sabato 28 marzo 2009

V FOR VENDETTA MATRIX : -Analogie e Simbolismo-

" Un IDEA può cambiare il mondo! "
"Ho visto gente uccidere per conto e per nome delle IDEE!"
"Li ho visti morire per difenderle!"
"Ma non si può baciare un IDEA!"
"Non puoi toccarla!"
"Nè Abbracciarla!"
"Le IDEE non sanguinano!"
"Non provano dolore"!
"Le IDEE non amano!"
"Non è di un IDEA che sento la mancanza"!
"Ma di un uomo che mi ha riportato il ricordo del 5 novembre"!
"Un uomo di cui non mi dimenticherò Mai!"



Evey: Tu pensi che far saltare in aria il parlamento renderà migliore questo paese?
V: Non vi sono certezze, solo opportunità.
Evey: Beh, puoi essere certo che Creedy incappuccerà chiunque si presenti, dal primo all'ultimo.
V: I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli.
Evey: E tu vuoi che questo accada facendo esplodere un palazzo?
V: Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo.



"E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee, rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo"!



Gen:"Abbiamo controllato questo posto.Non hai niente,apparte i tuoi diabolici coltelli e le tue belle mossette di karate"!NOI ABBIAMO LE ARMI!
V:"NO!Voi avete la speranza che quando le vostre pistole saranno scariche non sarò più in piedi...se no sarete tutti morti
prima di aver ricaricato!"



Finch: Chi era lui?
Evey: Era Edmòn Dantés.
Ed era mio padre e mia madre
Era mio fratello
Era un mio amico
Era lei
Ero io
Era tutti noi!

Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è!



tematiche:

Fra i temi classici troviamo quello della scelta, che è in grado di cambiare se stessi e gli altri; il controverso rapporto con il destino ed il desiderio di conoscerlo; il rapporto fra l'uomo e la tecnologia.

L'ipotesi che il mondo che noi vediamo sia solo un'illusione creata da opportuni programmi è ripresa da altri film, fra cui è doveroso segnalare Il mondo sul filo di Rainer Werner Fassbinder, Il tredicesimo piano e Nirvana di Gabriele Salvatores; film, quest'ultimo, nel quale il riferimento alla cultura orientale del buddismo zen è esplicito fin dal titolo. Il concetto che la propria vita è stata programmata, controllata e manipolata lo possiamo notare in The Truman Show, e la concezione della realtà virtuale è presente in molti film, tra cui Tron ed eXistenZ.

Il Gran Khan domandava a Marco Polo se fosse l'imperatore cinese a sognare di essere una farfalla o l'insetto a sognare di essere un imperatore cinese. Filosofi posteriori a Cartesio dal secolo XVII si ponevano il dubbio se la realtà percepita potesse essere reale. Una risposta plausibile giunse cento anni dopo con l'assioma che - a differenza di Neo e compagni - non vi è nulla a confermarlo e nulla a smentirlo.

L'idea che la ricerca della verità debba passare da un risveglio dal mondo delle illusioni verso un viaggio di rinascita ed emersione alla contemplazione della realtà è presente anche nel mito della caverna di Platone.

La ricerca della propria identità, che si appoggia al topos classico del "Conosci te stesso" (citato in una scena del film dal personaggio dell'Oracolo) è trattata attraverso il complicato rapporto uomo-macchina, all'interno del quale la seconda ha preso il sopravvento sul primo schiavizzandolo e sostituendovisi: l'uomo non è più in grado di distinguere se stesso dalla macchina, e questo lo porta a perdere la coscienza di sé.

Questo viene anche reso più chiaro nella scena in cui Morpheus spiega a Neo come mai in Matrix la coscienza di se stesso cambia e prende il nome di immagine residua di sé cioè la proiezione mentale del proprio essere in digitale. (Citazioni del Film). Questa alienazione è un tema centrale dei romanzi di fantascienza di Philip Dick, di cui il film si mostra debitore.

Un romanzo che descrive un mondo in cui gli abitanti sono ignari di essere simulazioni, e anzi sviluppano a loro volta un simulatore, è "Simulacron 3" (1964) di Daniel Galouye. Uno degli abitanti del simulatore del romanzo riesce a "risalire di un livello", passando nel mondo del protagonista, come l'agente Smith nei capitoli successivi del film, suggerendo come anche il mondo il romanzo dove si svolge sia in realtà una simulazione. Nel romanzo vengono anche "corrette" le conoscenze delle persone dopo una modifica, come nel film viene promesso a Cypher per il tradimento.
In tutto il film sono presenti molti elementi del Cristianesimo primitivo, dello gnosticismo e del buddismo, elementi inseriti intenzionalmente dagli autori, come più volte confermato durante varie interviste, chat ed anche articoli scritti a vario titolo.

Durante una chat online con gli spettatori che hanno visto il DVD, i Wachowski hanno riconosciuto che i riferimenti Buddisti nel film sono voluti ed espliciti. In ogni caso, quando gli è stato chiesto: "Non vi è mai stato detto che Matrix ha riferimenti allo gnosticismo?", hanno risposto ambiguamente: "Lo consideri una buona cosa? Io lo farei."

(6 novembre 1999, "Matrix Virtual Theatre", Wachowski chat). Un esempio per tutti è l'articolo pubblicato presso il sito ufficiale della Warner Bros, intitolato Wake up! Gnosticism & Buddhism in The Matrix, articolo che è possibile trovare tradotto in italiano, insieme ad altre interessantissime note, nel file: - Svegliati! Gnosticismo e Buddismo in the Matrix.

Segnaliamo, inoltre, sullo stesso tema dello gnosticismo ed esoterismo nel film "The Matrix" il libro di Rocco Bruno, Matrix - una parabola moderna, pubblicato gratuitamente sul Web e stampato in auto-produzione in una versione rivisitata e corretta al 2008 di cui è possibile leggere alcuni capitoli sulla rete.


L'idea alla base del film, ovvero l'Umanità prigioniera inconsapevole di una realtà virtuale, ha molte fonti di ispirazione, ma così come é presentata nel film é sicuramente un parto della fantasia dei fratelli Wachowski. Eppure pochi anni prima un autore di fantascienza italiano, Massimo Pietroselli, nel suo romanzo Miraggi di Silicio del 1995, aveva descritto una situazione identica, con l'Umanità immersa in una realtà illusoria dove tutte le percezioni erano rielaborate da un processore innestato nel cervello di ogni individuo fin dalla nascita, con il risultato che le persone, che vivevano in città devastate e maleodoranti, vedevano e sentivano intorno a loro una realtà di tranquille e pulite cittadine (i Borghi) e persino le porcherie che erano costrette a ingerire per nutrirsi venivano percepite come cibi e bevande squisite. E gli alieni mostruosi che dominavano la Terra risultavano invisibili agli umani, pur essendo tra loro.



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La carta d'identità di Ian Anderson (Neo) che appare in copia nel dossier sul tavolo durante l'interrogatorio a cui è sottoposto dopo esser stato arrestato dall'agente Smith, riporta la data di scadenza dell'11 settembre 2001, giorno dell'attentato alle torri gemelle.

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