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lunedì 25 maggio 2009

TEST ATOMICO IN COREA NORD, RIUNIONE DEL CONSIGLIO ONU.


NEW YORK - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu è stato convocato oggi in seduta d'urgenza per le ore 16.00 di New York (le 22 in Italia) per consultazioni "in connessione alla non proliferazione/Corea del Nord". Lo si legge in una nota della presidenza, ricoperta dalla Russia, che ufficializza quanto anticipato dal ministro degli esteri di Mosca, Serghiei Lavrov.

La Corea del Nord sfida ancora la comunità internazionale e effettua a sorpresa un nuovo test nucleare (il secondo dal 9 ottobre 2006), seguito dal lancio di tre missili a corta gittata.

Durissima la risposta del presidente americano Barack Obama. 'La Corea del nord - ha commentato in una nota - sta sfidando direttamente e in modo sconsiderato la comunita' internazionalé facendo aumentare le tensioni nell'Asia nordorientale. Ma anche la Cina, iul più stretto alleato della Corea del nord, ha detto di essere "fortemente contraria" ed ha accusato Pyongyang di aver "ignorato le obiezioni della comunità internazionale" al proseguimento del suo programma nucleare. Il test - il secondo dal 9 ottobre 2006, avvenuto poco prima delle ore 10:00 locali (le 3 di notte in Italia), a 80 chilometri a nordovest di Kilju, nella parte settentrionale della Corea del Nord - ha avuto una potenza di 10-20 kilotoni, secondo le stime del portavoce del ministero della Difesa russo Aleksandr Drobyshevski (la bomba sganciata su Hiroshima il 6 agosto 1945 aveva una potenza di 15 kilotoni).
E' seguito il lancio di un missile a corto raggio e intorno alle 17.00 locali, mentre già si levavano le dure proteste della comunità internazionale, sono stati testati ben altri due missili dello stesso tipo. Rispetto al lancio del missile-satellite del 5 aprile, al fronte compatto di condanna di Corea del Sud-Giappone e degli altri due membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, Francia e Gran Bretagna, s'é aggiunta anche la Russia che, attraverso il suo ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov, ha affermato che Mosca è "preoccupata per l'esperimento nucleare sotterraneo effettuato" dalla Corea del Nord.

Una "provocazione pericolosa" e "una minaccia per la pace", l'ha definita il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini. A questo punto, con la presa di posizione della Cina, ci si avvia a una convocazione d'urgenza (chiesta subito dal Giappone) del Consiglio di sicurezza dell'Onu, atteso sempre in giornata, nel pomeriggio di New York (alle 16 locali, le 22 in Italia).

ansa.


SEUL - Ancora un test nucleare nordcoreano: Pyongyang ha fatto sapere di aver effettuato "con successo" il suo secondo test nucleare, dopo quello di ottobre 2006. Una mossa che ha tutti gli elementi della ritorsione contro la condanna decisa dall'Onu il mese scorso per il lancio del missile-satellite lanciato in orbita il 5 aprile. In concomitanza con il test nucleare, i nordcoreani hanno sperimentato anche tre missili a corto raggio. E la reazione americana è stata durissima: il mondo deve reagire unito a questa minaccia, ha detto in sostanza Obama.

La risposta di Washington. Molto forti le parole del presidente Usa Barack Obama. "La Corea del Nord - ha commentato - sta sfidando direttamente e in modo sconsiderato la comunità internazionale" facendo aumentare le tensioni nell'Asia nordorientale. E ha aggiunto: "Il programma nucleare nordcoreano e i test missilistici rappresentano una grave minaccia alla pace e alla sicurezza del mondo, e io condanno queste irresponsabili azioni. Gli Stati Uniti e la comunità internazionale sono chiamati a reagire".

Il commento di Pechino. Anche la Cina, il più stretto alleato della Corea del Nord, ha detto di essere "fortemente contraria" e ha accusato Pyongyang di aver "ignorato le obiezioni della comunità internazionale" al proseguimento del suo programma nucleare.

Corea del Nord: "Test nucleare di autodifesa". "In linea con la richiesta dei nostri scienziati e tecnici, la nostra Repubblica ha condotto con successo un test nucleare sotterraneo il 25 maggio, come parte delle misure volte a rafforzare le sue capacità nucleari di autodifesa", ha riferito un funzionario nordcoreano all'agenzia ufficiale Kcna. Nessun riferimento al luogo del test, che segue comunque quanto annunciato dal regime il 29 aprile scorso sul proposito di nuovi esperimenti nucleari dopo la condanna Onu per quello missilistico.

Corea del Sud, riunione d'emergenza.
Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha convocato una riunione d'emergenza del Comitato di sicurezza per fare il punto sulla delicata situazione. Il test di Pyongyang ha avuto, tra l'altro, un immediato effetto sui mercati finanziari, con la Borsa di Seul in calo del 4% e il won che si è deprezzato dell'1% contro il dollaro.

Le altre reazioni nel mondo. Rispetto al lancio del missile-satellite del 5 aprile, al fronte compatto di condanna di Corea del Sud-Giappone e di altri due membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, Francia e Gran Bretagna, s'è aggiunta la Russia che, attraverso il suo ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, ha affermato che Mosca è "preoccupata per l'esperimento nucleare sotterraneo effettuato" dalla Corea del Nord. Una "provocazione pericolosa" e "una minaccia per la pace" l'ha definita il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini.

L'Onu. Un portavoce del ministero degli Esteri giapponese ha fatto sapere che il suo Paese risponderà all'iniziativa nordcoreana "in modo responsabile" alle Nazioni Unite. Per Londra si tratta di una "violazione flagrante " della risoluzione Onu. L'Unione europea si dice "molto, molto turbata" e la Russia annuncia la convocazione straordinaria del Consiglio di Sicurezza del Palazzo di vetro, imminente dopo la presa di posizione della Cina.

repubblica.it

venerdì 7 novembre 2008

PIOGGIA NUCLEARE sull'ARMATA ROSSA.....

La "mente" dell'ennesimo genocidio del regime comunista sovietico nei confronti della propria gente, non poteva essere che il sanguinario compagno Stalin il quale, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, spaventato a morte dalla potenza bellica statunitense culminata col lancio delle due atrocemente famose bombe atomiche sulle citta' giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, ordino' agli scienziati sovietici di fare tutto il possibile e soprattutto l'impossibile affinche' anche l'Unione Sovietica potesse disporre della bomba atomica nel minor tempo possibile. Il divario venne colmato nel giro di 4 anni e dopo alcune sperimentazioni in zone deserte dell'Urss, gia' dopo la morte di Stalin avvenuta nel marzo del 1953, il regime comunista sovietico ebbe la brillante idea di sperimentare la bomba atomica durante un'esercitazione di guerra al fine di poter stabilire in che modo le radiazioni avrebbero potuto influire sia sulle truppe d'attacco che quelle di difesa. Fu cosi' che a 45.000 soldati ed ufficiali di 212 reparti dell'Armata Rossa, ovviamente tenuti all'oscuro dei reali scopi dell'esercitazione, venne ordinato a quattro mesi dall'esperimento, di accamparsi nella zona circostante il poligono di Tozk, una piccola cittadina non lontana dalla citta' di Orienburg nella zona meridionale della Russia, scelto tra l'altro per la somiglianza dell'ambiente circostante a quello tipico dell'Europa occidentale. Gli abitanti delle zone limitrofe vennero evacuati a 50 chilometri dal poligono e l'operazione fu affidata al famoso maresciallo Zhukov, ovviamente al riparo in una casamatta blindata ad un paio di chilometri dall'epicentro, famoso non solo per la presa di Berlino, ma anche e soprattutto per i disumani metodi da lui usati durante la guerra, i piu' famosi dei quali l'utilizzo della fanteria lungo i campi minati tedeschi per spianare la strada ai carri russi, nonche' l'ordine da lui personalmente firmato che prevedeva la repressione dei familiari dei soldati dell'Armata Rossa fatti prigionieri soprattutto a causa di errori da parte dello Stato maggiore, da lui personalmente comandato. E cosi' il 14 settembre 1954, alle ore 9,33, un aereo dell'aviazione sovietica sgancio' la bomba atomica, chiamata "Tatianka", da un'altezza di 8000 metri. La potenza devastante della bomba, secondo i dati attualmente in possesso degli storici russi, era equivalente a 40 kiloton, cioe' almeno due volte superiore a quelle americane sganciate su Hiroshima e Nagasaki. "Tatianka" esplose ad un'altezza di 350 metri dal suolo, a 280 metri dal punto prefisso in partenza e dopo circa cinque minuti dall'esplosione venne dato il segnale che decretava l'inizio dell'operazione, con lo sfondo di un paesaggio completamente in fiamme e devastato dalla potenza dell'esplosione. A circa 10 chilometri dall'epicentro dello scoppio, dotati di semplice maschera a gas e con la totale assenza di personale medico, i "difensori" avevano il compito di provare su di se' gli effetti delle radiazioni nucleari nelle trincee da loro stessi in precedenza scavate, mentre gli "attaccanti" dovevano attraversare l'epicentro dello scoppio per poi prendere d'assalto le posizioni dei reparti di difesa, mentre in cielo, aerei militari sovietici volavano in tutte le direzioni possibili attraverso e intorno al fungo atomico. Pare che quel giorno il quantitativo di mezzi militari usati, carri, aerei, mortai, cannoni, e di bombe e razzi fatti esplodere, fosse addirittura superiore a quelli corrispondenti l'assalto a Berlino nel maggio del 1945. Tre giorni dopo, il 17 settembre, l'organo ufficiale del partito comunista sovietico, il giornale "Pravda", pubblico' la nota ufficiale della TASS relativa all'esperimento nucleare su cittadini sovietici, che recitava: "In relazione ai programmi di ricerca scientifica e ai lavori di sperimentazione, tre giorni fa in Unione Sovietica e' stato sperimentato un nuovo tipo di bomba nucleare. I risultati dell'esperimento sono altamente positivi e aiuteranno considerevolmente gli scienziati e gli ingegneri sovietici a risolvere la questione della difesa della nazione da attacchi nucleari". Sulle conseguenze dell'esperimento nemmeno una parola. A proposito dell'esperimento nucleare, va detto innanzitutto che i risultati furono contrassegnati dal timbro "segreto di stato" e che tutte le 45.000 cavie umane furono costrette a firmare un documento secondo il quale giuravano allo stato sovietico di non divulgare tale segreto per i 25 anni a venire. Nemmeno i piu' stretti parenti di questi soldati ed ufficiali sovietici avrebbero dovuto essere al corrente dell'accaduto. Inoltre, gli archivi dell'ospedale della citta' di Tozk relativi al periodo 1954-1980 furono distrutti su ordine del partito comunista sovietico.