venerdì 15 maggio 2009

Il mistero di Kodinji: il villaggio dei gemelli.


IMMAGINATE di camminare per strada e vedere un bambino. Poi di girare l'angolo e vederne un altro, identico al primo. Può sembrare la scena di un film di David Linch e invece è una situazione che a Kodinji, villaggio della regione del Kerala, in India, si verifica abitualmente. Perché qui le donne, da circa cinquant'anni, partoriscono quasi sempre figli gemelli. In questa comunità di 2000 anime vivono ben 250 coppie di fratelli identici. Nel 2008, su 300 famiglie che hanno avuto un figlio, sono nate 15 coppie di gemelli, percentuale sei volte più alta rispetto alla media nazionale.

L'India è uno dei Paesi con il più basso tasso di parti gemellari al mondo. E questo piccolo paesino svetta in cima alla classifica con un primato che da anni fa discutere gli scienziati. Finora, solo uno di loro è riuscito a condurre uno studio completo, il dottor Krishnan Sribiju, dell'ospedale locale Tirurangadi Taluk, secondo il quale il numero di gemelli aumenterà in modo esponenziale anno dopo anno, come accaduto finora. Negli scorsi cinque anni sono nate circa 60 coppie. Oggi, quelle registrate sono 250. Alcune conseguenze hanno aspetti grotteschi. Le insegnanti, ad esempio, hanno grosse difficoltà a distinguere i bambini in classe. "Io, quando mi pettino, mi faccio la riga a destra e mio fratello a sinistra - spiega Abhi, 16 anni - mi hanno anche fatto un timbro sul collo".

Sribiju studia il fenomeno da nove anni. E parla al quotidiano britannico The Independent di un'ipotesi interessante: "La causa potrebbe risiedere nell'acqua o nella sabbia. Non crediamo dipenda dal cibo, poiché queste persone non mangiano niente di particolare. Ma nell'acqua che bevono ci sono metalli pesanti, a causa dell'inquinamento delle falde. Ci vorranno comunque anni, per venirne a capo".

L'esperto esclude che la causa sia l'alta percentuale di matrimoni fra consanguinei nella comunità musulmana: "Il fenomeno non è circoscritto a queste famiglie ma interessa tutta la comunità, e le coppie che si trasferiscono in questa zona cominciano a partorire figli gemelli dopo pochi anni di permanenza. E' un'area geografica molto piccola. E la causa sembra più esterna che genetica".

La maggior parte dei gemelli di Kodinji, spiega Sribiju, non sono identici, e questo significa che c'è qualcosa che fa produrre alle madri uova in più. I gemelli infatti possono essere di due tipi, dizigoti e monozigoti. Quelli dizigoti sono i più comuni (circa i 2/3 di tutti i parti gemellari) e derivano dalla fecondazione di due cellule uovo da parte di due spermatozoi. I monozigoti, detti anche monovulari, derivano da una singola cellula uovo fecondata da uno spermatozoo e poi scissa in due embrioni, quindi sono identici. Esiste anche una terza categoria, i gemelli bizigoti o "semi-identici", che nascono da una cellula uovo fecondata da due spermatozoi. La maggior parte dei parti gemellari di Kodinji sono dizigoti.

"Dev'esserci qualcosa che stimola le donne a produrre uova - conclude lo studioso - in Paesi occidentali come Inghilterra, Spagna o Francia l'utilizzo di farmaci che stimolano la fertilità ha portato a un incremento dei parti gemellari, ma queste tecniche non sono disponibili in questa parte dell'India e la causa non può essere quella".

"E' una teoria interessante, l'inquinamento potrebbe essere una causa - spiega la dottoressa Lucia Pasquini, responsabile del Centro di medicina fetale dell'azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze - ma è difficile dimostrarlo. I parti di gemelli dizigoti sono legati a moltissimi fattori, dall'età della madre al suo albero genealogico fino alle condizioni socio-economiche della famiglia. La percentuale di monozigoti invece è mediamente identica in tutto il mondo, indipendentemente dalle condizioni ambientali ed economiche".

Kodinji non è l'unico posto ad avere un altissimo tasso di parti gemellari. Anche il villaggio di Mohammad Pur Umri, vicino alla città indiana di Allahabad, si trova nella stessa situazione, così come il villaggio brasiliano di Candido Godoi. La percentuale più alta in assoluto la troviamo però in Africa, nella tribù nigeriana degli Yoruba: circa 45 nascite ogni 1000 sono gemellari. Il dottor Sribiju si è già messo in contatto con queste comunità, sperando che un confronto posssa aiutare a risolvere il mistero.