E' giunto il momento della Nuova Parola. Non c'è più tempo per dormire. Ricerche, denunce, abusi, e tutto ciò che la Televisione ritiene di non mostrare. Dal N.W.O, alle scie chimiche, passando per gli U.F.O., gli O.G.M., e la Recessione Mondiale.
lunedì 8 dicembre 2008
PROGETTO LUCIFERO.
Sul numero di Focus in edicola a partire dal 18 ottobre 2008 c'è un'interessante articolo sul progetto Lucifero. Di che cosa si tratta?
Secondo una teoria complottistica portata avanti da alcuni studiosi, nel 2017, tra 9 anni, la sonda spaziale Cassini che oggi orbita intorno a Saturno verrà fatta precipitare sul pianeta gassoso. Non per distruggerla, come vorrebbe farci credere la Nasa, ma per innescare una serie di esplosioni atomiche che trasformerebbero Saturno in una stella. Una pioggia radioattiva si abbatterebbe su tutti i pianeti del Sistema Solare con due conseguenze: distruggere la popolazione terrestre (si ipotizzano miliardi di morti) e trasformare Titano, una delle lune di Saturno, in un pianeta abitabile. Da pochi eletti, ovviamente.
Il diabolico complotto prevede infatti che un ristretto numero di persone sarebbe già pronto a vivere a lungo in bunker antiatomici per attendere che il calore sviluppato dalla nuova stella "trasformi" Titano in una nuova terra promessa, verde e senza inquinamento. Il calore di Saturno innescherebbe infatti una serie di reazioni chimiche capaci di trasformare l'atmosfera di Titano, rendendola simile a quella terrestre. E gli eletti sarebbero poi in grado di raggiungerla con un’arca di Noè “spaziale”.
La teoria complottistica si basa su presupposti scientifici abbastanza documentati (vedi, purtroppo in inglese, il sito di informazione alternativa http://www.rinf.com/news/nov05/lucifer-project.html). Ma per gli scienziati è priva di fondamento. I complottisti ritengono che il plutonio che spinge i motori di Cassini sarebbe in grado di alimentare una esplosione atomica devastante. Gli scienziati rispondono che il carburante atomico si dissolverebbe all’impatto, come già avvenuto per la sonda Galileo precipitata su Giove nel 2003, e non innescherebbe alcuna reazione. Per di più, nel 1994 la cometa Shoemaker-Levy 9 precipitò su Giove. L'impatto del suo nucleo di oltre 5 Km liberò un'energia superiore a quella di un'esplosione atomica considerevole. Ma senza conseguenze apocalittiche. (Focus.it)
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