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sabato 16 ottobre 2010

La Biografia Nascosta di Obama: una famiglia al servizio della CIA


Il giornalista investigativo Wayne Madsen ha compilato diversi archivi della CIA stabilendo collegamenti tra l'Agenzia, le istituzioni e le persone che hanno avuto stretti rapporti con Barack Obama, i suoi genitori, la nonna e il patrigno.

La prima parte del suo dossier evidenzia la partecipazione di Barack Obama Senior nelle azioni condotte dalla CIA in Kenya. Queste operazioni sono state volte a contrastare l'ascesa del comunismo sotto l'influenza cino-sovietica nei circoli degli studenti, e non solo, avevano anche lo scopo di ostacolare l'emergere di leader africani non allineati.
di Wayne Madsen

Business International Corporation, è la società facciata della CIA nella quale ha esercitato il futuro presidente degli Stati Uniti, organizzato conferenze e che riunisce i leader più potenti e giornalisti impiegati come agenti all'estero. Il lavoro che ha svolto Obama a partire dal1983, è coerente con le missioni di spionaggio per conto della CIA che ha compiuto sua madre, Ann Dunham Stanley nel 1960, dopo il colpo di stato in Indonesia, per conto di altre società di facciata della CIA, tra cui la East West Center dell' Università delle Hawaii, l'Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (United States Agency for International Development, USAID) [1] e Fondazione Ford [2]. Dunham incontra e sposa Lolo Soetoro, il patrigno di Obama all' East West Center nel 1965. Soetoro fu richiamato in Indonesia nel 1965 come un alto ufficiale per assistere il generale Suharto e la CIA nel rovesciamento cruento del presidente Sukarno [3].

Barack Obama senior incontra Dunham nel 1959 durante il corso di russo presso l'Università delle Hawaii. Egli fu tra i pochi fortunati di un servizio di traghetti tra l'Africa orientale e gli Stati Uniti per portare 280 studenti in diversi istituti accademici statunitensi. Secondo un rapporto della Reuters di Londra del 12 settembre 1960, tale operazione avrebbe beneficiato semplicemente di un "aiuto" della sola Fondazione Joseph P. Kennedy. Essa mirava a formare e indottrinare i futuri agenti d' influenza in Africa, un continente che stava diventando terreno di lotta di potere tra gli Stati Uniti, l'Unione Sovietica e la Cina per influenzare i regimi di paesi di recente indipendenza o in procinto di diventarlo.

Al momento di scegliere gli studenti espatriati, Masinda Muliro, Vice-Presidente dell' Unione democratica africana del Kenya (Kenya African Democratic Union, KADU), ha denunciato le preferenze tribali, favorendo la maggioranza etnica dei Kukuyus e del gruppo minore dei Luo. Questo favoritismo ha privilegiato i sostenitori del Kenya African National Union (KANU), guidati da Tom Mboya, dal passato sindacalista e nazionalista.

E' Mboya che sceglie di inviare Barack Obama Senior per studiare presso l'Università delle Hawaii. Obama senior, allora sposato, padre di un figlio e in attesa di un secondo bambino in Kenya, sposa Stanley Ann Dunham, sull'isola di Maui il 2 Febbraio 1961. Dunham era incinta di Barack Obama, da più di tre mesi, al momento del suo matrimonio con Obama Senior, che divenne il primo studente africano ad integrare un' università degli Stati Uniti.

Sempre secondo Reuters, Muliro ha anche dichiarato di voler inviare una delegazione negli Stati Uniti per indagare studenti kenioti che hanno ricevuto "regali" da parte degli americani e di «assicurare che le donazioni fatte agli studenti in futuro [fossero], amministrate da persone sinceramente preoccupato per lo sviluppo del Kenya".
La CIA aveva reclutato Tom Mboya nel quadro di un programma chiamato "liberazione selettiva", programma che fu generosamente finanziato con l'obiettivo di isolare il presidente Kenyatta, il fondatore della Repubblica del Kenya, considerato dall' agenzia di intelligence degli Stati Uniti come una persona "di cui non ci si può fidare".

Mboya ha ricevuto al quel tempo una sovvenzione di 100.000 dollari dalla Joseph P. Kennedy Foundation, nel quadro del programma di invito per studenti africani, dopo aver rifiutato la stessa offerta del Dipartimento di Stato. Chiaramente, Mboya era preoccupato dal sospetto che il rilascio ufficiale di aiuto degli Stati Uniti poteva provocare tra i politici kenioti filo-comunisti, che già sospettavano che Mboya fosse legato alla CIA. Il programma fu finanziato dalla fondazione Joseph P. Kennedy e dalla Fondazione degli studenti afro-americani. Obama senior non faceva parte del primo gruppo volato negli Stati Uniti, ma uno dei seguenti. Questo programma d'aiuto agli studenti africani, organizzato da Mboya nel 1959, includeva studenti provenienti dal Kenya, Uganda, Tanganika, Zanzibar, Rhodesia del Sud e del Nord e Nyassaland (oggi Malawi).

Reuters riporta anche che Muliro denunciava il favoritismo che presiede la selezione dei beneficiari degli aiuti americani "per ostacolare ed irritare gli altri studenti africani". Muliro ha affermato che "la preferenza era data alle tribù di maggioranza [i Kikuyu e Luo] e che molti studenti selezionati dagli Stati Uniti avevano fallito gli esami di ammissione, mentre altri studenti non selezionati avevano migliori referenze".
Il padre di Obama era un amico di Mboya e apparteneva al gruppo etnico Luo. Nel 1969, fu assassinato Mboya, Obama padre partecipò come testimone al processo contro il presunto assassino. Anche lui sosteneva di essere stato oggetto di un attentato sulla strada dopo la sua testimonianza in tribunale.

Il padre di Obama era partito dalle Hawaii nel 1962 per studiare ad Harvard e divorziò da Dunham nel 1964. Si sposò di nuovo con una studentessa di Harvard, Ruth Niedensand, un ebrea americana, e tornò con lei in Kenya, dove ebbero due figli. Anche questo matrimonio finì con il divorzio. il padre di Obama aveva lavorato presso il Ministero delle Finanze e il ministero dei Trasporti in Kenya, come pure in una compagnia petrolifera. È morto in un incidente d'auto nel 1982, in Kenya politici di primo piano hanno partecipato al suo funerale, tra cui Robert Ouko, che sarebbe poi diventato ministro dei trasporti e fu assassinato nel 1990.

I documenti della CIA dimostrano che Mboya è stato un importante agente di influenza che ha lavorato per conto della CIA, non solo in Kenya, ma in tutto il continente africano. Secondo un rapporto settimanale segreto della CIA (CIA Current Intelligence Weekly Summary), in data 19 Novembre 1959, Mboya aveva il compito di controllare gli estremisti durante la seconda Conferenza Pan-Africana in Tunisia (All-African People's Conference, AAPC).

Il documento della Cia riporta "il grave attrito che si era sviluppato tra il Primo Ministro del Ghana Kwame Nkrumah, ed il nazionalista keniano Tom Mboya che aveva partecipato attivamente nel mese di dicembre del 1958 per la sorveglianza degli estremisti durante il primo Pan African ad Accra". I termini "partecipato attivamente" suggeriscono che Mboya collaborava con la CIA, la cui relazione è stato stabilito dai suoi agenti sul campo di Accra e Tunisi. Fu durante questo periodo di "collaborazione" con la CIA ad Accra e a Tunisi che Mboya assegna ad Obama una borsa di studio di alto livello e gli offre l'opportunità di andare all'estero e di entrare all'Università delle Hawaii, dove conobbe e sposò la madre dell'attuale presidente degli Stati Uniti.
In un rapporto settimanale segreto della CIA più vecchio, datato 3 Aprile 1958, appaiono queste parole: "[Mboya] rimane uno dei più promettenti leader africani". La CIA, in un altro rapposto settimanale segreto datato 18 dicembre 1958, ha descritto il nazionalista keniano Mboya "giovane portavoce capace e dinamico" durante la sua partecipazione ai lavori della Conferenza panafricana; era considerato un avversario degli "estremisti" come Nkrumah, sostenuti da "rappresentanti cino-sovietici".

In un documento declassificato della CIA sulla Conferenza panafricana del 1961, il conservatorismo di Mboya, come quello del tunisino Slim Taleb, è chiaramente definito come un contrappeso alla politica di sinistra del clan Nkrumah.

I filo-comunisti sono stati eletti a capo del comitato organizzatore della Conferenza Pan-Africana la conferenza del Cairo nel 1961, alla quale ha assistito Mboya. Nel rapporto della CIA, i nomi di alcuni di questi leader sono citati: quello del senegalese Abdoulaye Diallo, il segretario generale della Conferenza panafricana dell' algerino Ahmed Bourmendjel, l'angolano Mário de Andrade, di Ntau Mokhele del Basutoland (ex-Lesotho), della camerunese Kingue Abel, di Antoine Kiwewa del Congo Belga (ora Repubblica Democratica del Congo), del ganese Kojo Botsio, del guineano Ismail Touré, di TO Dosomu Johnson della Liberia, del maliano Modibo Diallo, del marocchino Mahjoub Ben Seddik, di Djibo Bakari del Niger, di Tunji Otegbeya della Nigeria, di Kanyama Chiume del Nyasaland, del somalo Abdullahi Ali, del sudafricano Makiwane Tennyson, e di Mohamed Fouad Galal degli Emirati arabi.

I soli partecipanti che hanno ricevuto l'approvazione della CIA furono Mboya (che, pare, era un collaboratore della CIA), Joshua Nkomo, originario della Rhodesia del Sud, B. Munanka del Tanganica, il tunisino Abdel Magid Shaker e l' ugandese John Kakongé.

Nkrumah sarà rimosso definitivamente nel 1966, dopo un colpo di stato militare organizzato dalla CIA, durante una visita di Stato in Cina e al Nord del Vietnam. Questa operazione è stata attuata un anno dopo quella condotta dalla CIA contro il presidente Sukarno, un altro colpo di stato militare, in cui la famiglia materna di Obama ha partecipato.

Alcuni elementi suggeriscono che l'assassinio di Mboya nel 1969 è stato organizzato da agenti cinesi che agivano per conto delle fazioni governative incaricate dal presidente del Kenya, Jomo Kenyatta, lottando contro Mboya e quindi, eliminare così un uomo politico africano pro-statunitense di primo piano. Tutte le ambasciate di Nairobi avevano messo le loro bandiere a mezz'asta in omaggio a Mboya, tranne una, quella della Repubblica popolare cinese.

Jomo Kenyatta, primo presidente del Kenya
L'influenza che esercitava Mboya contro il regime Kenyatta continuerà a lungo dopo la sua morte, quando Obama senior era ancora vivo. Nel 1975, Josiah Kariuki, un socialista del partito KANU (un partito la cui creazione è stata aiutata da Mboya e Obama senior) è stato assassinato. Dopo questo omicidio, Kenyatta licenzia tre ministri del governo oppositori che "sono stati personalmente collegati sia a Kariuki, sia Mboya." In seguito fu diffusa sulla rete COMINT il 24 giugno 1975. Le informazioni contenute in questo rapporto, come dimostra il loro il livello di riservatezza, vengono da intercettazioni effettuate dal Ministero degli Interni del Kenya. Nessuno è mai stato accusato dell'omicidio di Kariuki.
Le intercettazioni a cui furono sottomesse persone legate a Mboya e Kariuki, sono la prova che la NSA e della CIA tenevano sotto sorveglianza Barack Obama senior, che, come un individuo straniero negli Stati Uniti, poteva essere sottoposto a qualche intercettazione legalmente, di cui erano incaricati la NSA (National Security Agency) e il Government Communications Headquarters (GCHQ, il servizio di spionaggio elettronico del governo britannico).

Nella prima parte di questo speciale dossier, il Wayne Madsen Report (WMR) ha rivelato i legami tra Barack Obama Senior e il convoglio tra l'Africa e gli Stati Uniti di un gruppo di 280 studenti provenienti dall' Africa del sud e nazioni dell'Africa orientale indipendenti o sul punto di diventarlo. Per assegnare diplomi universitari, gli Stati Uniti si assicurarono la simpatia di fortunati eletti e speravano di contrastare i progetti simili che mettevano in atto l'Unione Sovietica e la Cina.
Barack Obama Senior è stato il primo studente straniero ad iscriversi all' Università delle Hawaii. Obama senior e la madre di Obama, Stanley Ann Dunham, si sono incontrati ad un corso di russo nel 1959 e si sposarono nel 1961.

Il programma di invito per studenti africani era gestito dal leader nazionalista Tom Mboya, era un mentore ed amico di Obama senior, e come lui un nativo della tribù dei Luo. I documenti della CIA citati nella prima parte di questo dossier stabiliscono la collaborazione attiva di Mboya con la CIA al fine di evitare ai nazionalisti filo-sovietici e filo-cinesi di prendere il sopravvento sui movimenti nazionalisti pan-africani in ambito politico, studentesco, operaio.
Uno degli avversari più accaniti di Mboya è stato il primo Presidente della Repubblica del Ghana, Kwame Nkrumah, spodestato nel 1966 durante un'operazione montata dalla CIA. L'anno seguente, Barack Obama e sua madre raggiungono Lolo Soetoro in Indonesia. Soetoro aveva incontrato Ann Dunham nel 1965 presso l'Università delle Hawaii, mentre il giovane Barack aveva quattro anni.

Nel 1965 dunque, Lolo Soetoro era stato richiamato dal generale Suharto a servire gli alti comandi militari e assistere nella pianificazione, con il sostegno della CIA, il genocidio degli indonesiani sino-indonesiani e filo-comunisti in tutto il paese. Suharto consolida il suo potere in Indonesia nel 1966, l'anno stesso in cui Mboya aiuta la CIA a trovare il necessario sostegno tra i nazionalisti panafricani per rovesciare il Presidente Nkrumah in Ghana.

L'East-West Center dell'Università delle Hawaii e il colpo di Stato della CIA contro Sukarno

I collegamenti tra le varie istituzioni e la CIA.

Ann Dunham incontra Lolo Soetoro presso l' East-West Center dell'Università delle Hawaii. Questo centro era stato a lungo legato alle attività della CIA nell'area Asia/Pacifico. Nel 1965, anno in cui Dunham conobbe e sposò Lolo Soetoro, un nuovo preside è stato nominato all' East-West Center: Howard P. Jones, che era stato l'ambasciatore degli Stati Uniti in Indonesia durante i sette anni fondamentali per il paese tra il 1958 e il 1965. Jones era presente a Jakarta quando Suharto e i suoi funzionari agendo per conto della CIA hanno pianificato il rovesciamento di Sukarno, accusato, come il PKI (Partito comunista indonesiano), di essere alleato della Cina [4].

Il 10 ottobre 1965, quando era preside dell' East-West Center, Jones ha pubblicato un articolo per il Washington Post nel quale prendeva le difese di Suharto nel colpo di stato contro Sukarno. Il Post lo ha invitato a commentare il colpo di stato, descritto come un «contro-golpe» per riconquistare il potere nelle mani dei comunisti. Jones ha detto che Suharto aveva risposto ad un colpo di stato comunista contro Sukarno, guidato dal tenente colonnello Untung «un capitano di battaglione relativamente sconosciuto, al servizio nella Guardia Presidenziale».

Jones, le cui dichiarazioni riflettono il contenuto dei rapporti della CIA con l' ambasciata degli Stati Uniti a Giacarta, ha continuato il suo articolo affermando che il presunto colpo di stato comunista del 30 settembre 1965 «era quasi riuscito, dopo l'omicidio di sei ufficiali del Comando Superiore. Poteva essere riuscito se il ministro della Difesa Nasution e una serie di altri generali non avessero reagito con sufficiente rapidità per organizzare un contro-colpo di Stato spettacolare».

Naturalmente, ciò su cui Jones si guarda dall' informare i lettori del Post era che Suharto aveva fortemente beneficiato dell'appoggio della CIA.
Né Sukarno, né il governo indonesiano, in seno al quale sedevano i leader del secondo e terzo PKI, rimproveravano i comunisti per questi omicidi. Non possiamo escludere l'ipotesi che questi omicidi fossero un'operazione false flag organizzati dalla CIA e Suharto, destinati a portare le accuse verso il PKI.

Due giorni dopo il golpe di Suharto, i partecipanti ad una manifestazione orchestrata dalla CIA incendiarono il quartier generale del PKI a Giacarta.

Sfilando davanti all'ambasciata statunitense, che ospitava anche un ramo della CIA, hanno cantato le parole: «Lunga vita all'America!» Untung più tardi ha detto che quando si rese conto che Suharto e la CIA stavano progettando un colpo di Stato per il giorno della parata dell'esercito indonesiano, il 5 Ottobre 1965, militari fedeli a lui e Sukarno, si sono mossi per primi. Jones ha descritto questo come tipico della "tradizionale propaganda comunista". Suharto si è mosso contro Sukarno il 1 ottobre. Jones ha ribadito che « non c'era una briciola di verità nelle accuse contro la CIA di aver agito contro Sukarno».

La Storia ha dimostrato il contrario. Jones ha accusato i comunisti di sfruttare la fragile salute di Sukarno per promuovere tutti i candidati che avrebbero potuto succedergli. Il loro scopo, secondo Jones, è stato quello di imporre DN Aidit, il capo del PKI, alla successione di Sukarno. Sukarno morì solo nel 1970 quando era agli arresti domiciliari. Un documento della CIA, precedentemente classificato segreto e non dato, menziona che «Sukarno [voleva] tornare allo status quo pre-colpo di stato.

Egli [rifiuta] di accusare il PKI e il Movimento del 30 settembre [del tenente colonnello Untung] e [chiama], invece all'unità del popolo indonesiano e [dissuadere] dalla vendetta. Ma non è [riuscito] ad impedire all'esercito di continuare le sue operazioni contro il PKI; ha ceduto alle loro richieste nominando suo unico candidato il Generale Suharto come capo dell'esercito».

Suharto e il patrigno «Barry» Obama Soetoro, Lolo Soetoro, hanno ignorato gli appelli di Sukarno alla calma, come gli indonesiani avrebbero scoperto molto rapidamente. Il massacro di persone sino-indonesiane di Suharto è citata nei documenti della CIA attraverso la descrizione del partito Baperki: «I simpatizzanti della sinistra Baperki, fortemente presenti nelle aree rurali sono in prevalenza di origine sino-indonesiana».

Una nota declassificata della CIA, datata 6 ottobre 1966, mostra il grado di controllo e la supervisione esercitata dalla CIA nel golpe contro Sukarno, molti sono stati gli agenti intermediari con unità armate di Suharto appostati intorno al palazzo presidenziale di Bogor e varie sedi diplomatiche in tutto il paese, compresi il consolato degli Stati Uniti a Medan. Questo Consolato monitorava i sostenitori di sinistra in questa città, sull'isola di Sumatra, una nota della CIA del 2 ottobre 1965, ha riferito all'Agenzia che «il Console sovietico aveva pronto un piano per evacuare cittadini sovietici da Sumatra».

La nota del 6 ottobre raccomanda anche d'impedire prevenire a Untung di raccogliere ampi appoggi anche tra le popolazioni dell'interno dell'isola di Java.

Un rapporto settimanale declassificato della CIA relativo all' Indonesia, datato 11 agosto 1967 e intitolato «Il Nuovo Ordine in Indonesia», rivela che nel 1966 l'Indonesia ristruttura la sua economia per soddisfare i criteri di ammissibilità degli aiuti del FMI. In questo rapporto, la CIA si rallegrò nel nuovo triumvirato installato al potere nel 1967 in Indonesia: Suharto, il ministro degli Esteri Adam Malik e il Sultano di Yogyakarta [5], che era anche ministro dell'Economia e delle Finanze.

La relazione si compiace anche per la messa al bando della PKI, ma afferma che «mantiene un seguito significativo in Oriente e a Java» è quindi in questa regione che, Ann Dunham Soetoro concentra le sue attività per conto dell' USAID (U. S. Agency for International Development), la Banca mondiale e la Fondazione Ford, tutte attività di facciata della CIA. La sua missione era quella di «vincere i cuori e le menti» degli agricoltori e artigiani giavanese.
In una nota declassificata della CIA del 23 luglio 1966, il partito musulmano Nahdatul Ulama (NU), il partito più forte in Indonesia, è chiaramente visto come un alleato naturale degli Stati Uniti e del regime di Suharto.

La relazione afferma che Suharto beneficia di aiuti per rovesciare i comunisti durante il periodo del contro-golpe, in particolare dove il NU è il più consolidato: ad Est di Java, Sumatra del nord e in diverse aree di isola del Borneo. Un'altra nota declassificata dalla CIA, datata 29 Aprile 1966, fa riferimento al PKI: «Gli estremisti islamici hanno superato l'esercito in molti modi braccando e uccidendo i membri del PKI ed altri gruppi affiliati usati come copertura».

Dunham e Barry Soetoro à Jakarta e le attività segrete dell'USAID

Incinta di Barack Obama, Dunham abbandonò gli studi nel 1960 presso l'Università delle Hawaii. Barack Obama Senior abbandona Hawaii nel 1962 per studiare ad Harvard. Dunham e Obama senior divorziarono nel 1964.Nell'autunno 1961, Dunham si iscrive presso l'Università di Washington e cresce il suo bambino. Si riscrive all'Università delle Hawaii tra il 1963 e il 1966. Lolo Soetoro, che si unì a Dunham nel marzo 1965, abbandona Hawaii per l'Indonesia 20 luglio 1965, tre mesi prima delle operazioni della CIA contro Sukarno.

E' chiaro che Soetoro, promosso colonnello da Suharto, fu richiamato a Jakarta per partecipare al colpo di Stato contro Sukarno, e i disordini che causarono la morte di un milione di indonesiani tra le popolazioni civili. Il presidente Obama preferirebbe che la stampa ignorasse questo passato; è quello che ha fatto durante la campagna per le primarie e le elezioni presidenziali del 2008. Nel 1967, dopo il suo arrivo in Indonesia con Obama junior, Dunham ha insegnato inglese presso l'ambasciata Usa a Jakarta, che è stata una delle stazioni della CIA più importanti in Asia, sostenuta da importanti agenzie situate a Surabaya, ad est di Java, e Medan, sull'isola di Sumatra. Jones ha lasciato il suo incarico di preside presso l'Università delle Hawaii nel 1968.


In realtà, la madre di Obama ha insegnato inglese per conto dell' USAID, una grande organizzazione che è servita come copertura per operazioni segrete della CIA in Indonesia e in tutto Sud-Est asiatico, in particolare Laos in Vietnam del Sud e Thailandia. Il programma USAID è conosciuta come la Pembinaan Lembaga Manajemen Pendidikan.

Anche se suo figlio e le persone che hanno lavorato alle Hawaii descrivono Dunham come uno spirito libero e un «figlio degli anni sessanta», le attività esercitate in Indonesia contraddicono la teoria che fa di lei una «hippy». L'apprendimento del russo che seguì Dunham alle Hawaii doveva essere molto utile per la CIA in Indonesia.

In una nota declassificata datata 2 Agosto 1966, il suo autore, segretario generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Bromley Smith ha raccontato che, il Giappone, Europa Occidentale, Australia, Nuova Zelanda, Malesia e le Filippine, l'Unione Sovietica e i suoi alleati in Europa orientale avevano accolto con favore la notizia del colpo di stato di Suharto, perché ha creato un'Indonesia non-allineata, che «rappresenta un contrappeso in Asia contro la Cina comunista». Gli archivi mostrano che, come Ann Dunham, e diversi agenti della Cia, di stanza a Jakarta, prima e dopo il golpe del 1965, parlavano correntemente russo.

Quando viveva in Indonesia, poi in Pakistan, Dunham Soetoro lavora per la Fondazione Ford, la Banca Mondiale, Banca Asiatica di Sviluppo, Banca Rakyat (la banca pubblica indonesiana, di proprietà del governo) e l'USAID. L'USAID è stata coinvolta in operazioni segrete della CIA nel Sud-est asiatico.
Il 9 Febbraio 1971, Washington Star ha riferito che funzionari dell' USAID in Laos erano consapevoli che il riso in dotazione all'esercito laotiano dall' USAID veniva rivenduto a divisioni dell'esercito del Vietnam del Nord nel paese.

Il rapporto rivela che gli Stati Uniti tolleravano la vendita di riso proveniente dall' USAID perché i militari del Laos avevano più da temere gli attacchi dal Vietnam del Nord che degli alleati comunisti del Pathet Lao.

L'USAID e la CIA hanno usato la fornitura di riso per obbligare le tribù Meo del Laos ad aderire al campo degli Stati Uniti nella guerra contro i comunisti.

I fondi USAID avevano lo scopo di assistere i civili feriti e istituire un sistema di assicurazione sanitaria in Laos, ma furono dirottati e utilizzati per scopi militari. Nel 1971, il Centro di studi vietnamiti presso l'Università dell'Illinois a Carbondale, finanziato dall' USAID, fu accusato di essere una società di facciata della CIA.

I progetti finanziati dall' USAID attraverso il consorzio dell'università del Midwest per le attività internazionali (Midwest Universities Consortium for International Activities, MUCIA), che comprende le Università di Illinois, Wisconsin, Minnesota, Indiana , e Michigan, erano sospettati di progetti segreti della CIA. Tra questi, figurano i programmi di «di educazione agraria» in Indonesia e in altri progetti in Afghanistan, Mali, Nepal, Nigeria, Thailandia e Vietnam del sud.

Queste accuse furono formulate nel 1971, quando Ann Dunham ha lavorato per l'USAID in Indonesia. In un articolo del 10 luglio 1971, il New York Times ha accusato l' USAID e la CIA di aver «perso» 1.700 milioni dollari concessi al programma CORDS (Civil Operations and Revolutionary Development Support). Questo programma faceva parte dell' Operazione Phoenix, in base alla quale la CIA era prevista la tortura e l'uccisione di molti civili, patriarchi e monaci buddisti nei villaggi del Vietnam del Sud [6].

Denaro provenienti dall' USAID fù diretto anche ad una compagnia aerea di proprietà della CIA nel Sud-Est, Air America. In Thailandia, il finanziamento dell' USAID del Programma di Sviluppo Rurale Accelerato (Accelerated Rural Development Program) in realtà nasconde operazioni contro la guerriglia comunista. Allo stesso modo, nel 1971, nei mesi precedenti l'inizio della terza guerra indo-pakistana, i fondi dell' USAID destinati ai progetti di lavori pubblici nella parte orientale del Pakistan, sono stati utilizzati per il consolidamento militare di frontiera con l'India.

Tali deviazioni erano contrarie al diritto statunitense che proibisce l'utilizzo di fondi dell' USAID per programmi militari. Nel 1972, in un'intervista con Metromedia News, il direttore dell'USAID, il dottor John Hannah ha ammesso che la CIA si serviva dell'USAID come società di copertura per le sue operazioni segrete in Laos. Hannah ha affermato che l' USAID era solo una società di copertura in Laos. Tuttavia, l'USAID è stata usata come copertura anche in Indonesia, Filippine, Vietnam del Sud, Thailandia e Corea del sud.

I progetti dell'USAID nel Sudest asiatico dovevano essere approvati dal SEADAG (Southeast Asian Development Advisory Group), un gruppo che sviluppava progetti pubblici in Asia, con il benestare della CIA.
Nel 1972, è stato dimostrato che il programma Food for Peace, amministrato dall' USAID e dal Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti, ha ricevuto finanziamenti per scopi militari per i progetti in Cambogia, Corea del Sud, Turchia, Sud Vietnam, Spagna, Taiwan e la Grecia.

Nel 1972, l'USAID ha fatto pervenire denaro nelle zone meridionali dello Yemen del nord, allo scopo di armare le forze yemenite Nord contro il governo dello Yemen del Sud, allora guidato dai socialisti, opposti all'egemonia statunitense nella regione. Una delle istituzioni affiliate ai lavori dell' USAID in Indonesia era la Fondazione Asia (Asia Foundation), creata nel 1950 con l'aiuto della CIA per combattere l'espansione comunista in Asia.

L'alloggio dell' East-West Center presso l'Università delle Hawaii è stato finanziato dalla Fondazione Asia. Obama Senior ha soggiornato in questa pensione quando è arrivato dal Kenya, dopo aver beneficiato del programma di assistenza per studenti africani organizzato da uno degli agenti di influenza della CIA in Africa, Tom Mboya.

Dunham soggiorna anche in Ghana, Nepal, Bangladesh, India e Thailandia, nell'ambito di progetti di microfinanziamenti. Nel 1965, Barack Obama senior lascia Harvard e ritorna in Kenya, accompagnato dalla sua nuova moglie statunitense. Obama Senior riprende contatto con il suo vecchio amico, il ragazzo d'oro della CIA Tom Mboya, e altri politici di origine Luo, la tribù di Obama Senior. Philip Cherry dirigeva la stazione CIA a Nairobi 1964-1967. Nel 1975 fu nominato capo della stazione CIA a Dhaka, Bangladesh.

L' Ambasciatore degli Stati Uniti in Bangladesh, all'epoca, Eugene Booster, accusa Cherry di essere coinvolto nell'assassinio del primo presidente del Bangladesh, lo sceicco Rahman Mujiur, e altri membri della famiglia. L'esecuzione della famiglia presidenziale del Bangladesh probabilmente stata ordinata dal Segretario di Stato Henry Kissinger.

Il Bangladesh costituiva inoltre una tappa dell'itinerario che Ann Dunham seguiva per conto della CIA nei progetti di micro e macro-finanza.

Obama e i suoi nonni materni, Madelyn e Stanley Dunham, nel 1979. Sua nonna era un vice-presidente della Bank of Hawaii, una banca utilizzata da varie società di copertura della CIA.

Le banche della CIA e le Hawaii

Ann Dunham è rimasta in Indonesia, quando il giovane Obama ritorna alle Hawaii nel 1971, affida suo figlio a sua madre, Madelyn Dunham. Quest'ultima è stata la prima donna a ricoprire la carica di vice-presidente della Bank of Hawaii a Honolulu. Diverse società di facciata della CIA utilizzavano allora la Bank of Hawaii. Madelyn Dunham ha curato la gestione dei conti nascosti che la CIA ha utilizzato per trasferire fondi a favore dei dittatori in Asia, come il Presidente della Repubblica delle Filippine, Ferdinand Marcos, il Presidente della Repubblica del Vietnam Nguyen Van Thieu, e il Presidente della Repubblica di Indonesia, il generale Suharto. Infatti, la Banca delle Hawaii era responsabile del riciclaggio di denaro da parte della CIA, allo scopo di nascondere l'attenzione della CIA nel sostenere il suoi leaders politici preferiti in Asia-Pacifico.

A Honolulu, una delle società bancarie più utilizzate dalla CIA per il riciclaggio di denaro è stata BBRDW (Bishop, Baldwin, Rewald, Dillingham&Wong).

Nel 1983, la CIA ha dato la sua approvazione per la liquidazione del BBRDW, sospettato di essere uno schema Ponzi. In questa occasione, il senatore Daniel Inouye - membro della comitato Intelligence del Senato USA (USA Senate Select Committee on Intelligence) e uno dei migliori amici in parlamento dell' ex senatore dell'Alaska, Ted Stevens - ha detto che il ruolo della CIA nel BBRDW era «insignificante».

Successivamente, abbiamo scoperto che Inouye mentiva. In realtà, la BBRDW era profondamente coinvolta nel finanziamento di attività segrete della CIA in tutta l'Asia, comprese quelle di spionaggio industriale in Giappone, di vendite di armi ai guerriglieri mujaheddin afghani e a Taiwan. John C. « Jack » Kindschi è stato uno dei dirigenti della BBRDW, prima di ritirarsi nel 1981 è stato capo della stazione CIA a Honolulu. Il certificato di laurea che ornava la parete dell'ufficio di Presidente della BBRDW, di Ron Rewald era un falso, fornito da esperti in falsificazioni della CIA, il suo nome è stato aggiunto anche agli archivi degli ex studenti.

Il passato della BBRDW è stato riscritto dalla CIA per far credere alla presenza di questa banca nelle Hawaii dopo l'annessione dell'arcipelago come territorio degli Stati Uniti [7]. Il presidente Obama sta attualmente combattendo contro le accuse secondo cui le sue qualifiche e le sue note erano false, così come il numero di sicurezza sociale, stabilito nel Connecticut e alcuni elementi che impreziosiscono il suo curriculum.

La scoperta di documenti falsificati della BBRDW fanno nascere dubbi sul passato di Barack Obama?

La BBRDW ha condotto le sue attività nel quartiere degli affari di Honolulu, vicino alla sede della Bank of Hawaii, là dove erano i tenuti i conti nascosti della CIA gestiti da Madelyn Dunham, la nonna di Obama. La Banca delle Hawaii ha curato molte transazioni finanziarie segrete effettuate dalla BBRDW.

Obama-Soetoro e « gli anni del vivere pericolosamente » [8] a Jakarta

E 'chiaro che Ann Dunham Soetoro ed il suo marito indonesiano, Lolo Soetoro, il patrigno del Presidente Obama sono stati strettamente collegati alle attività della CIA volte a neutralizzare l'influenza sino-sovietico in Indonesia durante "gli anni del vivere pericolosamente" dopo la cacciata di Sukarno. La Wayne Madsen Report ha scoperto che alti funzionari della CIA erano ufficialmente e ufficiosamente nominati a ricoprire cariche di copertura in Indonesia durante lo stesso periodo, coperture fornite, tra l'altro, dall'USAID, il Corpo di Pace e l' USIA (US Information Agency).

Uno dei contatti più stretti di Suharto con la CIA era Kent B. Crane, che era stato tra gli agenti della CIA di stanza presso l'ambasciata Usa a Jakarta. Crane era così vicina a Suharto, che dopo il suo « il suo ritiro » dalla CIA, fu uno dei pochi uomini d'affari «privati», ad ottenere un passaporto diplomatico del governo di Suharto in Indonesia. La società di Crane, il Crane Group, forniva armi di piccolo calibro alle forze militari statunitensi, indonesiani e di altri. Crane è stato il consigliere per gli affari esteri del Vice-Presidente degli Stati Uniti, Spiro Agnew; fu successivamente nominato ambasciatore americano in Indonesia dal presidente Ronald Reagan. Questa nomina rimane lettera morta a causa dei suoi legami sospetti con Suharto.

John Holdridge, stretto collaboratore di Kissinger, è stato nominato al suo posto, alla sua partenza da Jakarta, è Paul Wolfowitz, che lo rimpiazza.

I protetti di Suharto, tra cui comparivano anche Mokhtar et James Riady del Lippo Group, sono stati accusati di aver iniettato più di un milione di dollari attraverso i contributi illegali ai conti esteri della campagna di Bill Clinton nel 1992. Due volte, Obama ha ritardato la sua visita ufficiale in Indonesia; forse temeva l'interesse che poteva suscitare una tale trasferta sui legami di sua madre e del patrigno con la CIA?

Negli anni 1970 e 1980, Dunham ha curato progetti di microcredito in Indonesia per la Fondazione Ford, l'East-West Center e l'USAID. Il dottor Gordon Donald junior è stato una delle persone piazzate all'ambasciata dagli Stati Uniti. Ha contribuito a proteggere gli edifici delle ambasciate durante violente proteste studentesche anti-USA durante il periodo del colpo di Stato contro Sukarno.

Presso l'Ufficio degli affari economici, Donald è stato responsabile del programma di microfinanza dell' USAID destinato agli agricoltori indonesiani, è nell'ambito di questo stesso programma che Dunham lavora in collaborazione con l'USAID nel 1970 dopo aver insegnato lingua inglese in Indonesia, ancora una volta per conto dell' USAID. Nel libro Who's Who in the CIA, pubblicato nel 1968 nella Germania dell'Ovest, Donald è descritto come un agente della CIA, che è stato anche di stanza a Lahore in Pakistan, una città nella quale Dunham sarebbe rimasto più avanti in una suite dell'hotel Hilton, per gestire i progetti di microfinanza per lo sviluppo della Banca asiatica per cinque anni.

Tra gli uomini di stanza a Jakarta, il Who's Who in the CIA porta in primo piano Robert F. Grealy, che sarebbe divenuto il direttore delle relazioni internazionali in Asia-Pacifico per la JP Morgan Chase, eppoi direttore della Camera di Commercio per gli Stati Uniti e Indonesia. Il CEO (amministratore delegato, N.d.T) di JP Morgan Chase, Jamie Dimon, inoltre è stata recentemente indicata come un potenziale sostituto di Richard Geithner, segretario al Tesoro, il cui padre, Peter Geithner ha lavorato presso la Fondazione Ford e aveva l'ultima parola per l'assegnazione di finanziamenti destinati ai progetti di microfinanza di Dunham.

I vergognosi progetti della CIA alle Hawaii

Durante la permanenza in Pakistan, Ann Dunham ha ricevuto la visita di suo figlio Barack nel 1980 e nel 1981. Obama andò al tempo stesso a Karachi, a Lahore e nella città indiana di Hyderabad. Durante questo stesso periodo, la CIA intensifica le sue operazioni in Afghanistan dal territorio pakistano.
Il 31 gennaio 1981, il vice direttore dell'Ufficio per la Ricerca e le relazioni della CIA (ORR, Office of Research and Reports) trasmette al direttore della CIA, Allen Dulles, una lunga nota, classificata segreta, codice NOFORN [9] e ora declassificata. Riferisce della relazione di una missione esplorativa, tra il 17 novembre e 21 dicembre 1957 in Estremo Oriente, Sud-est asiatico e del Medio Oriente.

Il capo dell' ORR fa riferimento al suo incontro con la squadra del generale in pensione Jesmond Balmer, allora alto funzionario della CIA nelle Hawaii, su richiesta del capo del Pacific Command per «la raccolta di numerose informazioni complete che richiedono approfondite ricerche». Ha poi fatto riferimento alla ricerca svolta da parte della CIA per reclutare «studenti che conoscono il cinese dell'Università delle Hawaii in grado di effettuare missioni di intelligence». Ha poi affrontato le discussioni svoltesi nel corso di un seminario sul contro-spionaggio dell' Organizzazione del Trattato sul Sud-Est Asiatico che si è tenuto a Baguio tra il 26 e il 29 novembre 1957. Il Comitato economico ha innanzitutto discusso dei «fondi per lo sviluppo economico» per combattere le «attività sovversive effettuate dal blocco sino-sovietico nella regione» prima «di prendere in considerazione tutte le reazioni di possibile attuazione».

Le delegazioni tailandesi e filippine fecero grandi sforzi per ottenere i finanziamenti statunitensi di un fondo di sviluppo economico, che avrebbero innescato altri progetti dell'USAID nella regione, dello stesso tipo di quelli in cui Peter Geithner la madre di Barack Obama erano intimamente coinvolti.
Esiste una notevole letteratura sugli aspetti geopolitici di operazioni segrete della CIA condotte dalla University of Hawaii; non è lo stesso per gli elementi più vergognosi della raccolta di dati e le operazioni tipo MK-ULTRA che non sono stati associati sistematicamente all'Università delle Hawaii.

Diverse note in precedenza riservate della CIA, datate 15 Maggio 1972, riguardano la partecipazione del Dipartimento della Difesa ARPA (Advanced Research Projects Agency) e l'Università delle Hawaii ad un programma di studi comportamentali della CIA. Queste note sono state redatte da Bronson Tweedy, allora vice direttore della CIA, il direttore del PRG (Program Review Group) dell' Intelligence Community USA e il direttore della CIA, Robert Helms. Queste note hanno per tema « Le ricerche condotte dall' ARPA in materia di intelligence». La nota del direttore del PRG affronta una conferenza a cui hanno partecipato il tenente colonnello Austin Kibler, direttore degli studi comportamentali di ARPA, 11 maggio 1972. Kibler ha curato le ricerche dell' ARPA sui cambiamenti comportamentali e la sorvegliana a distanza. I promemoria del direttore del PRG citano alcuni alti ufficiali: Edward Proctor, vice direttore responsabile dell' intelligence della CIA, Carl Duckett, il vice direttore responsabile della scienza e della tecnologia per la CIA e John Huizenga, Direttore dell'Office of National Estimates [10].

Nel 1973, dopo che James Schlesinger, allora direttore della CIA, ha ordinato un'inchiesta amministrativa in tutti i programmi della CIA, l'Agenzia ha prodotto una serie di documenti sui vari programmi, denominati «gioielli di famiglia». La maggior parte di questi documenti sono stati pubblicati nel 2007; contemporaneamente, abbiamo appreso che Helms aveva ordinato al dottor Sidney Gottlieb di distruggere le registrazioni relative alle ricerche che stava conducendo; quest'ultimo è stato il direttore del progetto MK-ULTRA un programma di ricerche della CIA sui cambiamenti comportamentali, il lavaggio del cervello e l'iniezione di droghe. In una nota scritta da un agente della CIA Ben Evans e inviata a William Colby, direttore della CIA, datata 8 Maggio 1973, Duckett confida il suo parere: «Sarebbe opportuno che il signor Direttore si dica informato di questo programma», riferendosi agli esperimenti condotti da Gottlieb per il progetto MK-ULTRA.
Dopo la pubblicazione dei «gioielli di famiglia», diversi membri dell'amministrazione del presidente Gerald Ford, tra cui il capo dello staff della Casa Bianca, Dick Cheney e il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld hanno fatto in modo che nessuna rivelazione fosse fatta sui programmi di alterazioni comportamentali e psicologiche, che comprendevano i progetti MK-ULTRA e ARTICHOKE.

Molti promemoria del 15 maggio 1972 fanno riferimento al progetto SCANATE, iniziato nello stesso anno. Si tratta di uno dei primi programmi di ricerca della CIA, in particolare, sull'uso di psicofarmaci con il fine della sorveglianza a distanza e manipolazione psicologica. Qui sono menzionati Kibler dell'ARPA e il «suo subappaltatore »; più tardi,abbiamo appreso che si trattava dello Stantford Research Institute (SRI), situato a Menlo Park, California.
Helms invia una comunicazione a, tra gli altri, Duckett, Huizenga, Proctor e al direttore dell'Agenzia d' intelligence militare (Defense Intelligence Agency, DIA) - quest'ultimo ha poi ereditato il progetto della CIA «GRILL FLAME» sulla sorveglianza a distanza.
Helms insiste sul fatto che l'ARPA aveva finanziato «per un alcuni anni» le ricerche sul comportamento e le potenziali applicazioni di cui l'intelligence potrebbe beneficiare, «con il coinvolgimento del MIT, di Yale, dell'Università del Michigan, dell'UCLA, dell' University of Hawaii e di altre istituzioni o gruppi di ricerca».

La collaborazione dell 'Università delle Hawaii con la CIA nel campo della guerra psicologica continua ancora oggi. La dottoressa Susan Brandon, l'attuale direttore del programma di studi comportamentali condotti dal Centro di contro-spionaggio e di intelligence (Defence Counterintelligence and Human Intelligence Center, DCHC) all'interno della DIA, ha ottenuto il suo dottorato in Psicologia all'Università delle Hawaii. Brandon è stata coinvolta in un programma segreto, frutto della collaborazione dell' APA (American Psychological Association), della RAND Corporation e della CIA, volto a «migliorare i metodi di interrogatorio»; l'oggetto delle sue ricerca si è focalizzato sulla privazione del sonno e sulla percezione sensoriale, la sottomissione al dolore intenso e il completo isolamento, processi implementati sui prigionieri della base aerea di Bagram in Afghanistan e in altre carceri segrete [11].
Brandon è stata anche l' assistente del direttore del Dipartimento di scienze sociali, comportamentali ed educative all'Ufficio di scienze e tecnologie nell'amministrazione di George W. Bush.

Così, i legami tra la CIA e l'Università delle Hawaii non finiscono alla fine del 1970; l' ex presidente dell'Università delle Hawaii tra il 1969 e il 1974, Harlan Cleveland, fu invitato a tenere una conferenza al quartier generale della CIA il 10 maggio 1977. Prima di assumere le sue funzioni presso l'Università delle Hawaii, Cleveland fu segretario dell'Ufficio per gli affari delle organizzazioni internazionali (Bureau of International Affairs Organization) dal 1965 al 1969. Una nota del direttore della formazione dell' agenzia, datata 21 maggio 1971, indica che la CIA ha reclutato un ufficiale della Marina che ha iniziato il secondo ciclo di studi presso l'Università delle Hawaii.

La famiglia Obama e la CIA

Molti documenti sono disponibili sui collegamenti di George HW Bush con la CIA e le attività del padre e dei suoi figli, tra cui l'ex presidente George W. Bush, per conto della CIA. Barack Obama, nel frattempo, è riuscito a nascondere le tracce dei suoi legami propri con l'Agenzia, così come quelli dei suoi genitori, del patrigno e della nonna (molto poco si sa suo nonno, Stanley Dunham, si suppone che sia stato nel settore del mobile alle Hawaii dopo aver prestato servizio in Europa durante la seconda guerra mondiale). I Presidenti e i vicepresidenti degli Stati Uniti non sono soggetti ad alcuna indagine di fondo prima di assumere le loro funzioni, a differenza di altri membri del governo federale. Questa attività di verifica è lasciata alla stampa. Nel 2008, i giornalisti hanno miseramente fallito nel loro compito di informare indagando troppo superficialmente sull'uomo che sarebbe entrato alla Casa Bianca. Il rapporto dei genitori con l'Università delle Hawaii e il ruolo delle università nei progetti di MK-ULTRA e ARTICHOKE invitano a porsi questa domanda: «Che cosa nasconde ancora Barack Obama?»

Tratto da http://www.vocidallastrada.com/2010/09/la-biografia-nascosta-di-obama-una_29.html

Fonte

Note
[1] "L’USAID et les réseaux terroristes de Bush", di Edgar González Ruiz, Réseau Voltaire, 17 agosto 2004.
[2] "La Fondation Ford, paravent philanthropique de la CIA" e "Pourquoi la Fondation Ford subventionne la contestation", di Paul Labarique, Réseau Voltaire, 5 e 19 aprile 2004.
[3] "1965 : Indonésie, laboratoire de la contre-insurrection", di Paul Labarique, Réseau Voltaire, 25 maggio 2004.
[4] Su questi eventi, vedere anche l'articolo « 1965 : Indonésie, laboratoire de la contre-insurrection », di Paul Labarique, Voltairenet, 25 maggio 2004.
[5] N.d.T. o Yogyakarta
[6] Sull’Operazione Phoénix, vedi anche Opération Phénix : le modèle vietnamien appliqué en Irak », di Arthur Lepic, Voltairenet, 16 novembre 2004.
[7] N.d.T. nel 1898
[8] N.d.T. Le film L’Anno del vivere pericolosamente (The Year of Living Dangerously) di Peter Weir, è uscito nel 1982. Narra anche il tentato colpo di stato in Indonesia attribuito ai comunisti nel 1965.
[9] N.d.T. per "no diffusione straniere" s'intende non divulgare informazioni ai servizi di stranieri
[10] N.d.T. ufficio incaricato per la valutazione dei servizi d'intelligence americana, ora il National Intelligence Council
[11] Su questo argomento, vedere anche l'articolo « Le secret de Guantánamo », di Thierry Meyssan, Voltairenet, 28 ottobre 2009.


Fonte: http://www.voltairenet.org/article166848.html


sabato 25 aprile 2009

Febbre suina in Messico e Usa "Tardi per evitare l'epidemia".




WASHINGTON - Venti il numero dei morti accertati in Messico per il nuovo ceppo dell'influenza suina mentre sono in corso accertamenti su altre 40 persone decedute. La maggior parte delle vittime ha fra i 25 e i 45 anni. I casi di sospetta infezione nel paese latino americano sono poco più di mille; otto negli Stati Uniti. E' allarme sanitario per l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Domani riunione d'emergenza dell'Oms per frenare il rischio epidemia ma fin d'ora il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Usa (Cdc) di Atlanta teme che sia "probabilmente troppo tardi".

Preoccupazione anche in Italia. "La situazione non è al massimo livello di guardia, per il momento è semplicemente un'allerta che riguarda gli istituti superiori di sanità e i medici: stiamo osservando la situazione", ha detto il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio. "Siamo in collegamento con l'Oms, abbiamo allertato la rete Influnet che utilizziamo per la sorveglianza sia epidemiologica che sindromica - ha aggiunto - e in queste ore si sta anche valutando l'opportunità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere". Comunque, ha precisato Fazio, l'Italia "dispone di un preciso piano, concordato con gli altri stati dell'Ue, di preparazione e risposta a un'eventuale pandemia influenzale, e dispone di ampie scorte di farmaci antivirali in caso di necessità".

"Si trasmette da uomo a uomo". L'Oms ha attivato l'apposito Strategic Health Operations Centre (Shoc) per seguire la situazione e lo stesso presidente Barack Obama è costantemente informato sull'evoluzione della malattia. Le persone contagiate erano tutte entrate a diretto contatto con i suini: ciò suggerisce la possibilità che il virus possa trasmettersi da uomo a uomo. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il virus ha la stessa struttura genetica di quello riscontrato nel Sud degli Stati Uniti: un mix inedito di virus di solito presenti tra maiali, uccelli e umani. "Ma non siamo disarmati", tranquillizzano. "Il virus H1N1 reagisce all'antivirale Tamiflu".

Chiuse le scuole. "I casi sospetti in Messico si sono manifestati da fine marzo con un apice in aprile", ha detto la portavoce dell'Oms Fadela Chaib. Il ministro della Sanità messicano José Angel Cordova Saavedra, ha annunciato una vasta campagna di vaccinazione contro la malattia. Alla popolazione è stato consigliato di non stringere le mani delle persone, di non dividere cibo o usare le stesse posate o bicchieri per paura di contrarre la malattia. Per prevenire altri contagi, le lezioni nelle scuole e nelle università sono state sospese.

Ministro messicano, QUESTI I SINTOMI :

ROMA - "Siamo di fronte ad un nuovo virus influenzale i cui sintomi sono: febbre superiore ai 39 gradi che si presenta all'improvviso, tosse, mal di testa intenso, dolori muscolari e alle articolazioni, irritazione degli occhi". Lo ha precisato il Ministro della Salute messicano José Angel Cordova, commentando al giornale spagnolo El Pais la notizia delle morti causate da un virus che si sarebbe trasmesso dai suini all'uomo. Secondo quanto riportato dal giornale spagnolo, con la chiusura delle scuole e la sospensione delle lezioni, dalle primarie all'università le autorità messicane vogliono prevenire nuovi contagi.

Cdc, e' TARDI per contenere il VIRUS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

WASHINGTON - Le autorità sanitarie americane ritengono che sia "probabilmente troppo tardi" per contenere la diffusione del virus dell'influenza dei suini, che ha colpito soprattutto il Messico ma ha fatto registrare casi anche negli Usa. Lo ha detto Richard Besser, direttore reggente del Cdc, il centro federale di Atlanta che coordina la lotta del governo statunitense alle epidemie. "Gli indizi che vediamo - ha detto Besser, in una conferenza stampa - ci suggeriscono che contenere la diffusione non è molto probabile". Besser ha aggiunto che non è chiaro, al momento, perché il virus stia avendo effetti letali in Messico, mentre al di là del confine, in California e Texas, al momento si è manifestato solo in forma lieve e in pochi casi.

POSSIBILE PANDEMIA ???????????????'

di Manuela Correra

ROMA - Potrebbe essere un virus influenzale 'mutato' tipico dei suini e diventato capace di infettare e propagarsi tra gli uomini quello che sta facendo crescere l'allarme nel mondo, dopo i circa 70 morti e 900 casi sospetti segnalati in Messico e le 8 segnalazioni registrate anche in Usa. L'allerta è alta, ha sottolineato l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che ha annunciato un prossimo vertice, ed il timore è quello dell'innescarsi di una pandemia influenzale umana.

La situazione è particolarmente preoccupante in Messico, dove le autorità hanno annunciato la chiusura delle scuole per prevenire il diffondersi dell'infezione. Ed il ministro messicano della Sanità, José Angel Cordova Saavedra, ha lanciato l'allarme affermando che l'epidemia di influenza suina é causata da "un virus mutante altamente contagioso", mentre le autorità di Città del Messico hanno annunciato una vasta campagna di vaccinazione. Che l'allerta stia crescendo lo confermano pure gli esperti dell'agenzia governativa americana per la salute Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), secondo i quali il nuovo virus sarebbe capace di trasmettersi da uomo a uomo. Proprio tale elemento potrebbe innescare una eventuale pandemia.

Finora, il virus in Usa non ha provocato decessi, ma il presidente Barack Obama sta seguendo l'evoluzione della vicenda, hanno reso noto fonti dell'amministrazione a Washington, e viene aggiornato costantemente. In Italia, il sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio ha reso noto che il sistema sanitario è "allertato" ma che al momento "non ci sarebbero rischi". Fazio ha comunque sottolineato che è già disponibile "un alto numero di dosi di antivirali per la popolazione, da utilizzarsi in eventuale caso di necessita".

- I CASI: Il governo messicano ha annunciato che sono 16 i casi confermati di persone morte a causa della nuova variante del virus, ai quali bisogna aggiungere altri 48 decessi sospetti e 934 pazienti che potrebbero aver contratto la malattia. Per l'Oms le vittime invece sarebbero 70, anche se non è chiaro se sono attribuibili allo stesso tipo di virus. In Usa i casi sospetti sono 8, ma le persone contagiate non risultano adesso avere più sintomi.

- CITTA' DEL MESSICO, SCUOLE CHIUSE E VACCINAZIONE MASSA: Il virus noto come H1N1, ha sottolineato il ministro della sanità messicano, "ha subito una mutazione dai maiali agli esseri umani" ed è comparso per la prima volta circa due mesi fa nel sud degli Stati Uniti. Come misure preventive, le autorità hanno deciso la chiusura delle scuole e l'avvio di una vaccinazione di massa: un milione di dosi di vaccini saranno inviate alle autorità della capitale dal governo federale. Misure di protezione per evitare il contagio sono state indicate alla popolazione: non visitare luoghi affollati, mantenersi lontani da persone con problemi respiratori, non condividere i pasti, ventilare le case e gli uffici.

- IN ALLERTA OMS E UE: La Commissione europea segue da vicino l'evolversi della vicenda in "stretto contatto" con l'Oms. Mentre cresce la preoccupazione: alcuni dei campioni di virus da malati in Messico hanno la stessa struttura genetica del virus che ha colpito la California, ha reso noto l'Oms.

- ESPERTI, TIMORE PANDEMIA UMANA: Se fosse confermato che la trasmissione del virus dell'influenza suina nei casi segnalati sia effettivamente avvenuta da uomo a uomo, ciò indicherebbe un salto di specie compiuto dal virus: il virus potrebbe quindi essere capace di infettare e propagarsi nell'uomo innescando il rischio di pandemia. Lo afferma il direttore del reparto di Epidemiologia dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) Stefania Salmaso, secondo la quale sembrerebbe trattarsi di un virus che "si è rimescolato geneticamente nei maiali acquisendo caratteristiche nuove e che lo rendono capace di infettare l'uomo". Anche per il direttore scientifico dell'istituto nazionale Spallanzani di Roma , specializzato nella diagnosi e cura di infezioni, Giuseppe Ippolito, c'é un "alto livello di attenzione" tra le istituzioni nazionali e internazionali. L'influenza messicana, ha avvertito l'esperto di influenza Pietro Crovari, "é sicuramente una situazione che merita attenzione perché può essere il punto di partenza di una pandemia".

MILANO (Reuters) - Un'epidemia di febbre dei maiali mai vista sinora è scoppiata in Messico uccidendo una sessantina di persone e si teme possa espandersi in Nordamerica. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso preoccupazione per quelli che ha definito 800 casi "simili all'influenza" in Messico, confermando che una variante dell'epidemia è stata registrata negli Usa.

Il Messico ha lasciato a casa milioni di scolari nel centro del Paese oggi, dopo che l'influenza ha ucciso decine di persone nelle ultime settimane.

Il governo del Canada ha consigliato ai medici di prestare particolare attenzione ai sintomi lamentati da chi si è recato in Messico di recente, anche se non ha detto di evitare la popolare meta turistica, le cui spiagge sono molto frequentate durante le vacanze estive.

Negli Stati Uniti ci sono state sette diagnosi di una nuova forma di influenza suina, in California e in Texas, ha riferito il Centro Usa per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (Cdc).

Tutte e sette queste persone sono guarite, ma il virus è una miscela mai vista prima di diversi virus tipici in suini, uccelli e umani, ha detto il Cdc.

In una nota sul proprio sito, la Coldiretti ha affermato che è necessario estendere immediatamente l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza anche per la carne di maiale -- al pari di quanto è stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina dopo le emergenze aviaria e mucca pazza --, ricordando però che l''Italia non importa suini o carne di maiale dal Messico, mentre quella arrivata dagli Usa nel 2008 è inferiore alle 100 tonnellate.

venerdì 30 gennaio 2009

Usa, declina il fiume Colorado. Pericoli per il Grand Canyon


RAPPORTI scientifici falsificati per aggirare il parere degli esperti sui rischi ambientali. È solo l'ultimo di uno dei tanti misfatti dell'amministrazione Bush in fatto di tutela ambientale, e a farne le spese è stato questa volta un monumento naturale, il Grand Canyon. Il quotidiano americano Washington Post ha svelato che il ministero dell'Interno ha voluto ignorare, e in alcuni casi modificare, i responsi di ricerche scientifiche sulla corretta gestione delle risorse idriche del fiume Colorado. Così facendo, la fauna e l'ecosistema in generale del Grand Canyon, secondo il gruppo ambientalista Grand Canyon Trust, sono stati fortemente danneggiati.

Una disputa annosa. Le dighe su invasi che afferiscono al Colorado sono al centro di una disputa annosa. Le acque che alimentano il fiume forniscono energia idrica e il loro fluire viene regolamentato a seconda del fabbisogno di energia elettrica della zona. Se però l'apertura o chiusura delle dighe è utile per le centrali idroelettriche, non è detto lo sia altrettanto per l'ecosistema del Grand Canyon. Gli ambientalisti sostengono infatti che una regolazione dei flussi non sia naturale visto che, per sua natura, il Colorado è caratterizzato da periodi di piene e di siccità. Al contrario, le centrali elettriche richiedono un flusso quasi costante e, per risparmiare, vogliono chiudere alcune dighe durante le ore notturne, quando c'è bisogno di meno potenza.

Il piano quinquennale. Lo scorso febbraio il ministero degli Interni, che si occupa anche di gestione dell'ambiente, ha approvato un programma che prevede soltanto una piena all'anno, avvenuta nel marzo 2008, dopo la quale il Colorado avrebbe avuto un flusso regolato fino al 2012. Ogni decisione su come gestire le acque è stata quindi rimandata, sulla base dei risultati di studi costati al governo federale oltre 100 milioni di dollari. Ma questi studi, sostengono le associazioni ambientaliste, dicono chiaramente che il Colorado starebbe molto meglio con più piene occasionali e il governo ha voluto ignorarli. Al loro posto, secondo quanto sarebbe sfuggito alla dirigenza del Grand Canyon National Park, sono stati prodotti studi falsificati o incompleti, emendati delle parti contrarie agli interessi delle grandi aziende che possiedono gli impianti idroelettrici.

Gli animali vittime di Bush. Tra le vittime della politica senza scrupoli dell'amministrazione Bush ci sono dunque ora anche i Gila cypha, pesci d'acqua dolce tipici di alcuni fiumi statunitensi, oltre alle spiagge del Colorado, minacciate dall'erosione a causa della politica di gestione delle dighe. In particolare la popolazione dei pesci è oggetto di una disputa nella disputa perché il governo ha sostenuto, nel varare il piano quinquennale, che la popolazione di Gila cypha non è a rischio, mentre gli ambientalisti sostengono che i pesci dovrebbero essere inseriti negli elenchi delle specie a rischio. La fauna del Grand Canyon è solo l'ultima a essere messa in pericolo dalle scelte dell'amministrazione Bush: i salmoni furono tra le prime, specie già a rischio falcidiata dalle politiche repubblicane per la pesca e la costruzione di dighe. Inoltre, il presidente aveva tagliato i fondi alle ricerche pubbliche sulle specie in via di estinzione, ricerche che, anche quando venivano fatte, sono state spesso ignorate.

La sfida del ministro Salazar. Ken Salazar, il segretario di Stato agli Interni nominato da Barack Obama non ha voluto fare dichiarazioni sul caso specifico del Grand Canyon. Tuttavia i suoi intenti, in accordo con il programma del nuovo presidente, sono di invertire la rotta dell'amministrazione Bush e di mettere almeno sullo stesso piano gli interessi economici e quelli ambientali. "Non ci saranno più le sviste del passato", ha avuto modo di dire il ministro nei giorni scorsi, e gli ambientalisti gli hanno subito lanciato un appello: "Se vuole davvero cambiare, cominci dal suo ministero", sfidandolo a liberarsi degli impiegati e funzionari abituati a tenere in maggiore conto le ragioni degli industriali rispetto a quelle dei rapporti scientifici.

martedì 20 gennaio 2009

Cronologia di un Presidente Afro-Americano.


Il giuramento al Campidoglio davanti al presidente della Corte Suprema. Due milioni di persone a Washington per assistere allo storico insediamento, fra imponenti misure di sicurezza. Metropolitane prese d'assalto dalle 4 del mattino, la capitale è diventata un enorme centro pedonale. La giornata è iniziata con la visita alla St. John's Church, poi gli Obama sono stati ricevuti alla Casa Bianca dai Bush per un caffè prima di dirigersi insieme al Campidoglio. L'Fbi indaga su una minaccia di attentato da parte di un gruppo islamico somalo.


Barack obama, è arrivato nella sala delle statue del congresso dove partecipa ad un pranzo ufficiale con i parlamentari americani e diverse autorità statunitensi, tra cui i membri del proprio governo.

Il giuramento di Barack Obama è avvenuto in una giornata poco nuvolosa a Washington, ma con temperature rigide che hanno messo a dura prova le oltre due milioni di persone presenti sul National Mall. Al momento del giuramento, la temperatura nella capitale americana era di un grado sotto lo zero, accompagnata da un vento gelido.

Seppur costretto su una sedia a rotelle per uno stiramento muscolare alla schiena, l'ex vicepresidente degli Stati Uniti ha voluto essere presente al giuramento. Lasciando Capitol Hill al termine della cerimonia, Cheney dalla sua limousine ha salutato con la mano la folla intorno a lui. Ricevendo in risposta da tanti spettatori presenti in Pennsylvania Avenue un saluto forse caloroso nelle manifestazioni esteriori ma accompagnato da queste parole: "Ciao ciao, vicepresidente. Ma non tornare'

L'Iran aspetterà le prime iniziative politiche prima di pronunciarsi sul nuovo presidente americano Barack Obama. Lo ha detto il ministro degli esteri iraniano, Moanoucher Mottaki, in dichiarazioni riportate dall'agenzia ufficiale Irna. Il capo della Casa Bianca a "guardare in modo nuovo al Medio Oriente". Farlo in modo tradizionale, ha ammonito, "non porterebbbe a niente".

Il primo giuramento presidenziale di John Roberts nelle vesti di presidente della Corte Suprema è stato segnato da un piccolo infortunio. Roberts ha sbagliato nel recitare a Barack Obama la formula del giuramento prevista dalla Costituzione, invertendo l'ordine di alcune parole. Obama ha avuto un'esitazione, e ha atteso con un mezzo sorriso che Roberts riformulasse le parole correttamente, prima di ripeterle. Roberts, scelto da George W. Bush come presidente della Corte nel 2005 - con un voto contrario di Obama - era alla sua prima esperienza nelle vesti del pubblico ufficiale che deve gestire il giuramento.

Pochi minuti dopo il giuramento di Barack Obama come nuovo presidente, la Casa Bianca ha varato il nuovo sito ufficiale del governo americano, che offre accanto a una grande immagine di Obama anche una sua breve biografia. Il nuovo sito, completamente diverso, è accompagnato da questo messaggio del nuovo direttore, Macon Phillips: "il cambiamento è arrivato su WhiteHouse.org". Tre le parole chiave che Phillips mette in evidenza nel suo "saluto ai lettori": "Comunicazione; trasparenza; Partecipazione". Immediatamente cambiato anche il sito del Dipartimento di Stato.

L'elicottero con a bordo l'ex presidente George W. Bush ha compiuto, fuori programma, un breve passaggio sopra la Casa Bianca, prima di puntare verso la base aerea di Andrews, alla periferia di Washington. Bush e la moglie Laura sono stati accompagnati a bordo dell'elicottero dal presidente Barack Obama e dalla First Lady Michelle, in una piccola cerimonia d'addio al Campidoglio.

"Il significato della libertà è che un uomo, il cui padre 60 anni fa non sarebbe stato neanche servito nei ristoranti, è diventato presidente degli Usa". E' stato uno dei punti principali del discorso di Barack Obama. "Questo è il significato della nostra libertà e del nostro credo: uomini, donne e bambini di ogni razza e ogni fede religiosa tutti insieme in questo luogo", ha detto ancora Obama.

Abbraccio fra Obama e Bush e fra le due first lady, l'ultimo saluto e i Bush salgono sull'elicottero presidenziale che porterà il presidente uscente in Texas.

Obama ha accompagnato Bush lungo la scalinata del Campidoglio. Un elicottero lo attende per portarlo via da Washington.

Sulle note dell'inno americano si conclude la cerimonia del giuramento di Barack Obama, 44esimo presidente degli Stati Uniti.

Dopo il discorso di Obama, la scrittrice Elizabeth Alexander è salita sul palco per recitare una poesia composta per l'occasione. La 46enne Alexander, nata a Harlem, è a capo del dipartimento di studi afroamericani all'università di Yale.

Barack Obama ha concluso il suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti. Dopo aver prestato giuramento sulla scalinata di Capitol Hill, Obama ha parlato per 18 minuti. Concluso il discorso, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha abbracciato il suo predecessore George W. Bush. Poi si è avvicinato alle figlie, Malia e Sasha, e alla moglie, Michelle, baciandole.


"Il mondo è cambiato e dobbiamo cambiare anche noi. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Obama nel suo discorso inaugurale subito dopo aver ricordato i profondi sconvolgiomenti degli ultimi anni, dalle guerre in corso ai mutamenti climatici.

Gli Stati Uniti "annienteranno lo spettro del surriscaldamento del pianeta" e "ridaranno alla scienza la sua giusta collocazione". Lo ha garantito Barack Obama nel discorso inaugurale.

"Siamo tutti uguali e liberi ed abbiamo tutti lo stesso diritto a raggiungere la felicità", ha detto Barack Obama nel suo discorso inaugurale. "Questa la nostra avventura, da oggi ci dobbiamo rialzare e ricominciare il lavoro per ricostruire questo Paese".

"Una nuova era di responsabilità" è quello che il presidente degli Stati Uniti chiede. "Le sfide che dobbiamo affrontare sono reali, gravi e numerose", ha detto Obama, chiedendo agli americani sacrifici per risollevare le sorti del Paese.

Mano tesa al mondo musulmano: "Cerchiamo un nuovo approccio con il mondo musulmano", ha detto Obama, "basato sul rispetto". "Se sarete disposti ad abbassare il pugno, vi daremo una mano", ha detto il presidente, lanciando un messaggio anche ai terroristi: "Vi sconfiggeremo, il nostro spirito è forte".

Per uscire dalla crisi che sta mettendo in ginocchio gli Stati Uniti "ci vorrà tempo, non sarà facile, ma ce la faremo". Lo ha detto Barack Obama nel discorso pronunciato in Campidoglio subito dopo avere giurato sulla bibbia di Abraham Lincoln. Sono necessarie "azioni coraggiose e rapide", perché "siamo consapevoli che la grandezza di una nazione non è mai data per scontata", ha detto Obama.

"I nostri padri fondatori si sono trovati davanti a sfide che non possiamo neppure immaginare. A tutti i popoli ed ai governi che ci stanno guardando, dico sappiate che l'America è amica di ciascun uomo donna bambino che cerchi un futuro di pace. L'America è pronta ad essere di nuovo leader".

"E' ora di riaffermare uguaglianza e libertà", ha detto Obama. "Rimaniamo la nazione più prospera e potente al mondo, la nostra capacità resta invariata ma il nostro tempo della protezione dei piccoli interessi è passato. Dobbiamo metterci in moto per rifare l'America", ha detto.

"Miei concittadini, sono qui oggi con umiltà grato per la fiducia che mi avete concesso, consapevole dei sacrifici dei nostri antenati. Ringrazio il presidente Bush per il servizio che ci ha reso e per la collaborazione. L'America è andata avanti perché noi, il popolo, siamo stati fedeli ai nostri ideali. Siamo nel bel mezzo di una crisi, la nostra nazione è in guerra, l'economia è pesantemente indebolita, si sono perse case, posti di lavoro. Le sfide sono molte e reali e non sarà facile, ma sappiate questo, America, saranno affrontate. Oggi siamo qui perché abbiamo scelto la speranza sulla paura. E' arrivato il momento di scegliere una storia migliore", ha detto Barack Obama durante il suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti.

'Io, Barack Hussein Obama, giuro solennemente che
adempirò fedelmente all'incarico di Presidente degli Stati Uniti, e preserverò, proteggerò e difenderò, al meglio della mia capacità, la Costituzione degli Stati Uniti, e Dio mi aiuti. Barack Obama ha giurato davanti al presidente della Corte Suprema John Roberts ed è il nuovo presidente.

Dopo il giuramento del vicepresidente Joe Biden si sono esibiti i musicisti Itzak Perlman, Yo-Yo Ma, Gabriela Montero e Anthony McGill. Hanno eseguito una selezione musicale del compositore John Williams, arrangiata per l'occasione.



Joe Biden ha giurato di fronte al giudice della Corte Suprema John Paul Stevens, ed è ora vicepresidente degli Stati Uniti.

Aretha Franklin è salita sul palco a cantare per il nuovo presidente. La cantante, in grigio con un copricapo vistoso con grande fiocco e strass, ha eseguito "My country 'tis of thee'".

"Siamo estremamente grati di vivere in questa terra di possibilità senza pari, dove il figlio di un immigrato africano può giungere il più alto grado di comando" ha detto il reverendo Warren nel suo intevento dal palco, seguito da Barack Obama, Michelle e dalle figlie ad occhi chiusi. Il reverendo ha recitato poi il padre nostro.

La senatrice Diane Feinstein accoglie il presidente eletto, tenendo un discorso di benvenuto: "Il mondo ci sta guardando", ha detto. "Questa mattinata sarà ricordata dalle generazioni future come un punto di svolta".

Barack Obama arriva sul palco del giuramento, acclamato dalla folla. Tutti i partecipanti alla cerimonia sono protetti da vetri antiproiettile per ragioni di sicurezza.

La first lady Laura Bush, accompagnata da Lynne Cheney, moglie del vicepresidente americano Dick Cheney, ha da poco fatto ingresso sul palco del Campidoglio, dove a breve salirà anche il presidente eletto Barack Obama.

Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush è salito sul palco allestito sulle scalinate del Campidoglio, dove Barack Obama presterà giuramento tra pochi minuti. Al suo ingresso la banda militare ha intonato "Hail to the chief", la marcia ufficiale che introduce il presidente americano in ogni apparizione pubblica. Prima di lui gli ex presidenti avevano già preso posto tra le prime file delle tribune autorità.

Sul palco del Campidoglio, dove a breve salirà anche il presidente eletto Barack Obama, sono salite ora le sue figlie, Malia e Sasha, accompagnate da nonna Marian, vestite rispettivamente di rosa e di blu scuro. Sorridenti e un po' infreddolite, le bambine sono state accolte da un forte applauso.

Hillary Clinton è arrivata oggi al Campidoglio da ex first lady alla cerimonia di giuramento di Barack Obama. In cappotto blu elettrico la Clinton è arrivata al braccio dell'ex presidente Bill Clinton, che indossa una sciarpa gialla, dopo che l'annunciatore ha presentato gli altri due ex presidenti con le loro mogli, George Bush sr e Barbara - entrambi con una sciarpe viola - e Jimmy e Rosalyn.

Grande assente alla cerimonia di investitura di Barack Obama, Robert Gates, il capo del Pentagono scelto come "successore designato" del presidente, in caso di catastrofe o attacco terroristico. E' tradizione del governo statunitense infatti indicare un successore presidenziale, che non partecipa agli eventi quando sono molto affollati (per esempio, il discorso annuale sullo Stato dell'Unione, che il presidente pronuncia dinanzi ai due rami del Congresso). Gates ha trascorso la giornata in un'installazione militare segreta.

"Incredibile, sorprendente e bellissimo vedere così tanta speranza in una sola inquadratura": in questi termini il regista Steven Spielberg, presente sulle tribune di Capitoll Hill, ha commentato il colpo d'occhio che oggi offre Washington in occasione del giuramento del presidente Barack Obama.

Unione Europea e Stati Uniti rafforzino i legami transatlantici e uniscano i loro sforzi per impegnare anche gli altri nell'affrontare le grandi sfide del nostro tempo. E' questo il messaggio che il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso, ha inviato a Barack Obama, in occasione del suo insediamento alla presidenza degli Stati Uniti.

Il presidente eletto Barack Obama è arrivato in Campidoglio, dove fra un'ora circa presterà giuramento e diventerà il 44esimo presidente degli Stati Uniti, il primo afroamericano ad arrivare alla Casa Bianca. Obama è stato accolto da un boato dei circa due milioni di persone presenti. Il presidente eletto è arrivato accompagnato dal presidente George W. Bush, che sedeva nella stessa auto di Obama nel corteo che li ha portati dalla Casa Bianca al Campidoglio.

L'ingresso di Barack Obama alla Casa Bianca rappresenta "un momento elettrizzante per me, e penso anche per il Paese": ne è convinto Colin Powell, il primo nero diventato segretario di Stato Usa. In una intervista alla Nbc, Powell - un repubblicano che ha apertamente appoggiato il democratico Obama - spiega che "un uomo veramente molto capace si sta insediando alla presidenza.
E' un uomo della nuova generazione, un uomo che penso apporterà un sacco di trasformazioni. E' molto qualificato, ed è anche afroamericano".

E' con un grande bacio sulla fronte che il presidente uscente George W. Bush si è congedato dalla sua fedele portavoce Dana Perino. Lo ha rivelato la diretta interessata nel corso del suo ultimo incontro con la stampa alla Casa Bianca.

Il vicepresidente uscente degli Stati Uniti Dick Cheney, su una sedia a rotelle a causa di un dolore alla schiena, è uscito dalla Casa Bianca, seguito dal suo successore Joe Biden, poco dopo le 10:45, le 17:45 italiane. Cheney è stato aiutato da alcuni inservienti ed agenti del Secret Service ad installarsi nell'auto blindata, che segue quella presidenziale alla volta di Capitol Hill per l'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Il patriarca del clan dei Kennedy, il senatore Ted Kennedy, malato di cancro al cervello, si è presentato anche lui alla cerimonia di insediamento di Barack Obama come 44esimo presidente degli Stati Uniti.

Obama e Bush hanno lasciato la Casa Bianca. Poco prima di loro erano uscite Laura Bush con Michelle Obama. Il corteo di auto si dirige verso il Campidoglio.

Mentre il presidente eletto Barack Obama e sua moglie Michelle sono alla Casa Bianca per una colazione con il presidente George W. Bush e la first lady Laura, al Campidoglio cominciano ad arrivare gli ospiti che assisteranno alla cerimonia. Arrivato anche il presidente della Corte Suprema, il chief justice John Roberts, nelle cui mani Obama presterà giuramento.

Michelle Obama ha scelto una stilista cubano-americana trapiantata a New York per l'abito della mattina del giuramento. Isabel Toledo, nata a Cuba e che lavora da anni nella Grande Mela, ha disegnato il completo giallo damascato con cui la nuova First Lady è entrata alla Casa Bianca. La Toledo è considerata una degli stilisti Usa più all'avanguardia.

La banda della marina statunitense ha iniziato a suonare secondo programma alle 10 ora locale, le 16 in italia, mentre gli illustri ospiti che hanno accesso alla tribuna d'onore cominciano a riempire i loro posti. Ora davanti al Campidoglio si attende Barack Obama.


Incidente ad una delle stazioni della metropolitane di Washington: le autorità hanno riferito che a causa dell'incredibile affollamento una donna di 68 anni è caduta sui binari e un bambino è svenuto schiacciato dalla folla. Le autorità si sono limitate a precisare che la donna, che sarebbe stata colpita da un treno in arrivo, è viva, ma non hanno fornito ulteriori dettagli. Nessun ulteriore dettaglio è stato fornito sul bambino.

Hillary Rodham Clinton potrebbe non essere confermata oggi all'unanimità segretario di stato americano a causa del parere contrario di un singolo senatore. Lo ha comunicato un portavoce di Harry Reid, il leader della maggioranza democratica al Senato.
Il repubblicano John Cornyn ha anticipato che bloccherà l'iniziativa per confermare la Clinton con un consenso all'unanimità, senza che sia necessaria una votazione (è sufficiente che un senatore si opponga per rendere la votazione necessaria). Ma Manley ha spiegato che domani ci sarà un voto per appello nominale e ha previsto che l'ex first lady "riceverà uno schiacciante sostegno bipartisan" in quella circostanza.

L'intelligence americana ha ricevuto indicazioni in base alle quali un gruppo islamico somalo avrebbe intenzione di organizzare una azione dimostrativa durante la cerimonia di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Come scrive la stampa americana, la minaccia non viene però presa molto sul serio, essendo le indicazioni ricevute piuttosto vaghe e generiche. Lo precisano in un bollettino congiunto, pubblicato in queste ore. Il gruppo in questione è al-Shabaab, e ci sarebbe una cellula di loro simpatizzanti attiva negli Stati Uniti.

Foto di famiglia per i Bush e gli Obama sulla soglia della Casa Bianca: George e Laura hanno accolto infatti Barack e Michelle all'ingresso della residenza presidenziale. Le due coppie si sono salutate affettuosamente e Michelle ha anche consegnato un regalo a Laura, un pacco con fiocco rosso. Poi sono entrati per il caffè di rito, prima di lasciare tutti insieme al Casa Bianca per il Campidoglio.

Barack Obama e Michelle sono stati accolti da George W. Bush e la moglie Laura alla Casa Bianca. Con loro sono arrivati il vicepresidente Joe Biden e la moglie Jill, per fare colazione con il presidente uscente e signora. Bush e Obama partiranno poi insieme per raggiungere il Campidoglio, dove avviene la cerimonia di giuramento presidenziale.

Obama e Michelle sono usciti dalla chiesa di St. John's e sono risaliti nella berlina nera che li porterà alla Casa Bianca dove hanno appuntamento con George W. Bush e Laura per colazione.

Il presidente ucraino Viktor Iushenko ha chiesto oggi al presidente Usa Barack Obama di continuare a garantire il sostegno degli Stati Uniti all'aspirazione del suo Paese di entrare nella Nato. "In Ucraina apprezziamo il sostegno degli Usa al nostro processo strategico in vista dell'adesione alla Nato", ha dicharato Iushenko in un comunicato diffuso prima dell'investitura di Obama. "Speriamo che una cooperazione fruttuosa proseguirà con il vostro governo, in particolare, in questo settore", ha aggiunto.

Circa 320 mila persone hanno preso la metropolitana di Washington per recarsi nel centro della città e seguire dal National Mall la cerimonia di investitura del nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Secondo una portavoce della Metrorail, Lisa Farbstein, alle 08:00 locali, le 14:00 italiane, esattamente 318.422 persone avevano preso la metropolitana, un numero probabilmente mai visto in così poco tempo.

Al culmine dell'eccitazione per l'Inauguration day, una folla di decine di migliaia di persone, stipate nella metropolitana di Washington, ha iniziato a intonare il canto "Goodbye Bush, Goodbye Bush" nella stazione "L'Enfant Plaza".

"Possa il popolo americano sotto la sua leadership - scrive il Papa nel suo messaggio di auguri a Obama - continuare a trovare nell'impressionante eredità religiosa e politica i valori spirituali e i principi etici necessari per cooperare nella costruzione di una società veramente giusta e libera segnata dal rispetto per la dignità, l'uguaglianza e i diritti di ognuno dei suoi membri, specialmente i poveri, gli esclusi, e coloro che non hanno voce".

Che Lula e Bush siano sempre andati d'accordo, nonostante le differenze ideologiche, non è una novità. Ma ha comunque stupito l'invito rivolto all'ormai ex-presidente americano da parte del presidente brasiliano. Quando ha fatto ieri un giro di telefonate ufficiali d'addio a numerosi capi di Stato, George W. Bush ha ripreso la vecchia storia della "sensazione di aver compiuto il mio dovere". Lula lo ha ascoltato pazientemente e gli ha risposto: "Quell'invito ad una bella partita di pesca qui da noi è sempre valido. Se ti stufi di stare in Texas, vieni a prendere pesci di quelli grandi in Brasile".

Michelle Obama ha scelto di vestirsi in color giallo dorato, in un abito con giacca e soprabito in tinta, impreziosito da un elegantissimo tessuto damascato. In sobrio completo scuro, invece, Barack Obama.

Barack Obama ha voluto riunire intorno a sè - per celebrare il giorno del suo insediamento - un centinaio circa dei suoi amici più cari, siano essi ex compagni di scuola delle superiori, ex professori del college, compagni di squadra a basket o mentori politici, quasi un quadro delle persone, dei volti e dei momenti che lo hanno accompagnato fino alla presidenza, scrive il Washington Post.

La regina Elisabetta II d'Inghilterra ha mandato un messaggio personale di auguri al presidente Usa Barack Obama nel giorno del suo insediamento. Non sono note le parole della monarca. Da quando è regina, nel 1952, Elisabetta ha incontrato personalmente ogni singolo presidente americano, con l'eccezione di Lyndon Johnson. Quando Obama avrà fatto il suo giuramento, la sovrana d'Inghilterra avrà visto ben 12 presidenti servire gli Usa nel corso del suo regno.

Mantenendo una tradizione della Casa Bianca, il presidente George W. Bush ha lasciato un appunto ''confidenziale'' per il suo successore Barack Obama nell'ufficio dello Studio Ovale. Bush ha scritto la lettera ieri e l'ha lasciata sulla scrivania, chiamata Resolute Desk, perche' costruita con il legname proveniente da una nave britannica che portava lo stesso nome. La portavoce Dana Perino ha detto che si tratta sostanzialmente di una lettera di auguri per il mandato di Obama che va ad iniziare oggi.

Barack Obama, accompagnato dalla moglie Michelle, è entrato alla St. John's Church, primo appuntamento della giornata dell'insediamento del nuovo presidente. Anche il vicepresidente eletto Joe Biden e la famiglia sono presenti alla cerimonia in quella che è conosciuta come "la chiesa dei presidenti". Gli Obama hanno raggiunto la chiesa con la limousine blindata presidenziale dalla Blair House, la residenza degli ospiti della Casa Bianca, che dista un paio di isolati. Dopo il servizio religioso, gli Obama si recheranno alla Casa Bianca per essere ricevuti dal presidente George W. Bush e dalla moglie Laura.

Obama ha lasciato la Blair House diretto verso la St. John's Church.

Dovrebbe durare 17 minuti il discorso che Barack Obama pronuncerà subito dopo aver prestato giuramento come 44mo presidente degli Stati Uniti, un discorso che dovrebbe essere uno dei più brevi nella storia degli insediamenti. Il suo intervento, ha spiegato lo stesso Obama, servirà a "ricordare alla gente la strada che abbiamo percorso e le sfide straordinarie che abbiamo già superato: abbiamo attraversato momenti difficili in passato e attraverseremo anche questi".

Il Papa nel giorno dell'insediamento di Barak Obama quale 44esimo presidente degli Stati Uniti "prega" perchè questi promuova "comprensione, cooperazione e pace tra le nazioni". Lo afferma un telegramma di Benedetto XVI al neopresidente.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha detto di avere "fretta" che il presidente americano Barack Obama si metta al lavoro per "cambiare il mondo con lui". Sarkozy ha detto ai giornalisti che invierà un messaggio a Obama.

Dopo aver assistito all'insediamento di Barack Obama, George W. Bush metterà fine ai suoi otto anni a Washington partendo oggi pomeriggio per il Texas con la moglie Laura. In mattinata - alle 15.55 ora italiana - la coppia presidenziale uscente accoglierà Barack Obama e la moglie Michelle alla Casa Bianca per prendere un caffé nel salone azzurro della Casa Bianca; saranno presenti anche il vicepresidente eletto Joe Biden e la moglie Jill. I due presidenti, uscente ed entrante, si recheranno assieme alla sede del Congresso. Dopo il giuramento di Obama, che avverrà alle 18 ora italiana (mezzogiorno a Washington) Bush partirà in elicottero per la base aerea militare di Andrews, nel Maryland.
Da lì partirà per Midland nel Texas, dove verrà accolto da festeggiamenti. Poi si trasferirà nel ranch di Crawford. La nuova residenza della famiglia Bush sarà in un ricco quartiere della zona nord di Dallas.

Intorno alla zona del giuramento, c'è un infinito mercatino di futilità destinate a trasformarsi in memorabilia americane targate '20 gennaio 2009'. Su decine e decine di bancarelle allestite durante la notte si vende fin dall'alba di tutto. Ai gadget tradizionali si sono aggiunte cianfrusaglie targate Obama il cui limite è solo la fantasia. Alcuni esempi: boa di struzzo presidenziali bianchi rossi e blu in piuma rigorosamente sintetica (15 dollari); pupazzetti di Obama da mettere tanto in auto quanto in salotto, dotati o meno di illuminazione interna e di testa di Obama semovente (dai 10 ai 50 dollari a seconda delle dimensioni); 'bandierine da inaugurazione', che sono in tutto e per tutto identiche e quelle di sempre ma la sola scritta '01-20-2009' le porta ad essere vendute a 5 dollari l'una (vanno a ruba); magliette con la scritta "I Was There" (io c'ero), il cui prezzo varia dai 10 ai 40 dollari.

La spianata del Mall di Washington si va riempiendo, per una lunghezza di circa due chilometri, di persone in attesa della cerimonia di inaugurazione di Barack Obama. Secondo le stime, si tratta di un pubblico che già supera il milione di persone. Riprese dall'alto delle Tv americane, che si servono anche di dirigibili, mostrano che il National Mall si è riempito nella notte tra il Campidoglio e il monumento a George Washington, un obelisco lontano un paio di chilometri dal palco dove giurerà Obama. Ma un gran numero di spettatori hanno cominciato a prender posto anche nell'area tra il monumento a Washington e il memorial di Lincoln, lontano circa 3 chilometri dal Campidoglio. Lungo tutto la striscia del Mall, larga 130 metri, sono stati disposti maxischermi, che permettono anche al pubblico più lontano dalla tribuna di seguire il giuramento.

"Su Obama si sono concentrate grandi speranze e attese. Credo che bisogna fare a lui i più affettuosi auguri affinchè possa essere all'altezza delle attese che si concentrano su di lui non solo da parte di tutti gli americani ma da parte di tutto il mondo". A dirlo è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi proprio nel giorno in cui il nuovo presidente Usa Barack Obama si insedia alla Casa Bianca.

"Welcome Mr President! Thank you, Mr President!": così, con questi due enormi striscioni grandi quanto l'intera facciata del Warner Theatre di Washington, la capitale americana si prepara ad accogliere Barack Obama alla Casa Bianca. I due striscioni, su sfondo azzurro, sono stati esposti all'altezza di Pennsylvania Avenue, all'incrocio con l'edifico che ospita il più antico teatro di Washington, il Warner Theatre. La grande parata prevista dopo il giuramento di Obama passerà lì accanto.

"Sì, io ho ispirato Obama e i suoi collaboratori ci hanno copiato". A dirlo al quotidiano Le Monde è la socialista Segolene Royal, ex candidata all' Eliseo, affermando che in occasione della campagna presidenziale francese del 2007 il neo presidente americano ha mandato una squadra a Parigi per studiare il suo sito 'Desir d'avenir'.

Il centro della capitale degli Stati Uniti è da alcune ore una gigantesca area pedonale super protetta e a poche ore dal giuramento di Barack Obama come 44/o presidente, è in corso un afflusso continuo di gente a piedi, in metropolitana e su autobus autorizzati. Le linee della metropolitana cittadina hanno cominciato a venir prese d'assalto alle 4 del mattino - le 10:00 in Italia - da decine di migliaia di persone, armate di biglietti speciali dell'Inauguration con il volto di Obama (già diventati oggetti da collezione). Treni e stazioni, tutti presidiati dalle forze dell'ordine, alle 5 del mattino erano già al massimo della capacità di traffico.
Lungo le varie vie di accesso al Mall e a Pennsylvania Avenue, i due punti-chiave delle celebrazioni odierne, è in marcia un popolo variopinto, dove spiccano giovani arrivati da ogni parte dell'America, ma anche un gran numero di afroamericani, spesso avanti negli anni, che sfidano una temperatura poco sotto lo zero.

Ancora prima dell'alba decine di migliaia di persone hanno cominciato ad allinearsi a Washington davanti ai punti di controllo che danno accesso alle cerimonie per l'insediamento di Barack Obama. Le misure di sicurezza sono eccezionali, con soldati della Guardia Nazionale, in tuta mimetica, dislocati ovunque nella capitale intorno alla 'zona protetta': l'area di Capitol Hill (il parlamento) ed il percorso della sfilata lungo la Pennsylvania Avenue.

Non sarebbe potuto essere più mesto il commiato di Dick Cheney dalla Casa Bianca: il vice presidente uscente degli Stati Uniti sarà infatti costretto a presenziare su una sedia a rotelle all'odierna cerimonia d'insediamento di Barack Obama. Cheney, che ha 67 anni, si è fatto male ieri mentre stava traslocando in quella che sarà la sua nuova residenza, procurandosi uno strappo alla schiena spostando alcuni scatoloni.

C'è aria di gran festa a Kogelo, patria africana del padre del 44mo presidente degli Stati Uniti. Nel sonnacchioso paesino del Kenya che conta normalmente 5mila anime è iniziato il conto alla rovescia per salutare la "nuova era" di un "loro figlio" che diventa presidente del paese più potente del mondo. A riferirlo è la Bbc, raccontando che a Kogelo ci sono donne vestite a festa in coloratissimi 'kangas', i costumi locali, e alcune sfoggiano appuntata sul petto la foto di Obama. Grande assente è la 87enne 'granny Sarah', la nonna del presidente, già volata a Washington per assistere al giuramento del nipote.

In moltissimi assisteranno oggi a Washington al giuramento come presidente degli Stati Uniti di Barack Obama, il primo afroamericano a salire alla massima carica del paese. Un evento storico, in un paese dove fino a 40 anni vigeva la segregazione razziale in molti stati e dove la piena integrazione dei neri non è ancora raggiunta. Ottomila addetti alla sicurezza vigileranno sull'Inauguration Day, per la quale è prevista un temperatura rigida, un grado sotto zero. La cerimonia comincerà alle 16:00 ora italiana (mezzogiorno a Washington) sul lato ovest di Capitol Hill, il parlamento Usa. Obama giurerà intorno alle 18:00 sulla Bibbia di Abramo Lincoln, di fronte al presidente della Corte Suprema.