TEL AVIV/GAZA - Forze di terra israeliane sono entrate stasera in due diversi punti della Striscia di Gaza. Lo ha confermato un portavoce militare israeliano. L'operazione 'durera' molti giorni', si legge in un comunicato diffuso dall'esercito israeliano che parla di 'seconda fase' dell'operazione 'Piombo fuso' avviata il 27 dicembre.
Il portavoce militare israeliano, nel suo comunicato, ha precisato: "L'obiettivo in questa fase é di distruggere la infrastruttura terroristica di Hamas nelle zone di operazione. Intendiamo inoltre assumere il controllo di alcune zone di lancio di razzi utilizzate da Hamas, allo scopo di ridurre in maniera significativa la quantità di razzi sparati contro Israele e contro i suoi civili". Secondo il portavoce stanno partecipando alla operazione "ingenti forze di fanteria, carri armati, unità del genio militare, di artiglieria e di intelligence, con il sostegno dalla aviazione, della marina e dello Shin Bet (servizi di sicurezza interna)".
Il portavoce ha aggiunto che "gli abitanti della Striscia di Gaza non sono un obiettivo per questa operazione. Coloro che usano i civili, gli anziani e i bambini come 'scudi umani' (allusione a Hamas, ndr) sono responsabili per ogni perdita tra la popolazione". Infine, un avvertimento: "Chiunque nasconda un terrorista o armi nella propria abitazione sarà considerato alla stregua di un terrorista".
Israele ha richiamato i riservisti posto in stato di allerta il nord del paese, in previsione di possibili ostilità anche in questa regione che confina col Libano e con la Siria. Lo ha riferito il Canale 10 della Tv.
HAMAS, ISRAELE PAGHERA' PESANTE TRIBUTO
GAZA - Israele "pagherà un pesante tributo" per la sua operazione a Gaza. Lo ha detto stasera il movimento estremista islamico che controlla la Striscia di Gaza. L'annuncio è giunto da Abu Obeida (il portavoce del braccio armato di Hamas), in un comunicato letto alla televisione al-Aqsa del suo movimento. Abu Obeida ha chiarito che i miliziani di Hamas si sono addestrati da mesi per far fronte a questa evenienza e dunque ha espresso la convinzione che "Israele pagherà un tributo pesante".
CARRO ARMATO UCCIDE BIMBO, NE FERISCE UNDICI
GAZA - Un bambino palestinese è stato ucciso e undici altri sono stati feriti stasera da una cannonata sparata da un carro armato israeliano nella città di Gaza. Sono le prime vittime dell'offensiva terrestre, secondo testimoni e fonti mediche.
STRAGE IN MOSCHEA, ARTIGLIERIA IN AZIONE
di Furio Morroni
TEL AVIV/GAZA - Almeno 16 palestinesi, tra cui quattro bambini, sono morti e circa 50 sono rimasti feriti stasera in un raid aereo israeliano nel quale è stata colpita una moschea a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Oggi, nell'ottavo giorno dell'operazione 'Piombo fuso' lanciata dalle forze armate di Israele contro il movimento integralista palestinese Hamas, sono entrati in azione anche i cannoni israeliani, che potrebbero preludere a un attacco di terra.
Nella moschea, hanno riferito i testimoni, al momento dell' attacco si trovavano circa 200 fedeli in preghiera. Con le vittime di oggi, secondo fonti mediche palestinesi, i morti hanno superato i 450 (tra cui circa 80 bambini e quasi 30 donne) mentre i feriti, di cui circa 300 gravi, sono quasi 3.000. Intanto si muove la diplomazia internazionale: domani arriva nella regione, con l'obiettivo di ottenere un "immediato cessate il fuoco", una missione della troika dell'Unione europea, prima iniziativa della nuova presidenza di turno della Repubblica ceca e guidata dal ministro degli esteri ceco, Karel Schwarzenberg. Lunedì inoltre è attesa anche una missione del presidente francese, Nicolas Sarkozy, e le due delegazioni si incontreranno lunedì a Ramallah. Il presidente americano, George W. Bush, da parte sua ha detto che gli Stati Uniti "lavorano ad un cessate il fuoco", ribadendo però che i razzi di Hamas sono un "atto di terrore".
Sul terreno, mentre si è sensibilmente ridotto il numero dei razzi sparati da Hamas contro Israele, sono proseguiti i raid dei caccia israeliani e i cannoneggiamenti dal mare ai quali, per la prima volta dall'inizio delle ostilità (il 27 dicembre), si è unita questo pomeriggio l'artiglieria di terra, che ha cominciato a bombardare con i mortai varie località all'interno della Striscia, tra cui Beit Hanun e Jabaliya nel nord e Khan Yunis a sud. L'intenso bombardamento ha fatto presagire a diversi commentatori tv israeliani (e temere ai palestinesi) la possibilità di un imminente lancio di un'offensiva terrestre, perché anche in passato le incursioni delle forze armate israeliane (Idf) sono sempre state precedute da pesanti bombardamenti d'artiglieria. Hamas minaccia, in caso di invasione terrestre, di rapire altri soldati israeliani, dicendo che in quel caso "Gilad Shalit avrà nuovi amici", riferendosi al militare catturato da Hamas il 25 giugno 2006 e da allora prigioniero a Gaza. I caccia con la stella di David intanto hanno provveduto a tenere sotto pressione Hamas compiendo solo in nottata 25 incursioni e più di 40 in 24 ore. In uno degli attacchi aerei notturni è rimasto ucciso un alto esponente del movimento radicale palestinese, il terzo in tre giorni: Abu Zakaria al-Jamal, 40 anni, uno dei comandanti di Ezzedine al Qassam, braccio armato di Hamas, responsabile dell' organizzazione e del coordinamento in tutta la Striscia di Gaza del lancio di razzi verso il sud di Israele. Sempre nelle prime ore di oggi, sotto diversi bombardamenti, erano morti una bambina palestinese di 13 anni a Gaza City, due miliziani di al Qassam e un civile a Khan Yunis, e un guardiano dell'American School di Gaza, anch'essa colpita dai missili israeliani.
Anche Hamas, da parte sua, aveva ripreso stamani all'alba gli attacchi contro diverse città nel Sud di Israele sulle quali sino a sera sono caduti, senza fare vittime ma solo alcuni feriti lievi, circa 20 razzi contro i 36 di ieri. Le località prese di mira, come di consueto in quest'ultima settimana, sono state Ashqelon, Netivot, Eshkol, Sderot, Ashdod e Bnei Daron. Ezzedine al Qassam, tramite un portavoce ha intanto fatto sapere che la scorsa notte suoi miliziani hanno respinto un'incursione di uomini delle forze speciali israeliane che tentavano di penetrare all'interno della Striscia nei pressi di Shijaiyah. Secondo la fonte, gli israeliani - contro i quali sarebbero stati esplosi sei salve di mortaio - si sono ritirati senza subire vittime. Un portavoce dell'Idf, da parte sua, si è limitato a dire di non essere a conoscenza dell'incidente.
.........NO COMMENT
X X X
Il portavoce militare israeliano, nel suo comunicato, ha precisato: "L'obiettivo in questa fase é di distruggere la infrastruttura terroristica di Hamas nelle zone di operazione. Intendiamo inoltre assumere il controllo di alcune zone di lancio di razzi utilizzate da Hamas, allo scopo di ridurre in maniera significativa la quantità di razzi sparati contro Israele e contro i suoi civili". Secondo il portavoce stanno partecipando alla operazione "ingenti forze di fanteria, carri armati, unità del genio militare, di artiglieria e di intelligence, con il sostegno dalla aviazione, della marina e dello Shin Bet (servizi di sicurezza interna)".
Il portavoce ha aggiunto che "gli abitanti della Striscia di Gaza non sono un obiettivo per questa operazione. Coloro che usano i civili, gli anziani e i bambini come 'scudi umani' (allusione a Hamas, ndr) sono responsabili per ogni perdita tra la popolazione". Infine, un avvertimento: "Chiunque nasconda un terrorista o armi nella propria abitazione sarà considerato alla stregua di un terrorista".
Israele ha richiamato i riservisti posto in stato di allerta il nord del paese, in previsione di possibili ostilità anche in questa regione che confina col Libano e con la Siria. Lo ha riferito il Canale 10 della Tv.
HAMAS, ISRAELE PAGHERA' PESANTE TRIBUTO
GAZA - Israele "pagherà un pesante tributo" per la sua operazione a Gaza. Lo ha detto stasera il movimento estremista islamico che controlla la Striscia di Gaza. L'annuncio è giunto da Abu Obeida (il portavoce del braccio armato di Hamas), in un comunicato letto alla televisione al-Aqsa del suo movimento. Abu Obeida ha chiarito che i miliziani di Hamas si sono addestrati da mesi per far fronte a questa evenienza e dunque ha espresso la convinzione che "Israele pagherà un tributo pesante".
CARRO ARMATO UCCIDE BIMBO, NE FERISCE UNDICI
GAZA - Un bambino palestinese è stato ucciso e undici altri sono stati feriti stasera da una cannonata sparata da un carro armato israeliano nella città di Gaza. Sono le prime vittime dell'offensiva terrestre, secondo testimoni e fonti mediche.
STRAGE IN MOSCHEA, ARTIGLIERIA IN AZIONE
di Furio Morroni
TEL AVIV/GAZA - Almeno 16 palestinesi, tra cui quattro bambini, sono morti e circa 50 sono rimasti feriti stasera in un raid aereo israeliano nel quale è stata colpita una moschea a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Oggi, nell'ottavo giorno dell'operazione 'Piombo fuso' lanciata dalle forze armate di Israele contro il movimento integralista palestinese Hamas, sono entrati in azione anche i cannoni israeliani, che potrebbero preludere a un attacco di terra.
Nella moschea, hanno riferito i testimoni, al momento dell' attacco si trovavano circa 200 fedeli in preghiera. Con le vittime di oggi, secondo fonti mediche palestinesi, i morti hanno superato i 450 (tra cui circa 80 bambini e quasi 30 donne) mentre i feriti, di cui circa 300 gravi, sono quasi 3.000. Intanto si muove la diplomazia internazionale: domani arriva nella regione, con l'obiettivo di ottenere un "immediato cessate il fuoco", una missione della troika dell'Unione europea, prima iniziativa della nuova presidenza di turno della Repubblica ceca e guidata dal ministro degli esteri ceco, Karel Schwarzenberg. Lunedì inoltre è attesa anche una missione del presidente francese, Nicolas Sarkozy, e le due delegazioni si incontreranno lunedì a Ramallah. Il presidente americano, George W. Bush, da parte sua ha detto che gli Stati Uniti "lavorano ad un cessate il fuoco", ribadendo però che i razzi di Hamas sono un "atto di terrore".
Sul terreno, mentre si è sensibilmente ridotto il numero dei razzi sparati da Hamas contro Israele, sono proseguiti i raid dei caccia israeliani e i cannoneggiamenti dal mare ai quali, per la prima volta dall'inizio delle ostilità (il 27 dicembre), si è unita questo pomeriggio l'artiglieria di terra, che ha cominciato a bombardare con i mortai varie località all'interno della Striscia, tra cui Beit Hanun e Jabaliya nel nord e Khan Yunis a sud. L'intenso bombardamento ha fatto presagire a diversi commentatori tv israeliani (e temere ai palestinesi) la possibilità di un imminente lancio di un'offensiva terrestre, perché anche in passato le incursioni delle forze armate israeliane (Idf) sono sempre state precedute da pesanti bombardamenti d'artiglieria. Hamas minaccia, in caso di invasione terrestre, di rapire altri soldati israeliani, dicendo che in quel caso "Gilad Shalit avrà nuovi amici", riferendosi al militare catturato da Hamas il 25 giugno 2006 e da allora prigioniero a Gaza. I caccia con la stella di David intanto hanno provveduto a tenere sotto pressione Hamas compiendo solo in nottata 25 incursioni e più di 40 in 24 ore. In uno degli attacchi aerei notturni è rimasto ucciso un alto esponente del movimento radicale palestinese, il terzo in tre giorni: Abu Zakaria al-Jamal, 40 anni, uno dei comandanti di Ezzedine al Qassam, braccio armato di Hamas, responsabile dell' organizzazione e del coordinamento in tutta la Striscia di Gaza del lancio di razzi verso il sud di Israele. Sempre nelle prime ore di oggi, sotto diversi bombardamenti, erano morti una bambina palestinese di 13 anni a Gaza City, due miliziani di al Qassam e un civile a Khan Yunis, e un guardiano dell'American School di Gaza, anch'essa colpita dai missili israeliani.
Anche Hamas, da parte sua, aveva ripreso stamani all'alba gli attacchi contro diverse città nel Sud di Israele sulle quali sino a sera sono caduti, senza fare vittime ma solo alcuni feriti lievi, circa 20 razzi contro i 36 di ieri. Le località prese di mira, come di consueto in quest'ultima settimana, sono state Ashqelon, Netivot, Eshkol, Sderot, Ashdod e Bnei Daron. Ezzedine al Qassam, tramite un portavoce ha intanto fatto sapere che la scorsa notte suoi miliziani hanno respinto un'incursione di uomini delle forze speciali israeliane che tentavano di penetrare all'interno della Striscia nei pressi di Shijaiyah. Secondo la fonte, gli israeliani - contro i quali sarebbero stati esplosi sei salve di mortaio - si sono ritirati senza subire vittime. Un portavoce dell'Idf, da parte sua, si è limitato a dire di non essere a conoscenza dell'incidente.
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