I leader europei stanno segretamente preparando un piano senza precedenti per diffondere le colture geneticamente modificate. Anche se ai popoli che essi governano gli Ogm proprio non piacciono.
Lo rivela l'Independent on Sunday, che si è procurato documenti inediti e riservati.
Essi rivelano, dice il quotidiano britannico, piani per "accelerare" l'introduzione di colture e di cibi geneticamente modificati e per affrontare la resistenza dell'opinione pubblica.
La documentazione dell'Independent mostra che i leader europei vogliono dare più voce ai rappresentanti delle organizzazioni agricole e alle industrie - presumibilmente includendo fra queste i GIGANTI delle biotecnologie tipo Monsanto - per contrastare gli "interessi costituiti" degli ambientalisti. Proprio così.
Secondo l'Independent a questo piano sono state dedicate due riunioni indette dal presidente della Commissione europea Barroso e presiedute dal suo capo di gabinetto. Ai capi di governo dei 27 Paesi dell'Unione Europea è stato chiesto di inviare un loro speciale rappresentante. L'Independent non rivela chi è andato per l'Italia.
Sarò lieta se qualcuno vorrà illuminarmi sugli "interessi costituiti" degli ambientalisti contro gli Ogm. Mi risultano invece chiari gli interessi delle multinazionali biotech: ti vendono i loro semi Ogm e tutto quanto il pacchetto dei loro prodotti chimici con cui trattarli.
Molte colture Ogm sono geneticamente modificate per resistere ad esempio ad un ben determinato erbicida.
Le colture Ogm, poi, non sono riseminabili: l'uomo per migliaia e migliaia di anni ha usato una parte del raccolto per seminare di nuovo. Con gli Ogm questo non è possibile. I contadini si trovano legati mani e piedi all'industria.
Soprattutto, Stati Uniti ed Unione Europea dichiarano sicure per la salute umana le colture Ogm sulla base degli studi effettuati dalle multinazionali proprietarie dei brevetti: che equivale a chiedere all'oste se il suo vino è buono.