono infatti di fermare i reality show in televisione assegnando i soldi destinati ai premi per i vincitori alle vittime del terremoto.
Non è finita. Oltre duemila chiedono di non costruire il Ponte di Messina, a causa della pericolosità della zona e del costo dell'operazione, altri riflettono sul progetto riguardante la costruzione di centrali nucleari in un paese sismico come l'Italia. Alcune centinaia di persone invitano il governo ad unificare le elezioni di giugno con un 'election day' utilizzando i soldi risparmiati per la ricostruzione dell'Abruzzo, altri propongono ai politici la rinuncia dello stipendio di aprile a favore dei terremotati.
A generare la reazione degli utenti sono anche i mezzi di comunicazione e da ieri circola su Facebook il video dell'edizione del 7 aprile delle 13 e 30 del Tg1. Fra le notizie riguardanti il sisma viene riportata anche una relazione sulle alte percentuali di share registrate dalle edizioni del giorno precedente del telegiornale, dallo speciale di Porta a porta e dal sito internet del Tg1. La scelta editoriale non è stata gradita da alcuni dei numerosi utenti di Facebook che l'hanno definita "senza vergogna".
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